Passa ai contenuti principali

Mini-meme: Incubi e meraviglie



Sentivo la mancanza, devo essere sincera, di nomination, premi, delle "cose da blogger".

La verità è che noi (blogger) queste cose le facciamo sempre volentieri, anche se spesso reclamiamo il tempo che corre, sempre poco, e poi la scocciatura di dover per forza mandare avanti catene di Sant'Antonio e simili. Tuttavia lo si fa...

Dunque ringrazio l'amica e collega Bolla per la nominescion e provo a spiegare le semplicissime regole del gioco.

La premessa è questa: "Il meme è stato originariamente proposto e ha a che vedere con il titolo di un libro scritto da Marco Lazzara 'Incubi e meraviglie' e di seguito dovrò prima rispondere a due domande, conseguentemente  mostrare una foto del testo in questione e nominare poi altre due persone per la prosecuzione della catena. Qui di seguito le domande e le rispettive risposte che ho dato".

Qual è stato il vostro peggior incubo?
Be', ne scrissi anche qui non molto tempo fa, tra i miei peggiori incubi ricorrenti c'è sicuramente quello dell'esame di maturità. Io che mi batto contro il mondo e maledico tutti, insegnanti, compagni, bidelli. La sensazione di vivere situazioni inverosimili, assurde, e sperare poi che si tratti di sogno e basta, e la paura che non sia così. Che è tutto vero! E poi quello di gridare e non avere voce. Credo sia una delle sensazioni più brutte che io possa provare in sogno. INCUBO.

Cosa vi desta maggiore meraviglia?
Sono una che tende a trovare meraviglia un po' ovunque. Nel senso che, la meraviglia non ritengo debba essere cercata nelle grandi cose, piuttosto il contrario. Può essere un fermo immagine, una parola, un suono, un odore, un gesto, un colore...sì insomma, la meraviglia è negli occhi di chi guarda. Forse è questo che mi meraviglia di più.

Nomino a mia volta  Luca e Peppe
Vogliatemi bene...

Commenti

  1. Sarà un piacere partecipare a questo blog contest!!! Grazie Vale!!!

    RispondiElimina
  2. Io una volta avevo la maturità, ora è l'esame universitario non dato. Tipo, me ne manca uno per laurearmi. Poi penso "Ma come? Io mi sono laureata! Che succedeee???" e vado in panico XD

    RispondiElimina
  3. Grazie per avermi nominato Valentina! E ti dico anche che pure per me il liceo è l'incubo! :D

    RispondiElimina
  4. Cavolo... questo meme sta mostrando un casino di incubi legati alla scuola!

    RispondiElimina
  5. capisco gli incubi sull'anno della maturità, io quell'anno avevo paura di scrivere le parolacce nei compiti di un prof molto...poco simpatico e quindi mi immaginavo accadesse il peggio per me...complice il fatto che ero da poco diventata maggiorenne

    RispondiElimina
  6. Non c'entra nulla: voglio la tua recensione di Interstellar :)

    RispondiElimina
  7. Denny: tu chiedi e ti sarà dato...
    Appena pubblicata. ^_^

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...

Tv e divulgazione: Alberto Angela e quella "chiamata da Londra"

Dopo lo speciale "La Sicilia di Montalbano", Alberto Angela torna con "Ulisse, il piacere della scoperta", su Rai 1, proponendo quattro episodi dedicati a personaggi illustri e luoghi incantevoli. La storia del divulgatore che ama raccontare il passato, scegliendo con cura le parole più semplici per rendere accessibile a chiunque la complessità della storia, dell'arte, di ogni ramo della conoscenza, è nota e molto cara a tutti noi. Come potrebbe, d'altronde, quel sentimento tanto nobile come la gratitudine, non essere comune a ognuno di noi quando parliamo di Alberto Angela? Un "ricercatore prestato alla televisione", si è definito lui stesso in questi termini, ebbene, io direi una ventata d'ossigeno puro e una luce che scalda e fa vibrare il desiderio di conoscenza. In questi tempi freddi e sciatti, poveri di pensiero critico e di quell'amore curioso nei confronti del mondo che rese grandi e immortali gli uomini e le donne del passato, Al...