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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Je vais à Paris, ma non parlo francese.

Carissimi voi tutti, domani mattina presto presto parto. Per tre giorni non ci sarò e, siccome non ho una seconda me da lasciare qui e della quale fidarmi (soprattutto), il blog si prenderà una piccola pausa. La valigia è pronta, non è che ci sia voluto chissà quale ingegno a prepararla. In fondo sono solo tre giorni, ma tanta è la smania di arrivare e tante sono le sensazioni già in fermento, che mi sembra di non contenerle tutte. Mi pare di avere appena chiuso una valigia piccola  e leggera, eppure così piena. Lì dentro ci sono tutte le storie che ho inventato da me e che mi sono raccontata fino ad oggi. Con la speranza che prima o poi avrei visto con i miei occhi quei luoghi, avrei respirato quell'aria, i ponti, la Senna, i giardini e le vie di Montmartre.  Quante idee prenderanno vita a partire da domani? Io credo tante, lo spero. Sapete che cosa si fa il primo giorno che si è a Parigi? Ci si procura un po' di pioggia: una pioggia che non sia troppo ...

Maledetta Primavera - Che imbroglio era...

"Romanzi così capitano una volta ogni dieci anni". -E menomale! "Un romanzo intenso e indimenticabile". -Sì, e chi se lo scorda... "Da leggere tutto d’un fiato. Tanti personaggi ben delineati, riconducibili alla nostra realtà. Bravo Cammilli. Alla prossima storia". -Cos'è una minaccia? "Senza neanche accorgertene sei avvolta dalla storia dei protagonisti. L’ho letto d’un fiato. Non scorderò Carlotta e Fabrizio. E soprattutto il finale". -Be' non li scorderò nemmeno io, pensa sono stata talmente tanto "avvolta" dal libro, da avere convulsioni e conati di vomito al limite dello svenimento.  Pagina 145. Dopodiché il vuoto. Il ritorno alla vita. Libro chiuso.  "Un noir corale condito da una storia d’amore (o viceversa!). Appassionante e scritto davvero bene". -O viceversa? Ma che vuol dire? Ma vi pagano per scrivere 'ste minchiate cosmiche...voglio dire, la mia è una domanda. Ditemi che v...

Gomorra - La serie (Ep. 5 e 6)

Faccio sempre così, scrivo di Gomorra il mercoledì, dopo aver visto gli ultimi due episodi e, come ormai è consuetudine, faccio un passo indietro e mi tocca perdere sul tempo, trovandomi in ritardo, a cadenza binaria. Quindi oggi parliamo del 5° e 6° episodio, andati in onda martedì 20 maggio su Sky Atlantic  HD e Sky Cinema HD .  Dietro la macchina c'è Francesca Comencini , nel 5° episodio, e la storia si fa quasi individuale, passando dal percorso di emancipazione, più che riuscito, di donna Imma, alla tragedia personale del contabile di famiglia, Franco Musi. Devo ammettere con assoluta sorpresa che, questo episodio, rimane uno dei miei preferiti, almeno tra quelli visti fino ad ora, e sono otto. In più di un'occasione ho pensato di trovarmi sul set di un film Refn o Tarantino , e mi riferisco a quei giochi di luce interni, nei ristoranti o nei locali notturni ed è emblematica in questo senso la sequenza degli "spaghetti alle vongole" che vede coinvo...

Di Peppa Pig, e altre storie #2

Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata a Peppa Pig & Co. qui, su CriticissimaMente.  Lo so che la stavate aspettando con ansia, non mentite a voi stessi, anzi voglio approfittare subito per scusarmi, avendo tardato un po' nell'aggiornamento della rubrica che, in teoria, dovrebbe essere settimanale. Vedrò di rimediare e recuperare con regolarità e costanza a questo prezioso appuntamento, e sapete che penso? Che una bella storia oggi ci vuole proprio. Una delle caratteristiche dei cartoni di oggi, molto spesso, è la semplicità. Quella che, o la capisci e di conseguenza la ami, oppure ti sfugge e sei costretto a rinnegarla, con netto e sentito rifiuto. Io la capisco, ma spesso mi ritrovo ad applicare il mio fare "critico" anche dove non dovrei, mica per altro, a che mi serve? Peggio ancora, mi rovina delle piccole gioie che potrebbero essere anche mie e che, al contrario, proprio per questo mio vezzo maldestro, non lo sono. Che stupida ch...

Riflessioni di un'italiana media disillusa e incazzata, alla vigilia dell'ennesimo voto che...

...con buone probabilità, non cambierà un ciufolo di niente anche questa volta. Premetto che io non amo parlare di politica . Tuttavia, così come odio parlare di tumori e mali incurabili, prendo coscienza di un fatto imprescindibile: devo informarmi! È un mio diritto, un mio dovere e come tale, mi porta a riflettere spesso anche su questioni bizzarre e pallose , cose che eviterei tranquillamente, tipo campagne e dibattiti in tv. Nella travagliata e caotica ricerca di un'idea, giungo però quasi sempre a una conclusione. Provo a fare il punto della situazione, a valutare ogni singola " possibilità ", cercando l'alternativa, qualcosa che non somigli più a tutto ciò che è stato già visto, raccontato, sputtanato e dimenticato dai nostri cari vecchi politici. Bene. Allora, vedo vedo vedo... un pervertito pregiudicato ladrone con tanto di cerone. (scartato) Uno che prima dice una cosa e poi ne fa un'altra e quasi quasi mi si allea col pervertito ci...

"Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo"

I Rolling Stones cantavano " Time is on my side ", il tempo è dalla mia parte, quando avevano vent'anni. E cantano ancora. Un antico proverbio afgano dice: " Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo ", un motto contro la frenesia occidentale. Qualche capello bianco insegnerà anche a noi a ridurre la velocità e a investire nella saggezza. La prossima puntata sta per iniziare. Così Federico Rampini  introduce il lettore al suo " Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo ", un libro che sembrerebbe più una scossa che porti a riflettere, "un manifesto generazionale per non rinunciare al futuro". Il titolo del libro (che leggerò a breve) si rifà a un motto afghano, e non cambia di una virgola, è esattamente così. Pensare che noi occidentali abbiamo tutto a disposizione, abbiamo la supermega tecnologia e una percentuale di successo che potrebbe (e non lo fa), garantire la migliore delle vite possibili, a chiunque. Facciamo passi da...

Il Sospetto - La disperazione è fredda, e non suona il banjo.

Io credo molto nelle coincidenze, o meglio, credo che non esista avvenimento riconducibile a un altro, se non per un motivo ben preciso. Soprattutto ci credo quando si tratta di film, e di come, in un modo o nell'altro (coincidenze?), mi ritrovi coinvolta in visioni completamente diverse, eppure così legate l'una all'altra. Che poi a ben vedere non sono così diverse, c'è sempre di mezzo un piccolo punto che diventa comune denominatore.  Nell'arco di un mese ho visto tre film "tosti", tutti riguardanti la disperazione dell'essere umano. Alabama Monroe , Miele e Il Sospetto . Visto oggi. Questa mattina. Poco fa. So che non si dovrebbe fare, e che ogni film in teoria fa il suo gioco se preso singolarmente, senza stare a comparare per forza o a cercare paragoni ostinati. Quel condizionale sta a significare che poi la realtà è diversa. Lo spettatore, non necessariamente critico per professione, tende a confrontare i film che vede e prova ...

Miele - Storie di vita e di morte, con o senza zucchero.

Valeria Golino esordisce alla regia con l'adattamento di un romanzo per niente facile, " A nome tuo " di Mauro Covacich . Il film assume nel titolo un aspetto diverso, quasi a dire subito allo spettatore che, nonostante di morte si parli, ciò che rimane ha un sapore che non fa male. Dolce, come il Miele . Sarà davvero così? Be', no. Jasmine Trinca è Irene, una donna cinematograficamente vittima dei cliché italiani. Sola, apparentemente senza una fissa dimora, una casa che dà sul mare e nessuno con cui condividerla. Viaggi in Messico non alla ricerca di souvenir ma di un preciso prodotto farmaceutico, il Nembutal, un barbiturico veterinario ad azione rapida. Un amante, un migliore amico nonché ex ragazzo, un padre che esiste, ma così, tanto per dire di averne uno e una madre morta dieci anni fa. La vita di Irene va avanti così, entra e esce dalle case di tutti quegli uomini o donne, decisi a mettere fine a tutto. Irene segue rigorosamente la prassi, spie...

Gomorra - La serie (Ep. 3 e 4)

Scrivere del 3° e 4° episodio, dopo aver visto il 5°, è un'esperienza devo dire tra il mistico e il confusionale. Sarà un problema mio? Può darsi. Eppure qualcosa mi dice che abbiamo fatto un bel salto, non che ai primi due episodi mancasse qualcosa eh? Anzi. Però adesso Gomorra ha portato a termine l'impresa più difficile: convincere lo spettatore e confermare un'idea ben precisa. Quella di una serie tv, finalmente audace, con gli attributi! Con il 3° e 4° episodio, lo avrete letto da più parti o l'avrete notato con i vostri stessi occhi, si entra nel vivo della vicenda. Don Pietro in carcere e tutta la "baracca" da mandare avanti, senza di lui. La voglia di prendere in mano le redini, da parte di Ciro, e la paura di non essere all'altezza, mista all'esigenza di crescere, da parte di Genny, mettono in tavola le carte di una partita giocata puntando su tutto. Il rispetto del capo, il ruolo della donna/moglie/madre che deve gestir...

Con me, di me.

Questo è un post breve. Forse uno dei più brevi mai scritti su CriticissimaMente . Siccome tutto ciò che accade nella vita, e parlo delle cose di tutti i giorni, dalle più piccole alle più grandi, è fonte primaria d'ispirazione per chiunque, delle volte ne approfitto anch'io e condivido con voi pezzetti di me. Oggi è un giorno normalissimo, ieri invece ho scritto qualcosa di importante, di indelebile, e non su una pagina, bensì sulla mia pelle. Con l'adrenalina a mille nel corpo e l'euforia che ricorda la me di dieci anni fa. E si parlerà senz'altro di come si ceda oggi alla moda, alle tendenze e al bisogno di ribellarsi, di distinguersi con un atto che avrà effetti permanenti.  (Chi lo sa se è davvero così...) Io non so spiegare dal punto di vista antro-socio e psicologico il perché del mio tatuaggio. Rimarrà con me, insieme al ricordo di un pomeriggio normalissimo, con mio fratello e mio cugino che fanno gli scemi e cercano di farmi ridere. ...

Memento - Voce del verbo Nolan

..Concentrati. Dai, trova una penna. Scrivilo. Scrivilo subito...concentrati concentrati concentrati! Non dimenticarlo non dimenticarlo non dimenticarlo! Dai, trova una penna.  Ora scrivi questo, scrivi esattamente quello che è successo, devi scrivere esattamente quello che è successo! Forza forza forza, devo trovare una penna, Cristo! Dai, concentrati! Continua a concentrarti! Dai, tienilo a mente, forza dai concentrati, non dimenticarlo, dai concentrati, non dimenticarlo, dai, trova una penna trova una penna trova una penna trova una penna trova una penna, trova... (Troppo tardi. No penna - no party? - No dai, è una cosa seria questa. C'è in ballo la mia salute mentale. Niente, troppo tardi anche per lei). Ero molto tentata di chiudere qui, perché mi sento esattamente così. Confusa, frenetica, scomposta, inutile, idiota, un po' schizofrenica. Critica, ma non abbastanza. Oppure fin troppo (?). C'è qualcosa che mi sfugge e mi sollecita il corpo e la me...

Matrimoni, canzoni e un viaggio "interstellare".

In teoria non dovrei essere qui. In pratica dovrei essere di là in camera a stirare un vestito elegante, mooolto elegante. E invece no. Perché l'incombere di un matrimonio deve privarmi dei miei piaceri quotidiani? Delle mie piccole grandi cose che mi fanno sentire in pace con me stessa. Perché? Mi ribello al tempo che non ho e ai vestiti eleganti di tutto il mondo, e scrivo qualcosa. Non aspettatevi nulla di che, ve lo dico. Ma cercate di capire pure che, io, se non scrivo e lascio queste pagine anche per un solo giorno, potrei metaforicamente "schiattare" di dolore e senso di colpa. Dunque... Tra un'ora tutta la famiglia deve esser fuori di casa, bimbi, marito, vestiti stirati, e me compresa. Così sarà, lo giuro. Ma siccome ieri è uscito il tanto atteso trailer di Interstellar , che fai, non dici nulla? Be' mi pare troppo. Evviva la Warner Bros che si è finalmente decisa a distribuire un trailer comprensibile e godibile sotto ogni punto di vist...

Il Google Doodle di oggi - Maria Gaetana Agnesi, chi era?

La cultura vuole che, alla base di una vita dignitosa e vivibile, ci sia il netto rifiuto dell'indifferenza. Soprattutto se questa, potrebbe un giorno, gettare terra su ciò che non sappiamo/conosciamo. Io ci credo a questa teoria (anche perché l'ho inventata io adesso), tanto che oggi ho deciso di parlarvi di una "tizia" del Settecento, della quale non sapevo nulla, nemmeno l'esistenza.  (Via ignoranza, viiiia). Da sempre attratta dai giochini spettacolari dei famosissimi Google Doodles , mi fermo questa mattina ad osservare il volto di una donna, sicuramente una dama, chissà una scrittrice oppure una scienziata, mi son detta. Be', non lo so finché non lo scopro , e così ho iniziato la mia ricerca su Google. Maria Gaetana Agnesi  è stata una matematica e benefattrice italiana, nata nel 1718 a Milano, il 16 maggio. Ma a dirla tutta, questa donna è stata tante cose insieme. Filosofa, aspirante monaca, genio dei numeri e poliglotta (a nemmeno ve...

Gomorra - La serie (Ep.1 e 2)

Se avessi dovuto scommettere su me, che scrivo di serie tv, vi giuro, non avrei puntato due lire. E invece eccomi qua, il momento tanto ( non) atteso è giunto. Parliamo di Gomorra ? Ma sì dai. A distanza di otto anni dal libro di Roberto Saviano , e sei dal film, glorioso a Cannes, di Matteo Garrone , arriva la serie tv ( hai detto serie tv? ). Dodici puntate in tutto, in onda su Sky Atlantic e Sky Cinema HD , Gomorra esordisce più che bene, registrando un indice di ascolti da record.  Il regista è Stefano Sollima , colui che ha fatto del film di Michele Placido Romanzo Criminale , arte seriale , possiamo dire, visto anche lì, il grande entusiasmo da parte di critica e pubblico. Tornando ad oggi e a Gomorra, diciamo subito che non sono mancate le (prevedibili) numerose e accese polemiche riguardanti la serie. Perché? Be', in fondo è l'ennesima storia cine-televisiva che affronta la realtà di Napoli. Qui siamo nello specifico a Scampia, periferia nor...

"Supersonico" di Salvatore Luca d'Ascia

Credo sia la prima volta questa, che io mi ritrovi a parlare di un libro che, con buone probabilità, mai avrei scelto se lo avessi visto in fila tra gli scaffali, e tutto fosse dipeso dalla mia immediatezza sensoriale. È un genere che tendo ad evitare (come la peste? - è probabile), per vigliaccheria, per una questione di ignoranza voluta, o auto imposta, ancora non lo so. Così accade quando si parla delle guerre in mondi che paiono essere collocati chissà dove, troppo lontani per interessarci davvero, cose troppo complicate. Ma chi prova a superare la paura, la pigrizia e l'ignoranza, merita almeno la nostra attenzione. La merita tutta. Salvatore Luca d'Ascia è un medico chirurgo specialista in cardiologia. Classe 1979, padre napoletano e madre brasiliana, d'Ascia si occupa tra Napoli, Milano e New York, di nuove tecnologie applicate allo studio del cuore.  "Dal cuore alle pagine stampate", è stato il mio primo pensiero. Incuriosita come non m...

Alabama Monroe, ma non è una recensione.

Avevo promesso a me stessa che mai avrei ceduto all'istinto, almeno non nel momento in cui so che sto per mettermi a scrivere, non esageratamente, non così. Ho aspettato che passasse tutta la notte, ci ho dormito sopra, non ci ho voluto più pensare. Ho chiuso gli occhi dicendomi che, "domani", avrei avuto tutto più chiaro, in ordine.  Ma quale ordine? Ma cosa vuoi chiarire ancora? La verità (volete la verità?) è che a volte tutto diventa inutile, miseramente superfluo, tranquillamente evitabile. Ecco, ci sono momenti in cui, che tu scriva o meno, alla gente non importa. Non importa nemmeno a te stesso, ma tu non puoi farne a meno. E sai che nonostante ti farà schifo chi sei in quel preciso momento, nonostante le parole non ti verranno fuori disciplinate, corrette, pacate, sensate, tu non ti tiri indietro. Lo fai. Senza accendere il cervello, senza badare al fatto che, non averlo fatto (ecco, tipo adesso), implicherebbe un qualcosa di scomposto, di brutalm...