Alla luce dei più recenti fatti, oscar a Leo escluso, parrebbe che tutto questo accanimento per la tutela del concetto di maternità, sia alquanto retrogrado se non omofobo e pure un po' fascio. Ordunque, ai miei figli dirò che avrebbero potuto tranquillamente cercare, con tanta ostinazione (chi potrebbe scordarla!) i coglioni paterni anziché il mio povero seno. Perché significherebbe peccare di troppa maternità. Di mentalità vecchia e stagionata. Se non lo facessi. Che stupida che sono, stupida che fui... ad aver partorito i miei figli con tanto egoismo da averli sentiti solo miei, nella carne e nel sangue, in quel maledetto termine che grida biologico! Che stupida, che bigotta. Mentre vomitavo e guardavo il mio viso riflesso nella tazza del cesso e peccavo di ogni peccato. Mentre provavo a superare il dolore del travaglio attaccandomi al solo ed unico pensiero che mi tenesse in vita. "Questo dolore è per te. Per te che sei mio figlio. Mio figlio. Mio figlio. Mio fi...
Storia di un avverbio ostinato