Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Piccoli omicidi tra amici

Quando vidi Trainspotting , secondo film di Danny Boyle , capii immediatamente che questo regista godeva di una dote innata. E promisi a me stessa che avrei dovuto recuperare tutti i suoi film, a partire dall'esordio. La cosa assurda è che questa promessa nasce per esorcizzare un trauma, quello che io subii per la visione del film ispirato all'omonimo romanzo di Irvine Welsh , credo l'unico film che mi abbia messo in serie, grosse, difficoltà. Sotto ogni punto di vista, è stato devastante.  Questo regista inglese ha qualcosa in più, qualcosa che affascina al di là dell'assoluta riuscita della pellicola, voglio dire, seppur nell'imperfezione, come accadde in The Beach . Però dal 2000 a oggi Boyle ha realizzato      horror fantascientifici,  28 giorni dopo , commedie (vedi Millions ) e ancora drammi dal sapore Sci-Fi come Sunshine (2007). Nel 2008 arriva l'enorme successo con The Millionaire , film che incassa ben otto statuette. Non troppo tempo fa vidi...

Max Gazzè. Da un'onda del mare, a una porta chiusa.

Quando conobbi Max Gazzè , il tutto avvenne all'insegna dell'euforia e di una rara gioia, data dal poter canticchiare una canzone che portasse il mio stesso nome. Era l'estate delle prime cotte, quelle in cui parlavo con Vasco Rossi nei miei sogni e lo imploravo di scrivere un pezzo che parlasse anche di me. Dopo Sally, Jenny, Gabri, Toffee e se me ne dimentico qualcuna perdonatemi, era giusto per rafforzare il periodo, non capivo perché Vasco ancora non avesse pensato di ispirarsi al mio nome. Perché? Fu così allora, che nel '98, quando ascoltai per la prima volta Cara Valentina , tutti i miei mali sembravano essersi dissolti, soavemente, tra le note di questa canzone che, finalmente, parlava un po' di me. Credo che la mia ammirazione e il mio debole per il cantautore romano, siano in grandissima parte legati a questa faccenda, non posso certo nasconderlo. Poi però l'idea che ti fai, su un cantante e sulla sua musica, può cambiare, diventare più fort...

Magnifica presenza

Per quanto uno si sforzi di rimanere piantato coi piedi saldi all'obiettività e alla difficile accettazione del fatto che, nel momento in cui ci mettiamo a scrivere, i gusti personali debbano restare fuori, l'impresa è piuttosto complicata. Non ci credo alla critica fiscale, quella che non fa nemmeno uno strappo alla regola. E poi perché regole...qui parliamo di Arte, e nella mia concezione di Arte tutto è concesso e niente è proibito. Premesso ciò (colei che scrive si deve pur tutelare in qualche modo, no?), parliamo dell'ultimo film di Ferzan Ozpetek , Magnifica presenza . Addirittura qui fioccano candidature e riconoscimenti da ogni dove, ben otto ai David di Donatello e nove ai Nastri d'argento . Ma gli elogi troppo ufficiosi a noi non convincono, io lo dico sempre...Come il film stesso, anche la storia di Pietro/ Elio Germano , è ambientata nel 2012. A far da sfondo la Roma di oggi, nello storico quartiere di Monteverde alto. Una casa da riassestare un ...

Casinò: dall’immaginario di Scorsese alla realtà italiana ed europea

Sam Rothstein detto Asso ( Robert De Niro ), Ginger McKenna ( Sharon Stone ) e Nicky Santoro ( Joe Pesci ), sono questi i tre protagonisti di “Casinò”, film capolavoro di Martin Scorsese , che nel 1995 si ispirò al Casinò : Love and Honor in Las Vegas di Nicholas Pileggi , romanziere con il quale aveva già collaborato. Proprio da un suo testo era stato infatti tratto il plot di una precedente pellicola del regista newyorkese, “ Quei bravi Ragazzi ” (1990), che insieme a “ Casinò ” e a “ Main Street ” (1973) forma la cosiddetta mafia trilogy del regista. Un film che addirittura Scorsese non voleva girare, preso da altri progetti, e che si rivelò  un successo clamoroso; per Sharon Stone, che ottenne la candidatura come migliore attrice sia agli Oscar che ai Golden Globe , vincendo in quest’ultima occasione, e per lo stesso Scorsese, candidato come migliore regista. All’italiano Dante Ferretti andò invece il Nastro d’Argento per la scenografia. Rispetto al libro, il fil...

Liebster Award. Sono stata nominata!!!

Tu guarda il caso delle volte che cosa non fa! Stavo notando proprio in questi giorni che negli ultimi post dei miei amici e colleghi, altro non si discuteva che di questo Liebster Award . Sapete, nel mondo della blogsfera accadono cose strane..."Chissà se qualcuno penserà a me..."? Mi son detta. E fu così che il mio carissimo amico  Bradipo  questa mattina mi fa: " ti ho appena assegnato un Liebster Award! ". Che dire, la cosa rientra in quella fetta delle piccole ma impagabili soddisfazioni, quelle che nemmeno pensavi esistessero, quindi un grande, grandissimo GRAZIE al mio collega per aver fatto anche il mio nome. Però, c'è un però...come tutti i giochini che si rispettino, esistono delle ferree regole da rispettare ed è bene sottolineare che qui, partecipano solamente i blog che abbiano un numero inferiore ai 200 lettori fissi o followers, come preferite:  1) ringraziare chi ha assegnato il premio citandolo nel post. 2) rispondere alle undici doma...

Black Mirror. La serie tv che non ti aspetti.

Togliendo Grey's Anatomy , credo che la mia conoscenza in materia di serie televisive sia oggi, pari allo zero (mi perdoni il mio caro amico e collega Cannibale ). Da quando sono diventata mamma il mio tempo a disposizione, quello che prima, per intenderci, passavo sul divano a sgranocchiare schifezze vedendo di tutto e di più, è solo un ricordo lontano... L'ultima serie che ho provato a seguire è stata The Mentalist , anche qui, oltre alle mie difficoltà nel gestire le briciole di tempo, mi capitava una cosa assurda, ovvero tutte le volte in cui la beccavo in tv, ritrovavo proprio quei due o tre episodi che avevo (già) visto. Al che ho lasciato perdere. Fortunatamente il mio tempo oggi, sembra aver ripreso una forma più plausibile, se non altro accettabile. Così, qualche sera fa, non appena metto a letto i bambini, mi capita sott'occhio qualcosa di insolito. Dico insolito perché erano già passate le undici, eppure, nonostante la stanchezza, c'era qualcos...

Paradiso amaro

Ultimamente i miei gusti cinematografici sembrano essere sballati completamente, ma questo non significa che la cosa debba per forza dispiacermi, anzi. Potrei partire dal fatto altrettanto insolito che riguarda le traduzioni italiane che, il più delle volte, stravolgono (uccidendolo) il film che da oltreoceano arriva nelle nostre sale. A pensarci bene The descendants non mi avrebbe incuriosita più di tanto, e nemmeno avrebbe contribuito a farmi fare un'idea sul film. Paradiso Amaro ha qualcosa già nel suono che produce, un messaggio che quasi non lascia via di scampo. Quell'amarezza che permea il titolo, non abbandona di fatto, nemmeno per un istante, lo spettatore che deve saper gestire questo inspiegabile contrasto che c'è, tra lo sfondo paradisiaco delle Hawaii e il dolore pronto ad esplodere dallo schermo, senza preavviso, proprio come nella vita.  Quella della commedia amara che sottilmente scava nell'epidermide, è una prerogativa del cinema di Alexander ...

AS Film Fest 2013, un Festival uguale agli altri. Però diverso

Sono aperte e  gratuite  le iscrizioni alla prima edizione dell’ ASFF - AS FILM FESTIVAL 2013 , primo festival del cortometraggio ideato ed organizzato da ragazzi con Sindrome di Asperger. Il  bando  – visibile al link  www.asfilmfestival.org   scade il 15 maggio 2013 . Il festival si terrà a Roma  a metà giugno 2013.  Poco nota in Italia, la sindrome di Asperger , una forma di autismo ad alto funzionamento, è stata spesso rappresentata al cinema e in televisione: ne sono affetti il personaggio della hacker  Lisbet Salander  della serie  Millenium  di Stieg Larsson, il protagonista investigatore delle serie  Monk , l'ultimo  Sherlock Holmes  televisivo interpretato da Benedict Cumberbatch. Personaggi Asperger sono presenti in altre serie, tra cui  Parenthood ,  Boston Legal, The Big Bang Theory  e  Grey's Anatomy. Realizzato dal Cineclub Detour ...

Elogio dell'inutilità

Inutilità : l'essere inutile, condizione di ciò che è, o si ritiene, o è riuscito inutile: i. di una cura, di un rimedio; vista l'i. dei miei sforzi, ho dovuto desistere; i risultati provano l'i. di simili tentativi; vista l'i. della mia presenza qui, posso anche andarmene; sostenere l'i. di un metodo. Questa è la definizione, piuttosto sintetica, che della parola "inutilità", ne dà la Treccani . La cosa si complica quando questa, da sostantivo, diventa aggettivo. Allora non rimane che il superfluo, il vano. L'essere inefficace, che non serve a realizzare un certo fine . Che brutta storia questa dell'inutilità... Ma, aspetta un secondo, chi e cosa dà a me, essere umano, la facoltà di proclamare inutile qualcosa? In questo periodo di crisi (dove per me la crisi sta frantumando soprattutto i cervelli degli italiani, ancor prima dei loro portafogli) non si fa che discutere del problema dei giovani laureati a zonzo per il paese, quelli che, ...

One Day

"Sto invecchiando, sto impazzendo, oppure sto solo cambiando? Magari un po' tutte queste cose insieme". Beh, potrebbe essere l'inizio del libro che non avrò mai il coraggio di scrivere ma, lasciamo stare ora, e parliamo di cinema. Quella che si spaccia da sempre come la cinica per eccellenza, che non si fa scappare una lacrima nemmeno a tirargliela via a calci, sta prendendo una strana e imprevedibile "piega". Me ne rendo conto quando capito per caso su alcuni film, che scarterei a priori, per il genere che mi è distante forse. Ma ogni volta deve esserci quel "non so che", che catturi la mia diffidente attenzione. Allora quando vidi questo titolo in basso al televisore One Day , mi son detta vabbè, la solita pappa per inguaribili romantiche che, associano il cinema a fiumi di lacrime, ripagate con il lieto fine da favola rosa. Che brutto sbaglio a volte il pregiudizio... La regista danese Lone Scherfig (quella di An Education ), parte...

I pinguini di Mr. Popper

Provate a mettere insieme tutta una serie di pensieri e problemi che molto spesso, quotidianamente, rovinano l'esistenza di molti di noi, adulti o bambini che siamo. Pensiamo a un padre in carriera, tanto preso dai suoi impegni d'ufficio da dimenticarsi della donna che gli è accanto, dei suoi due bambini che ormai sono diventati grandi anche senza le sue amorevoli attenzioni. E infatti oggi quest'uomo è da solo, vede i bambini un week end si e uno no, e non ha nulla nel frigo se non la sua misera solitudine. Insomma il cinema di queste storie ne ha raccontate molte, l'idea magari non alletta, ma a ben vedere in questo film c'è qualcosa di fiabesco e divertente. Una valanga di ironia a condire momenti anche delicati, soprattutto provando a vedere la storia, con gli occhi di un bambino. I pinguini di Mr. Popper , di  Mark Waters ( Se solo fosse vero, Spiderwick - Le cronache, La rivolta delle ex ) è una piacevole commedia, di quelle che proprio non si può fa...

Il lato positivo

Di tutte le traduzioni italiane venute per nuocere, quella de Il lato positivo appare quasi come una manna dal cielo, se così possiamo dire. A ragion del vero, basti pensare che il titolo originale del film, diretto da David O. Russel , è Silver Linings Playbook , tratto dall’omonimo romanzo scritto da Matthew Quick . In italiano sarebbe L’orlo argenteo delle nuvole e immaginatevi quali assurde conseguenze avrebbe avuto un titolo simile sulla fetta maggiore di spettatori, intenzionati a vedere il film. Troppo complicato perfino ricordarlo, dunque ci va più che bene questo  lato positivo. Pat Solitano/ Bradley Cooper è affetto da un disturbo bipolare, oppure potremmo dire che è un uomo distrutto per aver perso la moglie e il rispetto della gente. Visto da tutti come il pazzo psicolabile che non ha saputo controllarsi alla vista di un uomo nudo nella doccia (nel proprio bagno e con la propria moglie), Pat farà il possibile per riprendere in mano  la propria vita. ...

Siamo tristi e felici. Siamo infinito...

The perks of being a Wallflower , sentirete parlare di lui. Del ragazzo da parete che a un certo punto trova la forza e il coraggio di staccarsi dal muro e buttarsi nel mezzo, a ballare con gli amici e a godersi ogni singolo istante di un'età che non tornerà più. Nel 1999 Stephen Chbosky racconta questa storia sotto forma di un romanzo epistolare e, se per caso l'aveste perso, non disperate. Oggi nelle sale è arrivato finalmente un piccolo gioiellino cinematografico, diretto proprio dallo stesso scrittore che gli diede vita qualche anno fa. Che dire di Chbosky, del suo profondo e innato senso di immortalare con una macchina da scrivere un momento tra i più delicati e intensi della nostra vita? Charlie ( Logan Lerman ) deve affrontare un'altra tappa importante, il liceo. E per riuscirci deve poter convivere, soffocandoli, i dolori provocati dalle urla dei mostri di un passato ancora troppo invadente, cattivo e pronto a riaffiorare non appena si comincia a respirare...

Una giornata particolare

Di alcuni film si potrebbe parlare senza nemmeno stare ad elencare i riconoscimenti, gli elogi di tutto il mondo e le più grandi critiche apparse sui più grandi quotidiani. E dico questo per dare il giusto valore a un tipo di cinema dal sapore ormai svanito, dissipato nell'aria come se nulla fosse. Eppure, al di là di questa visione negativa (forse troppo), sono sicura di una cosa: nessuno può nascondersi e sottrarsi alla grandezza di un film grande, come quello che ho scelto questa mattina, quello con cui mi sono data il buongiorno e ho iniziato la giornata. Allora oggi potrei credere che si tratti davvero di Una giornata particolare , certo con una serie di significati che vanno ben oltre quelli racchiusi nel film di Ettore Scola . Forse quello che voleva raccontare il regista agli italiani, a distanza di quarant'anni (il film esce nel 1977), era un pezzo drammatico della loro storia. L'idea di immortalare un momento in cui il paese credeva che fosse fin tro...