Quando sto male tendo a vedere ciò che abitualmente non vedrei neanche morta. E ne ho conferma tutte le volte che mi ritrovo allettata, costretta a non uscire di casa, ferma, immobile. Eppure, inaspettatamente, qualcosa a volte cambia. Deve cambiare, è la vita. Dopo Un detective in corsia e La signora in giallo, il caso ha deciso: " La casa degli spiriti ". Se escludo Il piccolo principe, il primo ricordo assoluto di un libro letto e amato - amato davvero e senza capire perché (avevo tredici o quattordici anni), è proprio quello del primo romanzo di Isabel Allende , nonché unico libro che io abbia letto, dei suoi. Ricordo l'edizione Feltrinelli/Loescher, per la scuola, la copertina bianca con i bordi rossi e la foto di una casa in bianco e nero. Come terminava un capitolo, seguiva un piccolo riassunto, e alla fine del romanzo le cosiddette "schede". Ricordate? Quelle che ti permettevano di capire se avessi effettivamente compreso il senso...
Storia di un avverbio ostinato