Passa ai contenuti principali

Tra lacrime e sorrisi, il debutto romano di Venditti nel giorno dedicato alle donne


Dopo il successo raggiunto con “Dalla pelle al cuore “, risalente a quattro anni fa e dedicato alla madre Wanda Sicardi Venditti, scomparsa nell’ estate del 2007, torna sul palco Antonello Venditti. Ad aprire l’ <<Unica Tour 2012>> è la doppietta romana ( presto tripletta, vista la terza data fissata al 5 di Maggio ) che registra in entrambe le serate,dell’ 8 e 9 Marzo scorso al Palalottomatica, il tutto esaurito. La realizzazione di “Unica”, questo il nome del nuovo album, ha lanciato un’ importante novità nel mondo discografico italiano. Heinz Music, RCA/Sony Music e F&P Group (rispettivamente etichetta, casa discografica e agenzia per l’attività live di Venditti), danno l’ opportunità di acquistare insieme, in un’unica confezione, disco e biglietto per un concerto. Uno Special package che offre vantaggi davvero esclusivi. E’ stato un debutto dal profumo di festa, novemila voci a intonare “ tanti auguri Antonello “ ( il cantautore romano compie sessantatre anni ), tra champagne e candeline, e un importante omaggio alla figura della donna. Una scelta, questa, non casuale. "E' il giorno perfetto - ammette Antonello-. Io ho scritto tanto di donne nelle mie canzoni. Di donne e di amicizia. Un sentimento questo rafforzato dalla perdita recente di Lucio Dalla, un amico importante che mi ha insegnato il gusto del divertimento e a non avere paura". Il suo album, e' uscito proprio nei giorni di un importante passaggio politico per il nostro Paese, quello tra il governo Berlusconi e il governo Monti. "Rappresenta un canto di speranza -dice Venditti- soprattutto per le donne, vittime in particolare del disagio sociale che stiamo vivendo". Due ore e mezza di musica e sentimenti che abbracciano temi e questioni cruciali anche d’ attualità. Come i brani dedicati alle donne  italiane rapite Rossella Urru e Maria Sandra Mariani, ( Piero e Cinzia, Sara ). La realtà dell’ immigrazione nella nuova Oltre il confine. Richiami alla situazione politica e cronaca nostrana ( In questo mondo di ladri ), e  l’ immancabile Ricordati di me che fa da chiusura al concerto. Venditti torna in scena e lo fa riconquistando ancora una volta la stima e l’ entusiasmo del suo amato pubblico romano. Lo fa in maniera impeccabile, orchestrando il tutto tra lacrime di commozione ( nel doveroso e sentito minuto di silenzio per l’ amico Lucio e i giovani che hanno perso la vita durante l’ allestimento del palco per i concerti di Jovanotti e Laura Pausini ), e momenti di festa, tra stornelli e risa in compagnia degli inaspettati amici saliti sul palco a sorpresa, Renato Zero e Raffaella Carrà.

Di Valentina Orsini
(Roma 16 marzo 2012)

Commenti

Post popolari in questo blog

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Joker, La verità è che ci finiamo tutti.

Credo che il cinema a volte diventi davvero uno stato d'animo che non puoi descrivere.  Come la musica un rumore che non sai cos'è, né da dove provenga, eppure lo ascolti, ti piace, perché ti seduce e ti uccide, e ti salva. Il Joker di Joaquin Phoenix è esattamente questo, una lacrima che scende insieme al trucco, davanti allo specchio. Una risata disperata, che copre il dolore, il male di vivere. La paura di essere derisi, umiliati, e da lì l'esigenza di costruire una grande  menzogna, dove rifugiarsi, accettarsi oppure non farlo mai. Chi lo sa se poi è una scelta, oppure è solo una malattia. "Come ci si finisce qui?" Ci finiscono gli svitati, chi non sa cosa vuole, chi non sa se essere felici o tristi. La verità è che ci finiamo tutti. Perché nessuno sa cosa vuole realmente, e chi lo sa, è destinato ad assaporare il fallimento. Joker è solo l'ennesima vittima del gioco dei ruoli che è la vita. La follia il prezzo da p...