mercoledì 5 marzo 2014

A voi lo sdegno, a me la "bellezza".



Dico questa e poi giuro, non ne voglio più parlare se non in maniera intelligente e sensata (come vorrei che fosse sempre). 

Questa storia degli italiani che sputano sulla vittoria e sul cinema di Sorrentino, ha veramente segnato quella che può dirsi la fase più triste del nostro paese. E lo dico pensando alla cultura che ci rimane, alla voglia di conoscere, alla nostra predisposizione alla bellezza che va via via diminuendo. Il fatto grave è che non ce ne accorgiamo, anzi peggio, ci ostiniamo a fare gli sciacalli presuntuosi per il gusto di "disfare". Senza logica alcuna, senza buon senso, senza la delicatezza di dire: " a me non è piaciuto". 

Non è piaciuto ma lascio agli altri la gioia di godere di un premio importante, soprattutto lascio la gioia che ancora splende, negli occhi di quanti abbiano ritrovato, in quella Roma eterna, in quei trenini che non vanno da nessuna parte, e in quelle terrazze illuminate dalla bellezza e avvelenate dall'uomo, un motivo che porti ancora a credere nel cinema italiano. Perché Sorrentino può piacere o meno, ma non capisco quale soddisfazione si tragga, da questo perpetuo e sfiancante rifiuto. Ma noi italiani d'altronde siamo così. Proprio nel momento in cui uno spera che la storia possa cambiare, arriva la mazzata che non ti aspettavi. 

Potremmo condividere qualcosa che ci renderebbe fieri, qualcosa che finalmente unisce tutto e tutti. Il cinema lo fa, ma a volte non tutti lo meritano, perché lo rinnegano per partito preso, per ripicca. Allora io dico a tutti quanti voi, che continuate a sputare veleno contro Sorrentino: "Fate in modo che il vostro sdegno e il vostro rifiuto rimangano fatto vostro. Fate in modo che la vostra intelligenza e il vostro gusto raffinato non intralcino l'ignoranza di chi, invece, è tornato a credere nella Bellezza e nel cinema italiano". 
Grazie.

21 commenti:

  1. il film riflette anche questo, questa cultura provinciale italiana che una città come roma non se la merita, non se la merita più.
    quindi tutta questa pioggia di critiche più o meno sparate a caso non mi sorprende nemmeno più di tanto...

    RispondiElimina
  2. Non sorprende nemmeno me. Però mi ha rotto, non la reggo più questa storia. Perché alla fine vuoi o non vuoi io appartengo a questa massa di piagnoni e presuntuosi, che devo fare? Come mi salvo? Non lo so, forse continuando ad amare ciò che loro rinnegano, mi fa sentire viva e mi dà una speranza in più. Loro sono destinati al nulla, condannati da loro stessi e dal loro disfattismo. Ripeto, il film può piacere come non piacere, ma la devono finire con questa polemica violenta e cafona. BASTAAAAAAAAA. ;-) Scusate lo sfogo.
    P.S. Marco ieri in puntata ti ho salutato e ho salutato Pensieri Cannibali. ^_^

    RispondiElimina
  3. Grazie alla nostra storia, alla nostra cultura, alla nostra arte dovremmo primeggiare in tutto e per tutto. Eppure siamo così provinciali e gretti che, tutto questo ben di Dio, come dice Marco, non ce lo meritiamo proprio. Salvarsi si può cercando di continuare ad amare tutto questo e, per quanto possibile, cercando di trasmettere tutto questo amore a chi verrà dopo di noi. Dovremmo essere contenti ed orgogliosi di uno come Sorrentino, che è uscito dai confini ed ha fatto un film assolutamente maestoso (mi è piaciuto, si, conto di parlarne al più presto anche dalle mie parti, ma vorrei parlarne nel modo in cui merita), ed invece no, volano critiche anche assurde e sparate a caso (ma non è un film "per tutti" Valentina, questo debbo ammetterlo...).

    RispondiElimina
  4. Vero Beatrix, così come è vero che non sia un film "per tutti". Ma è l'arte stessa ad esserlo. Ed è questo che mi fa rabbia, l'atteggiamento degli italiani come hai detto anche tu, provinciale e gretto. Ma che senso ha? Boh.

    RispondiElimina
  5. a me sembra di rivivere in un riflusso storico....Andreotti usciva sdegnato dalla proiezione di Umberto D e dico uno dei capolavori del neorealismo italiano se non il capolavoro, dicendo che i panni sporchi si lavano in famiglia?
    non vi pare che tutti questi sdegnati del film di Sorrentino siano un po' come l'Andreotti di più di 60 anni fa?

    RispondiElimina
  6. Bradipo io personalmente non ho vissuto direttamente quel momento, ma credo sia la stessa storia. Lo sdegno, ma a chi volete farla bere? Gli italiani che si sdegnano...facciamo ridere.

    RispondiElimina
  7. Un anziano esperto di cinema mi raccontò che quando andò a vedere "Ladri di Biciclette", a metà film, il pubblico lo iniziò a fischiare. Mi disse che volevano divertirsi, non volevano vedersi il film impegnato: erano lavoratori che si spaccavano 365 giorni l'anno in fabbrica, l'andare quella volta al cinema era quindi un "giorno di festa". Non avrebbero mai potuto apprezzarlo, perchè non avevano il livello culturale per apprezzarlo.
    Ma all'epoca questa cosa si poteva pure giustificare: oggi non la tollero.
    Ti racconto un fatto divertente.
    Ho chiesto al ragazzo di mia sorella se avesse apprezzato il film, lui mi ha risposto:"Mi sono addormentato dopo 15 minuti. Ma non è colpa del film, è colpa mia che sono ignorante di cinema."
    Ti giuro, questa frase mi ha fatto sorridere... ma non era una risata beffarda, mi era piaciuta la sua semplicità.
    Forse molta gente dovrebbe dire:"Non ci capisco niente, quindi non parlo".
    O almeno potrebbero aggiungere:"Fammi acculturare un pochino, vah!"
    Non dico la gente dovrebbe diventare come il Professor Riccardelli del Secondo Tragico Fantozzi, ma almeno un po di cultura ci vorrebbe.
    Chi non capisce la Grande Bellezza non conosce Fellini... dannazione, questo è decisamente grave.
    Poi per carità, non metto in dubbio che il film di Sorrentino sia un film difficile... non alla portata di tutti. Ma dai... i film non possono essere con una trama lineare!

    RispondiElimina
  8. Mi accodo a Marco Grande. Il ragazzo di sua sorella ha detto una cosa intelligentissima, magari tutti avessero fatto una critica del genere...non ho capito quindi...E se fosse motivato, andrebbe bene anche lo sdegno. La verità è che ho letto davvero cose assurde, tra cui che l'Oscar lo aveva pagato Mediaset (giuro...) ed è questo che mi ha fatto incasvolare...ogni popolo ha il Governo che si merita, e allora forse a molti di noi, come popolo, va bene il Grande Fratello..

    RispondiElimina
  9. Le parole del ragazzo di tua sorella sono l'esempio di ciò che un po' tutti dovremmo essere. E cioè umili. E condivido il tuo stesso pensiero Marco, quando parli di come la nostra cultura debba essere per forza cambiata rispetto a quella di un tempo. Oggi il cinema non risponde alla sola esigenza di staccare fare la pausa, così, tanto per alleggerire un corpo stanco dalle ore di lavoro. Per carità può significare ancora, anche questo. Ma il cinema è Arte, esige almeno un briciolo di conoscenza, o almeno di predisposizione. Di quel bisogno di avere, di capire e conoscere ciò che solo lo schermo, talvolta, sa offrire.

    RispondiElimina
  10. A me una delle cose che ha sconvolto di più, è stato il commento di un politico (leghista), di cui nemmeno faccio il nome. Sminuire il regista e il suo film, perché nel suo discorso di ringraziamento appena preso l'Oscar ha fatto il nome di Maradona. Schifato perché un italiano non può idolatrare un drogato che ha problemi con il fisco. Sminuire un regista perché tifa Napoli e appartiene a quella gente. Beh...la vergogna di noi italiani è questa. Avere a che fare ancora oggi con queste discriminazioni oscene. Mi vergogno di appartenere a questo paese a volte. Eppure ci sono, ma non ammetto questo scempio. Anche se la polemica sta diventando estenuante per tutti, almeno due parole dovevo dirle. Che piaccia o meno, tu un film, un regista, non lo puoi massacrare per problemi tuoi personali, per mali che probabilmente non guariranno mai. Il cinema è altra cosa, e chi non lo capisce, non lo vuole capire, non lo merita.

    RispondiElimina
  11. Hai ragione, e lo dico ammettendo con delicatezza che il film non mi è piaciuto (per i miei gusti, perché apprezzo di più la narratologia lineare, perché a fine giornata preferisco non slambiccarmi, perché non sono un'esperta... in ogni caso, per una mia 'struttura' estetica), ma sono orgogliosa del fatto che sia servito a portare la statuetta in Italia.
    Sono rimasta sconvolta dal putiferio di critiche e insulti fra chi ama e chi odia La grande bellezza... possibile che ci si debba fare il sangue cattivo anche di fronte ad un film?
    Spesso, purtroppo, è più facile far polemiche e sputare sentenze che scegliere di fare una dichiarazione umile e pacata ammettendo di non poter detenere la ragione assoluta ma che, anzi, l'arte, la letteratura, il cinema hanno nella varietà e nella diversità di forme e di gusti la loro, grande bellezza!

    RispondiElimina
  12. Condivido tutto dalla prima all'ultima parola cara Valentina. Qua addirittura mancano di rispetto per gli autori e il nostro Cinema! E la cosa grave non è solo che tutti fanno i criticoni senza averlo mai visto o solo dopo averlo visto appena ieri(e allora sì che si può giudicare, ma sul contenuto): ci sono quelli che sfruttano "La Grande Bellezza" come mezzo di distruzione sistematica delle poche idee buone che al nostro Cinema sono rimaste o sta invece tornando ad avere. La magnificenza di Roma e dello stile perfetto del film e rivedere per intero i titoli di coda mi ha commosso come la prima volta, quando su quel Lungo Tevere all'alba mi è scesa la lacrima di emozione. Ieri mi sono venuti i brividi una seconda volta, e mi sono detto: quanto ti amo Roma, quanto ti voglio bene mio prezioso amico Cinema.

    RispondiElimina
  13. La grande bellezza non l'ho capito, lo ammetto.
    A tratti l'ho trovato fastidioso e ridondante.
    Però, ragazzi, che immagini, che bellezza, che arte! Non si può spalare merda a prescindere su Sorrentino, solo per un film difficile, né sminuire così tanto un orgoglio italiano per paura, ignoranza, invidia o mero gusto di critica.

    RispondiElimina
  14. A me, La Grande Bellezza non è piaciuto, per niente direi. Non ho capito il senso. Roma è bella, è bellissima, ed è solo quella "la grande bellezza" che ho visto nel film. I personaggi sono sterili, TUTTI, tranne Jep che se ne esce con qualche frase interessante, ma poi, si perde e lascia a bocca asciutta. Non è questo il cinema interessante del bel paese... Ma se la vittoria di Sorrentino servirà a incentivare il cinema italiano di qualità, bene, sono contenta.

    RispondiElimina
  15. Il film non è piaciuto perché la ggente si è ormai lobotimizzata con Pieraccioni, Zalone (che per carità, vedo anche io) e Vanzina (che per carità non vedo). E i programmi televisivi della Merdaset. Che dire, pensare destabilizza...

    RispondiElimina
  16. @Athenae hai perfettamente ragione. Questo è un problema da ricercare alla base della nostra cultura, anzi, umiltà. E chi non ne ha, fa fatica a confrontarsi con l'Arte, così come con il giudizio degli altri.

    RispondiElimina
  17. Peppe, mi fai commuovere così però...sarà che noi, oltre ad amare Roma, amiamo e rispettiamo l'Arte, la bellezza in tutte le sue forme. Io non mi reputo incarnazione dell'umiltà, ci mancherebbe, però un briciolo talvolta riesce a farmi rimanere con i piedi per terra. Sarà lo stesso per quanti invece, sputano veleno, senza nemmeno provare a capire ciò che hanno davanti?
    Boh. ;-)

    RispondiElimina
  18. Bolla hai colto in pieno. E' un film difficile, ma dichiarargli guerra per questo, mi pare una grande "porcata". Poi vabbè, ognuno la veda come la vuol vedere. =)

    RispondiElimina
  19. Kate, forse uno dei pochi ragionamenti elaborati da chi non ha amato il film, pur mantenendo un briciolo di intelligenza e rispetto per il cinema (e per gli altri). GRAZIE. ;-)

    RispondiElimina
  20. Director's mi trovi d'accordo alla grande!!! Viva l'Italia...
    ;-)

    RispondiElimina
  21. Quando succedono queste cose (ovvero, quando un film italiani vince un premio internazionale) è sempre così: saltano fuori i detrattori a prescindere, quelli che "il cinema italiano fa schifo!!!" e quindi non merita nulla mai, in nessun caso, senza nessunissima eccezione... e guai a contraddirli. Oppure, quelli che "io non lo guarderò mai" e se ne vantano come se poi fregasse qualcosa a qualcuno.
    Se ci pensi succede anche in altre occasioni: quando gioca l'Italia ia mondiali ci sono quelli che sono contro l'Italia a prescindere, che non sopportano quelli che tifano Italia, che si vantano di tifare qualsiasi altra squadra ma non l'Italia (questa era una mia amica....).
    Atteggiamenti incomprensibli, e te lo dice una a cui "la grande bellezza" non è piaciuto per nulla.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Protected by Copyscape Web Plagiarism Detector