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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Il volo della Regina

C'era una mano leggera e piena di giorni trascorsi a muovere il cielo.  Su una panchina piccola stava la vecchia Ines, e non sentiva rumori, nemmeno il vento la spostava.  Solo i pensieri, i ricordi degli anni lasciati oltre l'ingresso della sua nuova casa.                                                                                                                  "Villa Flora".  Villa Flora era la paura, la scelta di un figlio stanco e le giornate senza più tempo. Era l'ultima fermata riservata agli uomini, divenuti di nessuno e soli. Oltre quel muro e oltre i pasti senza più sapore, passava ciò che rimaneva della vita com'era davvero. Un suono, un bambino che gioca e mu...

Francesco Dezio - Qualcuno è uscito vivo dagli anni Ottanta

“Se non foste tossicodipendenti riuscireste anche ad avere idee anarchiche, ma finché sarete fatti fino al collo avrete la testa vuota”.  Così dice in un anonimo ufficio un uomo normale, con abito marrone da impiegato, a Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols, e alla sua compagna Nancy Spungen, nel bel film del 1986 “Sid and Nancy” diretto da Alex Cox. Questa scena del film (e questa battuta) mi è tornata in mente, per analogia, leggendo il bel libro Qualcuno è uscito vivo dagli anni Ottanta – Storie di provincia e di altri mali (Stilo Editrice, Bari 2014): otto racconti ambientati nelle città della provincia pugliese (Bari, Molfetta, Altamura, città natale dell’autore, Melpignano, Sansevero) che attraversano gli anni Ottanta, gli anni Novanta e i primi anni Duemila tra denuncia sociale e inclinazione picaresca del racconto. Francesco Dezio aveva esordito dieci anni fa con il fortunatissimo romanzo Nicola Rubino è entrato in fabbrica (Feltrinelli 2004), che ha dato i...

Non pensarci

Capisco di amare davvero un film, quando alla terza visione mi sembra ancora "di più". Più pulito, più completo, più commovente e sincero. Ed è in film come Non pensarci , che avviene il miracolo. Una piccola crepa da cui entra il sole, il cinema italiano che vorresti sempre, fatto di e per , uomini semplici, gente di provincia. Storie di bugie destinate a rivelarsi, prima o poi, e quando arriva quel momento fa male, tanto da farti rimpiangere i tempi in cui "ci riempivamo di cazzate". La storia della famiglia Nardini e delle ciliegie, di uomini sull'orlo di un esaurimento nervoso, donne presunte lesbiche e madri di famiglia schiacciate dal peso delle verità inconfessate. Non pensarci è soprattutto la storia di Stefano, grande prova (l'ennesima) d'attore per Valerio Mastandrea , aspirante rockstar da sempre, disegnato con la punta morbida della malinconia, a metà tra il punk e un'aria di Verdi.  Ciascuno dei personaggi diretti e sc...

Che strano essere donna

Essere donna è strano. Oggi tutti esprimono un pensiero, contro la violenza. Contro le botte, contro il sangue, contro la carne in frantumi. Per far sì che non ci siano più corpi pieni di lividi, di segni destinati a rimanere dentro. E domani? Domani è già tardi per salvare un'altra donna, una delle tante, troppe. E mi chiedo se a qualcuno importi davvero, mi chiedo se qualcuno pensi mai a cosa realmente significhi essere donna.  Al di là delle mani violente, e della cronaca e degli orrori di cui la donna è vittima quotidianamente. Domani è tardi per ricordare che una donna sbaglia e non può. La responsabilità legata al sesso,  Sì ma non piagnucolare ora come le femminucce! E' vero siamo donne e abbiamo persino le nostre agevolazioni. Non facciamo la fila se la pancia arriva a terra e la schiena è curva e la mano preme disperata in mezzo alle gambe, per paura di non trattenersi abbastanza. E il vecchietto con l'invalidità al 100% (c'ha l...

Before Midnight - Prima della fugacità

Alcuni film funzionano solo se visti sotto la luce della loro palese finzionalità . L'assurdo eppure così ovvio non collimare con la realtà, la consapevole abitudine che tutti abbiamo, o almeno dovremmo, a tracciare un confine tra la nostra vita e lo schermo.  Quando vedo film come Before Midnight , torno a rifletterci, mi ci spremo fino a non poterne più. E il risultato è evidente e netto, come il rumore dei tasti in questo momento violentati dalle mie dita. Mi fanno incazzare quei film che si spacciano per realistici, drammi veri - ma veri cosa?  Al di là della trilogia che può riuscire o meno, soprattutto in funzione di un genere a metà tra il dramma e il romance dal sapore teatrale, ma lo sfarzo e l'abbellimento di una sceneggiatura (che lo è, è brillante, piena di ironia, di sofferenza, di sentimenti a un passo dal baratro), non fanno la vita vera. Non sarà mai così, almeno così non sarà, finché più nessuna donna affidi il proprio futuro all'idea di una ...

Tranne il mercoledì

I giorni si ripetono identici, c'è chi sostiene che la ripetitività sia un dato di fatto. Ma anche no, dico io. Io che non credo agli astri, ai fondi del caffè che raccontano le vite di tutti, alle previsioni meteo...oddio le previsioni meteo. Le detesto! Sempre uguali, sempre prevedibili. "Leggermente mosso il Mar Tirreno". -Io ooodio il Mar Tirreno. Le storie sul tempo, i luoghi comuni e "non ci sono più le mezze stagioni", "tempo al tempo", "il tempo sistema le cose".  Stronzate. Non credo ai libri che interpretano i sogni, non credo nemmeno che a pochi uomini sia data la possibilità di farlo. I sogni sono di chi li fa, sono ciò che di più intimo e nostro abbiamo.  Odio le feste, la domenica delle Palme, ognissanti , martedì grasso, il veglione dell'ultimo dell'anno, il pranzo del primo. Odio tutto ciò che si fa per "convenzione", perché lo dice il calendario, lo fanno tutti - lo facci...

#FamoseNserfi - Simone Avincola feat. Fiorello

Vi parlai di Simone Avincola un po' di tempo fa, il cantautore romano di " così canterò tra vent'anni ", nonché ospite ormai fisso dell' Edicola Fiore . Ed è proprio da un'idea apparentemente folle di Fiorello , che arriva l'ultimo brano firmato Avincola. #FamoseNserfi  è lo specchio della realtà imbrattata dai vizi e dai tic che permeano l'era moderna, l'era del cosiddetto 2.0. E il videoclip, uscito oggi giovedì 13 novembre, è quanto di più facilmente riscontrabile ci sia al di qua e al di là dello schermo del nostro pc, del nostro smartphone...del nostro iPhone. Non ci sono Polaroid che tengano, noi dell'era del 2.0 veniamo al mondo in posizione verticale, e non piangiamo più come i neonati di una volta. Cerchiamo la posa migliore, un bel sorriso sgargiante e...CLICK! L'originalità è nei due atti del video, il primo ambientato in una sala parto, dove Simone appena nato avrà modo di realizzare il suo primo selfie. Il secondo ...

Interstellar - Oltre lo spazio, oltre la critica

Ogni due anni circa, mi ritrovo a fare ordine nella testa. A smaltire i postumi di una visione che incanta, seduce, ubriaca, stordisce come poche altre (pochissime), due occhi tanto predisposti alla meraviglia, eppure così disillusi. Non sempre però, devo dire che i miei occhi ancora riescono a lasciarsi abbagliare come devono, se necessario, e come di consueto il miracolo avviene al buio. <<Sentirsi parte del firmamento>> . In una sala, quando il mondo intorno è soppiantato da una necessità ben precisa: "vedere".  Finché non vedo non credo, vedere per credere, e non è il più banale dei detti proverbiali a sostenere le mie sensazioni. Anche se, credetemi, scriverne è complicato. Molto. Di Christopher Nolan si è detto e si dice di tutto. "Genio, il nuovo Kubrick, regista a metà tra il mainstream e l'autorialità. Regista sopravvalutato, presuntuoso, ambizioso sì ma troppo" e la reputazione schizofrenica dettata da pubblico e critic...

Mini-meme: Incubi e meraviglie

Sentivo la mancanza, devo essere sincera, di nomination, premi, delle "cose da blogger". La verità è che noi (blogger) queste cose le facciamo sempre volentieri, anche se spesso reclamiamo il tempo che corre, sempre poco, e poi la scocciatura di dover per forza mandare avanti catene di Sant'Antonio e simili. Tuttavia lo si fa... Dunque ringrazio l'amica e collega Bolla per la nominescion e provo a spiegare le semplicissime regole del gioco. La premessa è questa: "Il meme è stato originariamente proposto e ha a che vedere con il titolo di un libro scritto da Marco Lazzara 'Incubi e meraviglie' e di seguito dovrò prima rispondere a due domande, conseguentemente  mostrare una foto del testo in questione e nominare poi altre due persone per la prosecuzione della catena. Qui di seguito le domande e le rispettive risposte che ho dato". Qual è stato il vostro peggior incubo? Be', ne scrissi anche qui non molto tempo fa, tra i m...

Di Peppa Pig e altre storie #3

All'asilo di Peppa, si festeggia qualcosa di davvero speciale: " la giornata del talento ". E siccome Madame Gazzella è una tipa tosta, cazzuta, gagliarda (suona la chitarra elettrica!), una che mette fin da subito le cose in chiaro, non manca nel dire ai piccoli allievi cosa sia, questa misteriosa cosa chiamata talento. Hai talento quando ti piace fare una cosa e ti riesce bene. Lo poteva spiegare meglio di così? Io credo di no. Be', sono passati tanti giorni e di episodi di Peppa ne ho visti...  Mi devo tenere aggiornata, cosa credete? Insieme ai bambini, soprattutto con il piccolo, cerco di capire ogni volta, quale particolare dettaglio riesca a rapire la loro attenzione. E ogni volta mi dico la stessa cosa: la verità delle cose semplici. Io sostengo che la semplicità, nel disegno delle cose e nel loro naturale evolversi, sia la prima "responsabile" di un così grande successo. Non dimentichiamoci mai, poi, che Peppa Pig non è ...