lunedì 19 maggio 2014

Memento - Voce del verbo Nolan




..Concentrati. Dai, trova una penna. Scrivilo. Scrivilo subito...concentrati concentrati concentrati! Non dimenticarlo non dimenticarlo non dimenticarlo! Dai, trova una penna. 
Ora scrivi questo, scrivi esattamente quello che è successo, devi scrivere esattamente quello che è successo! Forza forza forza, devo trovare una penna, Cristo! Dai, concentrati! Continua a concentrarti! Dai, tienilo a mente, forza dai concentrati, non dimenticarlo, dai concentrati, non dimenticarlo, dai, trova una penna trova una penna trova una penna trova una penna trova una penna, trova...
(Troppo tardi. No penna -no party?- No dai, è una cosa seria questa. C'è in ballo la mia salute mentale. Niente, troppo tardi anche per lei).

Ero molto tentata di chiudere qui, perché mi sento esattamente così. Confusa, frenetica, scomposta, inutile, idiota, un po' schizofrenica. Critica, ma non abbastanza. Oppure fin troppo (?).

C'è qualcosa che mi sfugge e mi sollecita il corpo e la mente. Mi prende e mi volta le spalle nel giro di un nano secondo. 
(Christopher Nolan)
Un uomo al telefono racconta storie assurde (bianco/nero), scatta e osserva foto apparentemente banali, ricorda e dimentica quasi contemporaneamente, e poi scrive qualcosa. Su carta, sul petto, sulle gambe, sulle braccia. Una donna morta lo guarda per l'ultima volta, e tu lo sai. Poi però è lui a guardare lei, sempre per l'ultima volta, e sai anche questo.
(Christopher Nolan)
Sammy ha una scintilla negli occhi, per alcuni è un bugiardo, per Lenny non del tutto. Perché Sammy ha imparato a fingere per non sentirsi diverso, il che non fa di lui un vero bugiardo. 
Natalie è buona, piena di compassione nei confronti di Lenny. Ma anche una grandissima stronza.
Teddy è il migliore amico, quello che sa tutto della storia di Lenny, dell'incidente, della moglie stuprata e uccisa, della memoria andata, distrutta, disintegrata come la sua stessa vita. Quella di Lenny, sia chiaro.
Ma se devi dubitare di qualcuno, be', allora Teddy è l'uomo che fa per te. "Non credere alle sue bugie". 
Ricordi?
-No.
Appunto!
(Christopher Nolan)


A un certo punto l'uomo che parla al telefono corre, o meglio rincorre qualcuno, un tale chiamato Dodd. Anzi no, è Dodd a rincorrere l'uomo, che poi l'uomo è Lenny. Una foto, una voce fuori campo, il viso di Natalie e i segni delle botte, le botte di Dodd. (Bugiarda, tu menti!)
No, cioè sì. Non è per niente vero. Questa è solo l'ennesima trovata della stronza...lo so.

Brutta storia, si capisce.
Ah, perché tu stai capendo qualcosa?
-No.
Appunto!
(Christopher Nolan)

La verità è che qui è rigorosamente vietato capire. Ora, può sembrare assurdo, ma è proprio così.
Io non amo lasciarmi andare (sì come no) e palesare fin troppo la mia posizione nei confronti di un regista. Figuriamoci, mai fatto in vita mia...
"Mento a me stesso per sentirmi meglio". 
Ecco perché mi pareva inutile dire che, Christopher Nolan, al suo secondo film ha praticamente già fatto quello che di solito, in media, fanno i registi dopo, che so, una decina di film? Tra i quali, almeno tre/quattro, sincerissime ciofeche. E invece no, Chris lo fa, lui è così vuole andare controcorrente. 


Lo so, dovrebbe essere una recensione questa. E non lo è. Per niente.
Io però vi giuro che ce l'ho messa tutta e, nonostante il mio evidente stato confusionale, sono certa di una cosa. Memento è uno di quei film che non dimentichi così facilmente. Una volta entrati in questo tunnel, capirete che non è prevista alcuna via di fuga. Un film che procede singhiozzando e al contrario. Toccando la psiche, le turbe mentali, la follia dell'uomo che mente (voce del verbo mentire), mente a tutti perfino a se stesso. Perché mentire è a volte necessario per sopravvivere. Ma è anche ciò che ci è più conforme.

Le nostre bugie sono accessorie, tranquillamente evitabili come una bottiglia mezza vuota in mano che non ti ubriaca. I nostri ricordi sono potenti e rimbombano nella testa con tanto di rinculo, e poi si fanno leggeri e profumati, come tutto ciò che la fantasia altera e reinventa da capo. Non è un ago a scalfire la pelle, ma un gesto ingenuo, spensierato, una cosa da nulla. Sopprimiamo i nostri errori e i nostri mali per non morire. Solleviamo indagini e cerchiamo risposte quando invece è già tutto sotto i nostri occhi, limpido, chiaro, come se fosse scritto, nero su bianco, marchiato a pelle. Immortalato, fissato per sempre, svelato al mondo intero. Raccontiamo storie e inciampiamo su noi stessi per suscitare compassione, credibilità. Evitiamo ciò che non ci piace e, cosa ancor più grave, non riusciamo ad accettarlo. E alla fine anziché provare a cambiarci, chiudiamo gli occhi perché sappiamo che il mondo lì fuori continuerà a girare, ad esserci. Ci sarà sempre una moglie da vendicare, storie da raccontare, un amico bugiardo da tenere a bada, un John G. da uccidere...

E la cosa più assurda sapete qual è?
Che Memento è come quel libro che hai letto cento volte e non ti stanca mai. Perché non conta cosa accade dopo, ma ciò che (ti)accade mentre provi a capirlo. 
Vero Chris?

14 commenti:

  1. La prima volta che ho visto "Memento" ho avuto le tue stesse sensazioni e dunque le stesse del protagonista del film! Confuso, un pò "fuori" e elettrico, in più andavo avanti e meno ci capivo, anche se poi è stato tutto quasi chiaro... ho visto tutti i film di Christopher Nolan ma i primi tre in ordine cronologico del regista britannico, mio mito assoluto come lo è per te :) , li ho visti dopo tutti gli altri. E ho compreso ancora di più come il talento di questo autore sia eccezionale. Lui pensa e mette in scena, con un coraggio e una determinazione che ti prendono sempre, e se alla sua opera seconda già è stato tanto abile da realizzare un film così complicato...che aggiungere! Recensione straordinaria Valentina, mi è sembrato di vedere il film ancora una volta!

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  2. Io lo vidi anni fa ma non completamente, quando ancora non mi importava molto del cinema e di Nolan. Un paio di giorni fa mi capita l'occasione e...fulminata ancora una volta da lui, dal suo modo di fare cinema, dal suo fregarsene di ogni regola e di prendere tutto e farne un capolavoro unico. Lo amo e lo odio, perché lui si diverte a metterci in crisi. ^_^ Grazie Peppe, ogni volta che devo recensire un suo film è "panico" per me. =)

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  3. e brava! Non sarà una recensione,ma è un bel post. Scritto molto bene ^_^

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  4. Gran bel post davvero. E grande film.

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  5. Post originale, davvero XD
    Per me, insieme a The prestige, i miglior film di Nolan. Avesse continuato su questa strada ora sì che sarebbe il nuovo Kubrick!

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  6. Grazie Giacomo! XD
    Però non inventarti teorie assurde...se "avesse". Lo ha fatto. E basta. Ecco. ^_____^

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  7. E' uno di quei film che mi ha fatto amare il genere thriller, in questo caso eccezionale anche la particolare struttura narrativa e il montaggio che confondono ancor più l'idea :)

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  8. Vero Nico, e Nolan fa del genere giusto un pretesto o punto di partenza. Poi prende una strada che solo lui...
    Geniale! =)

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  9. Purtroppo ancora non l'ho visto... devo rimediare!

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  10. Ciao, bell'articolo XD
    Perché non ne scrivi uno in cui confronti Nolan e Kubrick? Dai, ormai tutti i blog di cinema hanno sbattuto sull'argomento, manchi solo tu!
    Brava.

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  11. Uno dei miei film del cuore, una visione che dovrebbe riunire i popoli insieme a cantare un inno d'amore per Nolan che prima di lanciarsi sui pipistrelli faceva dei film coi controcà.

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  12. Un capolavoro. Nolan al secondo film ha girato una pietra miliare. Dopo di questo solo The Prestige ci si è avvicinato.

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