venerdì 20 aprile 2012

Un romanzo da record per il vicedirettore de La Stampa






Si piazza subito in vetta alle classifiche il secondo romanzo di Massimo Gramellini. Presentato alla trasmissione di Fazio, Che tempo che fa, accende gli animi di alcuni lettori, vista la tragedia personale a cui esso fa riferimento. Il giornalista torinese si fa apprezzare grazie al suo stile scorrevole e immediato.


Fa parlare di sé come di un vero e proprio Fenomeno Editoriale, l’ultima fatica del giornalista, vice direttore de «La Stampa», Massimo Gramellini, Fai bei sogni, edito da Longanesi. Dopo il primo romanzo L’ultima riga delle favole, una sorta di Divina Commedia del terzo millennio, Gramellini si piazza in vetta alle classifiche vendendo centomila copie in soli dieci giorni. Attraverso una dolorosa autoanalisi l’autore affronta nel libro la scomparsa prematura della madre, dietro la quale si cela da anni una terribile verità. “Una storia che mi era cresciuta dentro per quarant’anni. Era arrivato il momento di affrontarla e tirarla fuori”- confessa l’ autore. Il libro viene presentato domenica 4 marzo in una puntata del talk show di Fabio Fazio Che tempo che fa, trasmissione in cui tra l’altro Gramellini occupa un ruolo oramai ben consolidato come curatore di una rubrica d’informazione. La copertina del volume, un bambino con un palloncino rosso, che ricorda gli aquiloni di Hosseini, è un omaggio a Salem piccola e innocente vittima dell’atroce assedio di Sarajevo di vent’anni fa. Ancora un volta mi ero illuso che la vita fosse una storia a lieto fine, mentre era soltanto un palloncino gonfiato dai miei sogni e destinato a esplodermi sempre fra le mani”. Avrà aiutato in qualche modo la presentazione dell’amico Fazio e i suoi 35’ televisivi , ma non si può certo negare a Gramellini una dote  innata, tale da renderlo lo scrittore più letto del momento. Tradizione vuole però, che dietro ogni fenomeno mediatico-culturale di un certo rilievo debba per forza esserci un’accesa polemica. E Gramellini non si fa mancare neppure questa. Infatti, sembra non essere stata ben vista la trovata televisiva per lanciare il libro, prodotto a tutti gli effetti “commerciale”, facendo leva su di una questione  tanto delicata e tragica come la morte di una madre, parlandone al pubblico come di un tipico giallo carico di suspense dai risvolti inquietanti. Al di là di ogni polemica, questo Fai bei sogni richiama l’attenzione di non pochi lettori, grazie a una scrittura scorrevole e immediata, capace di sfiorare sentimenti profondi e tragici ma che, all’occorrenza sa alleggerirsi con quella sottile ironia, tipica dell’autore torinese. Tra le altre pubblicazioni di Gramellini ricordiamo: Colpo Grosso con Curzio Maltese e Pino Corrias(Baldini & Castoldi 1994), Compagni d’Italia(Sperling & Kupfer 1997), Ci salveranno gli ingenui(Milano, Longanesi, 2007), Cuori allo specchio(Milano, Longanesi 2008), La patria, bene o male con Carlo Fruttero (Mondadori 2010) e il già citato L’ultima riga delle favole (Milano, Longanesi 2010).

Di Valentina Orsini



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