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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Karen Sander - Muori con me

    A fare da premessa, un incendio doloso al riformatorio di Siegburg. In base alle prime indagini, ad appiccare il fuoco sarebbe stato il diciassettenne Endrick Vermeen, meglio noto come "lo strangolatore di Duisburg".   Passano sedici anni, il lettore ha ormai assorbito i primi indizi, i primissimi fatti. Dopo due pagine sa già che: - Vermeen era un pazzo che strangolava ragazzine, nonché piromane. - Vermeen è morto. Si è tolto la vita quel giorno, subito dopo l'incendio.    Da queste certezze il lettore ad un tratto inizia a staccarsi, credo che l'agilità dell'autrice tedesca, Karen Sander , stia proprio qui. Fornire informazioni, per poi stravolgerle, manipolarle. Finché la verità non trovi la via di fuga e si manifesti, bella e dannata, come spesso accade. Muori con me segna l'esordio della Sander, primo capitolo di una serie investigativa che ha come protagonista la coppia commissario - psicologa / Georg Stadler - Liz Mon...

The Hours

    No, non sto recensendo The Hours perché passo gran parte delle mie mattine chiusa in casa a scrivere, e sogno di vedere pubblicato il mio racconto. Giuro! Non ho visto The Hours per immedesimarmi in lei, Virginia Woolf . No. Non l'ho visto per piangere e sprofondare nell'acqua più torbida, tantomeno l'ho fatto per dimenticare come si respira per bel oltre 100'.   E ci scommetto che sia capitato anche a voi, almeno una volta, anzi cento o infinite altre. Perché ci sono storie destinate a manifestarsi in momenti ben precisi della nostra vita, oppure semplicemente, ci sono storie che aspettano te. Che tu le guardi, senza necessariamente giudicare, fare critica. Che tu le guardi e basta. Che tu possa ricordarti della bellezza devastante della poesia, dell'arte e della vita stessa. Che tu possa vivere la vita di una donna a te completamente estranea nell'arco di un giorno, e viverla per davvero. Fino a sentire il bisogno di scavare a fondo, an...

Post fluttuanti

    Una blogger, non per forza seria e professionale, ma almeno umana, dovrebbe tener presente che la condizione primaria di ogni qualsivoglia blog, è la costanza. Se non è costanza, è l'idea ben radicata di un file rouge che leghi inevitabilmente, la vita medesima - della blogger, dunque i post che scrive, le idee, gli sfoghi personali, i momenti no e così via - alla vita dei lettori. Ciò vuol dire che, se io scrivo, ho un certo tipo di risposta. Una risposta che sarà del tutto differente nel momento in cui io, per un motivo x o infinitissimi altri, non dovessi farlo. Capita spesso di imboccare il periodo dei cosiddetti post fluttuanti . Ed è il periodo in cui non riesci ad essere costante. Coerente. Presente come vorresti. Periodi detestabili, maledetti eppure necessari. Ma come? Lo so che sembra assurdo, ma in questi periodi che potremmo definire un po' dimmerda , accade sempre qualcosa di significativo. A volte sono solo periodi BOH, altri invece è ...

The Pretty One

    Il tema dell' identità mi è da sempre molto caro. Nella letteratura, nel cinema, se c'è di mezzo il desiderio dell'uomo o della donna, di essere qualcosa che in realtà non è, oppure di essere semplicemente sé stesso, io mi butto a prescindere. Nonostante sembri facile, e nonostante si tratti di un terreno più che battuto, l'identità rimane tuttora una strada da prendere con le dovute cautele. Che se ne faccia un dramma, una commedia, un thriller psicologico o pura fantascienza, l'importante è mantenere una propria originalità, seppur nel già detto- già visto - già fatto .     Mi viene in mente un film del 2005, In her shoes , traduzione italiana Se fossi lei . Le protagoniste erano due sorelle, Cameron Diaz e la straordinaria Toni Colette . Be' anche lì in qualche modo era protagonista l'identità. Il desiderio di essere come l'altra, in un vortice di sentimento che racchiude in sé l'amore e l'odio. Tipico dell'amore frate...

Devil's Knot - Fino a prova contraria

    Fino a prova contraria è la traduzione italiana del film Devil's Knot , diretto da Atom Egoyan e uscito nelle sale nel 2013. Con questo stesso titolo ricordiamo il film diretto da Clint Eastwood , nel 1999, tratto dal romanzo Prima di mezzanotte , di Andrew Clavan . In effetti in quel film, tutta la vicenda correva destinata a concludersi entro quel termine stabilito, il quale combaciava con l'esecuzione di un condannato a morte, Frank Beechum.   Non un film memorabile, che io ricordi. Tuttavia migliore, dell'ennesimo tentativo, stavolta non documentaristico, di portare sullo schermo la storia terribile dell'uccisione di tre bambini, raccontata nel libro di Mara Leveritt , Devil's Knot, per l'appunto. I tre di West Memphis, così vengono chiamati i presunti colpevoli di quel brutale omicidio avvenuto nella cittadina di Arkansas. Tipicamente di stampo religioso, piccola più mentalmente che geograficamente, al punto di non capire un fatto inspiegab...

Va bene anche "Signora"

    La verità è che una ci prova sempre, disperatamente e contro ogni evidenza, a ingannare il tempo. E non parlo del tempo da ingannare quando si hanno minuti a disposizione tra un impegno e l'altro, no. Parlo del "tuo" tempo, quello che la gente ti legge in faccia e, a volte sbaglia, altre ci prende in pieno.   Però fa sempre male, anche quando ti guardano e con assoluto garbo ti dicono:" Scusi...SIGNORA?". Tu ti guardi intorno, e sei convinta di vivere quel momento come se avessi ancora vent'anni, e ti si monta dentro la rabbia, il rifiuto, le budella che s'inturcinano isteriche...brutta sensazione! Il fatto è che raggiunti i trenta, si fa più fatica ad accettarsi. Fatica nel senso che proprio non ci arrivi a capire cosa sei e come, sei. Non significa non piacersi, non significa voler cambiare. Significa semplicemente che tu, volente o nolente (volente volente!) sei rimasto almeno dieci anni indietro. Io ci faccio caso soprattutto q...