Eccoci ancora una volta di fronte all'ennesimo caso in cui si parte gonfi di aspettative e si torna...svuotati fin dalle viscere, cinematograficamente parlando, è ovvio.
Si mormora in giro dell'ultimo Bond, 23° capitolo di una longeva serie dedicata all'agente doppio zero più famoso al mondo, e si parla già del migliore di sempre. Ma. Sinceramente le voci convenzionalmente all'unisono a me, non hanno mai convinto. Arriva infatti la conferma del mio naturale scetticismo dinnanzi a tutto ciò che, per oscure e misteriose ragioni, viene reso omologato, anche a suon di critica.
Lo stupore di molti amici e conoscenti già mi sta facendo fare delle grasse risate, più che altro mi piace l'idea di uscire dal coro, di stonare quel tanto che serve a lasciare addosso questa insormontabile esigenza di correre in sala a vedere il film in questione, anche solo per venire qui e ribattere con quante più ragioni e sentimenti possibili. Sono cattiva, lo so. Ma ci tengo a sottolineare che non sono pazza, almeno non fino al punto di bastonare un film solo per il gusto di sdirazzare un po'.
Quando, nel 2006, uscì Casino Royale ricordo la paura di uno stravolgimento inaccettabile di una saga storica così importante e per così tante generazioni. Fu la prima volta per Daniel Craig nei panni di 007 e la seconda per il regista neozelandese Martin Campbell, il quale seppe gestire impeccabilmente già un "battesimo d'agente" nel 1995, con Goldeneye, quando l'iniziato era un giovane Pierce Brosnan. Ma in Goldeneye non fu la prima volta solo per Brosnan, poiché si assiste a una rivisitazione del ruolo di M, affidato a una donna, Judi Dench. Come dire, qualcosa che poteva lasciar intuire il successo di un Casino Royale poteva tranquillamente esserci. E fu così che Campbell lasciò soddisfatti i palati di pubblico e critica con questo rilancio dell'agente 007, affidato completamente all'attore e alla penna del Premio Oscar Paul Haggis.
Veniamo a oggi, e troviamo innanzitutto un vuoto proprio lì, in fase di scrittura del film, dal momento che Haggis non è presente. Ad occuparsi della sceneggiatura in Skyfall John Logan, Neal Purvis e Robert Wade. Dietro la macchina da presa c'è niente di meno che un certo Sam Mendes, regista britannico con alle spalle giusto quattro o cinque titoli che, presi singolarmente, sono ognuno un capolavoro di celluloide, uno su tutti American Beauty, film esordio del 1999. Certo dopo quell'amaro lasciato in bocca da Quantum of Solace nel 2008, diretto da Marc Forster, c'era già "di nostro" un enorme e incondizionato bisogno di caricarsi di fiducia e sperare quasi fino ad esserne certi, in un Bond Epico. Eppure qualcosa non va. Non va perché il primo sbaglio di Mendes è stato quello di prendersi una eccessiva dose di presunzione fino a farla sbrodolare nel film e a dare allo stesso il peggiore degli esiti che cinematograficamente si possano avere. Si avverte l'idea iniziale di dare a Bond una rispolverata che somigli di più a un ritorno alle origini. Il risultato però è quello di uno 007 sempre a metà strada tra il vecchio e il nuovo, che poi non si capisce se parliamo di Bond, o del mondo intero. I continui rimandi a questa antitesi temporale sono davvero necessari?
Ma il fattore in assoluto che più compromette il mio giudizio su Skyfall, e la colpa più grande che dò al regista è quella di aver sì, trovato un villain straordinario, puntando tutto su un grande Javier Bardem, ma tanto convincente (forse troppo?) da togliere luce al bel Craig/Bond da rimaner completamente oscurato in tal senso, lasciando dietro di sé solo un'ombra vacillante e dai tratti incerti. E poi quali siano le reali intenzioni di Mendes sinceramente io non l'ho capito, o meglio, ho paura di aver afferrato un fallimentare tentativo di accostarsi a qualcuno che di un (super)uomo ne ha fatto un pezzo di cinema d'autore, e forse qualcuno ha già compreso quello che sto per dire.
Ma, secondo voi, quel parrucchino biondo platino e quell'entrata in scena tanto sbilenca quanto inquietante dove potrebbe mai aver preso spunto se non dal Joker di Ledger che rese epico il secondo capitolo della trilogia di Nolan dedicata a Batman? Dai, è talmente evidente il volersi per forza di cose appoggiare a una scia ancora presente nell'aria, la stessa che però, attenzione, è stata messa lì da Christopher Nolan e non vorrei sembrare troppo nolaniana, ma cos'è che ti fa credere (caro Mendes) di poter tentare nell'impresa senza scivolare sulla tua stessa troppa convinzione? E' palese fin dal trailer di Skyfall: l'hobby di 007? La resurrezione. Beh, avrebbero potuto intitolarlo "James Bond Rises" senza nascondersi dietro un titolo che per carità, può avere il suo fascino nella dicotomia significativa: Cielo-Caduta in riferimento al fatto che tutto il film è impregnato del concetto di poter arrivare in alto, in cielo, solo dopo però aver toccato il fondo. Ma poi a ben vedere Skyfall altro non è che la casa/castello in cui è cresciuto Bond.
Salvando la prima parte del film, dove si riesce ancora ad assaporare quel carico mai eccessivo di action e adrenalina che avevano promosso a pieni voti Craig nel suo Bond/battesimo in Casino Royale, si sprofonda nella noia e nel piattume più sconcertante. Sarebbero bastate poche sequenze a convincere su questo Skyfall. Magari l'inseguimento in moto fin sopra ai binari del treno. Oppure lo scontro sulla vetta altissima nel cielo di Shangai, immersa in un gioco di luci e colori che deliziano gli occhi tanto quanto i sorprendenti titoli di testa e una magnifica fotografia affidata a Roger Deakins.
Gradevole ed elegante la voce di Adele (la sola donna protagonista del film), così come rimangono protagoniste assolute le note di un grande Thomas Newman. Peccato, peccato aver puntato così tanto su un prodotto che avrebbe spento le 50 candeline per Bond senza aver badato a colpi di testa tanto palesi o scelte inutili di cui avremmo fatto sinceramente a meno. A poco serve la bella Aston Martin DB5, l'orologio e il Martini che fanno la BondTradizione se poi mi presenti la triste copia di un Craig/Bale alle prese con la sua rinascita...per non parlare della Bond Girl e dell'infante Q...no, non ci siamo proprio.
Skyfall(imento) totale o quasi...
Anche per me una grossa delusione.
RispondiEliminaFilm realizzato in maniera impeccabile ma totalmente privo di anima ed assolutamente noioso.
Ne parlerò martedì, perchè lunedì ho in programma Le belve.
Mammamia Ford...io sono uscita dalla sala con una faccia terribile. Perplessa, delusa...boh. Ti giuro sembrava di assistere a una triste copia del Batman di Nolan. Anche la stessa psicologia devastata e devastante del villain Bardem...dai, troppo palese. E troppo piatto, povero di anima bondiana il film. Delusione. =( Cmq, attendo la tua rece...=)
RispondiEliminaIo, più che deluso, sono uscito annoiato.
RispondiEliminaAlla comparsa della scritta "intervallo" ho avuto davvero paura di essere colto dal coma. ;)
Io sono scappata in bagno e ero quasi tentata di non rientrare...anche perché la seconda parte è stata davvero tosta da digerire. o.O
EliminaSarà che per prepararmi alla visione mi sono vista gli ultimi 2 Bond in un giorno ma Skyfall l'ho trovato all'altezza, sicuramente migliore di Quantum of Solace ed esteticamente più apprezzabile di Casinò Royale. La noia non mi ha mai preso, anzi, adrenalina e gioia nel vedere un Javier tanto bravo e una M fragile e sola donna protagonista!
RispondiEliminaLisa ma infatti il villain fatto da Bardem è impeccabile, anzi fin troppo come ho scritto anch'io. Solo, la cosa che a me ha infastidito, se così si può dire, è stata la palese fotocopia fatta al Joker di Ledger. Magari è un mio modo di vedere e sbaglierò pure, non lo so. Però a me non ha convinto. Con Casino Royale secondo me abbiamo raggiunto picchi altissimi, soddisfatta sotto ogni punto di vista. La cosa è andata via via scemando fino al piattume di oggi. Anche su M ho le mie perplessità, non lo so, ma non mi ha convinta nemmeno lei.
EliminaHo letto anche altrove il paragone con Joker ed effettivamente c'è della somiglianza ma non mi pare una fotocopia... Bardem dopo Non è un paese per vecchi sembra aver studiato ancora meglio il ruolo da cattivo dandogli quella spruzzata di follia necessaria per renderlo ancora più pazzesco!
EliminaCasino Royale è a livelli altissimi ma avendolo visto a casa la mia opinione è travisata, il grande schermo dà sempre qualcosa in più... però c'è da dire che se in quello la partita di poker focalizzava l'attenzione facendo crescere la tensione qui sì, manca la scena madre, ma ci si rifà con inseguimenti grandiosi!
Ah Vale stavolta siamo in disaccordo totale. E io, lavorando in un cinema, vedo la faccia della gente che esce dalla sala. Nessuno insoddisfatto: giuro!
RispondiEliminaNon è che dietro ad ogni cattivo-psicopatico dobbiamo vedere un joker. Quante figure nella storia del cinema si ribellano a chi li ha creati e usano i propri mezzi per distruggerli? Non basterebbe una giornata per elencarli tutti..
Eh Vale, prima o poi sarebbe successo!!! =) Ma credimi non è un voler per forza cadere nell'eterno paragone col villain epico fatto da Ledger, davvero. Però dal primissimo istante, dall'entrata in scena di Bardem non si può non pensare a questa cosa. Dai, è un dettaglio fin troppo evidente. HAi visto anche i tic espressivi del volto, la bocca, il portamento fisico, la camminata!!! DAI...quando si infila la divisa poi? Un cattivo portato al cinema comporta una serie di scelte, Nolan ha fatto qualcosa di sorprendente e irripetibile a mio avviso. Ha senso e soprattutto fa bene al film di Bond un simile riproponimento? E' una decisione presa da Mendes, condivisibile o no. Io avrei preferito più un percorso "alla Mendes", visto che le carte vincenti le ha, pochi film tutti splendidi alle spalle ma cosa ti manca? Forse le idee, forse la voglia di celebrare i 50 anni di Bond e l'incudine sulla coscienza di dover fare a tutti i costi il miglior 007 di sempre...ma per me non ha funzionato. E comincio a sentire le prime voci scontente, proprio come la mia. Avessi visto la mia di faccia all'uscita dalla sala...=D
EliminaL'ho trovato un buon film d'azione (anche se troppo lungo) e basta. Non capisco neanche io la frenesia collettiva di chi urla al capolavoro assoluto, boh!
RispondiEliminaE' vero. Di una durata eccessiva e mal strutturata poi...una prima parte interessante e tutto sommato riuscita. Complici i titoli di testa e le corde di Adele, che da soli ti riconsolano per l'acquisto del biglietto e per la bella delusione. Ma la seconda parte...una noia mortale. Si sono quei grossi BOH che ti porterai dentro per il resto della vita credo...=)
Elimina@Death io non dico che sia un capolavoro, ma comunque un bel film. non mi arrovello per cercare difetti perchè mi ha lasciato una bella sensazione all'uscita..
RispondiElimina@Vale io senza arrovellarmi troppo sono uscita dalla sala con quella inconfondibile sensazione di "vuoto". E quando un film ti fa questo effetto, per come la vedo io, non vuol dire nulla di buono...ma è anche vero che ognuno percepisce qualcosa di diverso e questo cambia da film a film, da spettatore a spettatore. E' comunque bello vedere quali effetti abbia un film su ognuno di noi e le nostre diverse interpretazioni. ^_^
RispondiEliminaScusa, ma dissento. Non sarà un capolavoro, ma personalmente l'ho trovato un ottimo 007 adeguato ai tempi. Ben fatto, lungo si ma non noioso. Cast e confezione impeccabile. Una buona spanna sopra Quantum, una conferma dopo il validissimo Casino Royale.
RispondiEliminaBeatrix ma devo ammettere che le voci insoddisfatte sono ancora in minoranza rispetto a quelle meno clementi. =) Però rimango del parere che Casino Royale sia il migliore del Bond/Craig...poi il lento e doloroso regredire...purtroppo!!! :-/
RispondiElimina*Ops, volevo dire: rispetto a quelle più clementi. ^_^
RispondiEliminaSai già come la penso sul film. A un non fan di Bond (li guardo ma non sempre mi entusiasmo) come me il film è piaciuto e non poco, proprio per quel continuo giocare sullo svecchiamento del personaggio, mostrando che in realtà di un vero rinnovo non c'è bisogno, in un confronto fra giovani e vecchi, fra nuovi e vecchi modus operandi degli agenti, il che rende accettabile ed interessante il ricorso a decine di citazioni cinematografiche, non solo riguardanti i film di Bond.
RispondiEliminaOltre alla mitica Aston Martin DB5, c'è il ricordo lanciato quasi come uno sfottò delle penne esplosive e degli altri gadget dei vecchi Q, ci sono frasi che richiamano ad altre pellicole e scene che altro non sono che omaggi. La stessa entrata in scena del cattivone di turno più che una scopiazzatura io l'ho interpretata come una palese citazione.
Fabrizio
Fabrizio, se potessi mettere "mi piace" sul tuo commento, lo metterei!
Eliminasarà che non sono un fan di 007, sarà che come dicono molti ho gusti pessimi, sarà questo o quell'altro... ma a me è davvero piaciuto molto!
RispondiEliminaNoioso? Non direi....
RispondiEliminaho letto la tua recensione e ho cercato di capire le tue argomentazioni che non ho capito....
credo sia un semplice problema soggettivo......
Bardem ricorda Joker?
Non saprei....a me Bardem è piaciuto (e anche a te), se devo essere onesto Ledger non tanto e su questo punto mi sto zitto! Sarà che il secondo film su Batman non mi ha emozionato (e a me Nolan piace)....
SkyFall è girato bene....una domanda banale: come si fa a copiare un film uscito (se non erro) due mesi prima?
Il miglior film di 007? Per me i migliori son quelli con Roger Moore che ha anche rivoluzionato il cinema degli ultimi 30 anni ma la critica manco se ne è accorta....
Buon anno!
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