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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Caramelle al gusto arancia - In bocca al lupo a me!

    "Perché magari alla fine quel sogno s'avvera". E io non ho mai smesso di dirlo a me stessa, nonostante tutto. Tutto che vuol dire paura, sfiducia, giorni aridi di parole. Tutto che vuol dire il paese in cui vivo, e le incertezze, la faccia della gente quando ti presenti e dici "piacere io scrivo!" I sorrisi storti, l'entusiasmo che non c'è. Ma le pagine a un certo punto hanno iniziato a riempirsi davvero. A un certo punto, si è fatto oggi. E stento a crederci, ve lo giuro, me ntre mi sforzo di trovare un qualcosa che sia d'impatto, che funzioni...   La verità è che quando finisci di scrivere, è come se alle parole volessi concedere una tregua. Ci guardiamo senza più pretese, ora, senza colpe né meriti. È il momento che attendevamo. Tipo pianeti allineati, stelle che non sono più né poche né troppe. Tipo che non so più che dire perché mi sta farneticando il cuore. Il 10 novembre uscirà il mio romanzo, Caramelle al gusto arancia...

Inside Out

  Le cose sorprendenti sono due: la prima è che ho visto Inside Out , la seconda è che gli italiani hanno fatto altrettanto. L'incasso globale raggiunge gli oltre 842 milioni di dollari!   Ma a noi le cifre non piacciono. E poco importa della corsa agli Oscar e dei record al botteghino. Se parliamo di Inside Out oggi, con questo entusiasmo un poco smorzato dalla nostalgia, è soprattutto grazie a una storia semplicissima e straordinaria.   La storia di una bambina, che nel film procede dall'infanzia all'adolescenza, viene raccontata a partire da tutto ciò che accade dentro. Ed è questa la cosa straordinaria. Non siete d'accordo? Abituati a vivere e a vedere le emozioni solo per ciò che ne consegue all'esterno. Fuori e mai dentro. Prima o poi doveva accadere, e chi meglio di un Pete Docter avrebbe potuto realizzare una simile impresa?   In realtà, considerata la mole delle critiche degli ultimi giorni e...

Bessie Smith, l'imperatrice del Blues

    La HBO porta in tv la storia dell'Imperatrice del Blues, Bessie Smith . Imponente e graffiante, Bessie incarna il miracolo dell'ascesa. Dalla miseria alla fama, seppure la storia ha da esibire le solite carte e getta ovunque pregiudizio e discriminazione. La pelle, e il colore che più di tutti spaventa, quello di donna. E Bessie era una mina vagante, voce maestosa e leggera, un luccichio incostante che sfiora il cielo per poi schiantarsi a terra. Bessie Smith fu da esempio a grandi artiste come Janis Joplin, Norah Jones, Ella Fitzgerald e molte altre, ma la sua storia, che ripercorre quella di un paese come l'America degli anni '20 e '30, è destinata al tramonto. A riempire lo schermo è la regina Dana Elaine Owens, meglio nota come Queen Latifah . Indomabile e perfetta, la sua performance riceve una candidatura agli Emmy e ai Critics' Choice Television Award, e porta a termine un'impresa complessa. Lo fa con eleganza e maestria, sen...

Giacomo Festi - Vita da scarabocchio

  La fuga e l'insoddisfazione, l'odio verso il mondo e verso tutti. Si chiama adolescenza, sì. Ed è quello che ci racconta Giacomo Festi nel suo terzo romanzo, Vita da scarabocchio ,  Leucotea Edizioni .   Fuggire dalla propria immobilità, alternando al desiderio di evasione, la paura dell'ineluttabilità. Perché la vita che fai, porta il tuo nome, ed è vero. Ma a volte a guidarci sono gli eventi e, che lo vogliamo o no, persino le azioni e il volere degli altri. Vita da scarabocchio è l'avventura drammatica e rocambolesca di una ragazza obesa, poco in sintonia col resto del mondo, e con se stessa. Elena ama disegnare, ma non ama il suo corpo e la sua vita, tanto da ridurre tutto ad uno squallido show: ingurgitare cibo di ogni genere. I problemi legati alla propria identità, alle relazioni sociali e la sfiancante corsa verso la risposta più ambita: "Cosa ci faccio io al mondo?", fanno di lei l'ennesima vittima di un sistema...

Suburra

    Suburra era la Roma antica, sita tra i colli e diventata poi, per antonomasia, il quartiere più malfamato di una città. Era Roma, e col tempo rimane, la città eterna bagnata dalla pioggia e sporcata dalla criminalità.   Ma l'acqua non leva via tutto... Dalle pagine di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo , prende vita per mano di Stefano Sollima , un conto alla rovescia grigio e bagnato, che anticipa l'Apocalisse.   Nei giorni della Suburra nessuno piú è innocente. «Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese. Il Samurai era ancora là. L'antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno. E il potere, quello, era concreto, vivo, reale. Il Samurai era il numero uno». Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo, Sub...

Ti hanno mai detto che era solo un B2?

    Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione contro il tumore al seno. So che non c'entra molto con la linea editoriale del blog, ma c'entra con la vita. E direi che merita il suo spazio. Anche qui, in un blog che parla di cinema e letteratura.   Gira da qualche giorno, una locandina realizzata dalla Lega italiana per la lotta ai tumori (Lilt), la quale ha pensato "bene" di scegliere come testimonial, una bella donna. La bella donna è Anna Tatangelo, e fin qui direi che non c'è nulla di male. Perché dovrei scatenare una bufera? In fondo è il messaggio che conta. Quello che, questa donna scelta, riesca a trasmettere attraverso il suo corpo, i suoi occhi, la sua persona, la sua storia. Un seno rifatto stretto tra le braccia, e la faccia sbiadita di una gatta morta, però, non trasmette esattamente quel messaggio. Il messaggio rivolto a tutte le donne, a quelle che non hanno ancora mai fatto una visita al seno, mai una mammografia. A quelle che di...

Arance e martello

    Di Diego Bianchi , in arte Zoro , conoscevo soprattutto la sua attività di Blogger e conduttore, avviato a quest'ultima professione tramite il web, con il programma Tolleranza Zoro . Con questo stesso format, il giornalista e attore romano, arriva in tv nel programma di Serena Dandini, Parla con me . Un fatto mai avvenuto prima, almeno in Italia. Prosegue il suo percorso al fianco della Dandini fino ad arrivare a un programma tutto suo, Gazebo .   Mi piace sottolineare i percorsi, mi piace la gente che so da dove viene.   Perché questa premessa? Perché dopo aver visto Arance e martello , film esordio di Bianchi, torno a non capire alcune dinamiche, alcuni giudizi. Non capisco ad esempio, le ragioni per cui, un regista romano che racconta uno spaccato del proprio quartiere, sia costretto a subire per l'ennesima volta, la colpa dell'esser romano. La colpa di narrare una realtà troppo poco identificabile, perché romana. Come se la roma...