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Visualizzazione dei post da 2015

Bilanci, buoni propositi e Elena Ferrante

    Se dovessi fare un bilancio di questo 2015, tutto ricondurrebbe alla mia prima grande gioia professionale e personale. La pubblicazione del libro e le parole di stima e affetto che piovono sui miei giorni rendendoli unici, nondimeno surreali. Ancora me lo guardo sopra la mensola ormai piena, della sala, che fa da capofila e spesso mi cattura gli occhi, come a dire:"Guardami, e dimmi che si prova!" Apre e chiude una serie infinita di colori e pagine scritte da altri e altre, per me, per allietare le mie notti più scure. E lui se ne sta lì, beato e fiero, al posto giusto. Caramelle al gusto arancia chiude un anno meraviglioso e la mia speranza è che ne possa inaugurare numerosi altri. Vorrei inaugurasse domani, e tutti i domani che verranno. Vorrei che fosse sempre presente, affinché io possa ricominciare partendo proprio da lì, da dove siamo arrivati io e lui, insieme. Senza dimenticare da dove siamo partiti, i giorni e le notti pieni di entusiasmo, e qu...

Quell'angolino tranquillo a sinistra - Mehdi Rabbi

  Un progetto editoriale davvero interessante, quello della casa editrice Ponte 33 : “Portare in Italia la letteratura contemporanea iraniana”. L’idea nasce a Tehran, nel 2008, grazie a Felicetta Ferraro e Bianca Maria Filippini.   Il nome Ponte33 richiama il persiano Si-o-se pol , bellissimo ponte di Isfahan fatto di 33 arcate, dove da sempre giovani e meno giovani si incontrano, parlano, discutono, recitano versi e leggono libri. Credo sia doveroso partire dal principio, perché quando si scopre un mondo nuovo e fitto di storie, ci si deve se non altro interrogare. L’Iran è una realtà complessa, che arriva da noi attraverso leggende stereotipate, storie filtrate dal mezzo cinematografico e mediatico. Ma la letteratura riesce sempre a compiere quel miracolo sottile, che incontra i luoghi più intimi e li riporta, così come sono. I racconti di Mehdi Rabbi svelano i rapporti giovani e disillusi della società iraniana. “Nel Khuzestan disseccato dal sole”, lontano dalla ca...

Più qui del qui

    Dicembre ti mette sempre alla prova, anche se non vuoi. Dicembre ti ricorda che tutto quello che è stato, a breve, diventerà passato, vecchio. Ma tanto di quel vecchio e passato, torni a rivivere le stesse cose. Torna l'euforia e l'angoscia, il dubbio e la certezza a proposito della tua vita.   Quest'ultimo mese mi è passato sopra come un treno, senza fare male. La pubblicazione del libro, la prima volta che l'ho toccato con mano, i primi commenti e la gente che scrive per dirmi: "Vale, ho appena preso il tuo libro", oppure "Vale, sto leggendo il tuo libro". E vuoi mettere un "ti amo" con "sto leggendo il tuo libro"?   Nel giro di pochi mesi la mia vita è diventata un susseguirsi di gioia e gratitudine, mai come in questo momento tutto gira, e tutto concilia. Con me stessa, con il mondo intorno, compresi i tic e le voglie degli altri, anche le mie. Eppure spesso mi rendo conto di non essere pronta. L...

Fuori dal tempo e dalle convenzioni, benvenuta Atlantide!

    Fiocco libroso nei pressi della Capitale! Domani, 2 dicembre alle 18:00, alla libreria Koob (Via Luigi Poletti 2, Roma), verranno presentati in anteprima i primi tre libri della neonata Casa Editrice Atlantide .   I protagonisti sono, il saggio storico-critico di Adriano Tilgher  Filosofi Antichi , uno dei capolavori dimenticati della letteratura americana del Novecento,  Ritratto di Jennie  di Robert Nathan e la graphic novel  ante litteram  di Vittorio Accornero  Tomaso , splendido romanzo illustrato degli anni Quaranta. Prenderanno parte all’incontro Simone Caltabellota (direttore editoriale con alle spalle milioni di copie vendute durante la sua carriera di editor e di scopritore di talenti quali Melissa P. e Stephanie Meyer), la scrittrice Flavia Piccinni (già vincitrice del Campiello Giovani, che si occuperà del coordinamento editoriale), lo scrittore e giornalista Gianni Miraglia (marketing manager) e Francesco Pe...

Donato Carrisi - La donna dei fiori di carta

    " Quando la nave è salpata solo un matto può continuare ad insistere. Ma la verità è che io sono sempre stato un matto! "   E questo era Edward Bloom, nella meravigliosa versione cinematografica firmata Tim Burton , ispirata all'omonimo romanzo di Daniel Wallace . Perché Big Fish? Per la nave, per il matto che insiste, e perché io ci credo davvero, che a dare sapore alle cose siano le storie. Conosco Donato Carrisi nella sua veste insolita, e scopro un narratore in grado di prendere la storia e farne un dato di fatto, credibile e imprescindibile. Come la guerra e il Monte Fumo, gli italiani e i tedeschi e le trincee. Ma Carrisi è anche quello che, una volta chiuso il libro, ti porta a inseguire mete orientali alla ricerca di una montagna che canta. Così è, se non ci credete allora leggete La donna dei fiori di carta , e poi ne riparliamo. Ah, mi raccomando. Se avete intenzione di smettere di fumare magari meglio di no, fidatevi di me. Datevi gius...

Due righe scolorite e un tulipano

      I libri hanno quella dote innata di smistare storie. Le portano con sé, perché non potrebbero fare altrimenti. Chi le incontra non può certo sottrarsi a questo scambio di anime e sangue, perché anche quello si scalda o si gela.   Al mercatino dell'usato ho preso questo libro, La donna dei fiori di carta. A pagina 82 ho trovato una lettera sigillata. Sarà una trovata editoriale? Me lo chiedo, mica sarebbe surreale. Però non credo... Presa dalla curiosità la apro. Mi sento un po' ladra, in fondo non sono io la destinataria, ma chi sarà? E chi può dirlo, ormai? Apro, e una trama a fiori semplice in fondo alla lettera già tocca il mio cuore morbido. Due righe scolorite e un tulipano. " Cara mamma, sappi che ti voglio bene ".    Ripongo la lettera nella busta e la metto esattamente dov'era. A pagina 82. Quanta tristezza in quella dichiarazione d'amore mai arrivata, penso. Per rimediare mi fingo la mamma di quel bambino, e lo r...

Dietro la scena del crimine - Morti ammazzati per fiction e per davvero

    "Si fa presto ad ammazzare un personaggio", dice Cristina Brondoni , giornalista, criminologa e dipendente seriale. Be', ha anche un debole sfacciato per Kiefer Sutherland , ma questa è un'altra storia... Diciamo che Cristina è soprattutto l'autrice di questo piccolo gioiello dal colore giallo. Una guida pratica, può sembrare folle (e un po' lo è!), su come rendere credibile un povero morto ammazzato - per fiction, sia chiaro - e su come evitare le solite sviste.   Dietro la scena del crimine - Morti ammazzati per fiction e per davvero , edito da Las Vegas Edizioni , analizza la fiction con sguardo esperto, appassionato, e offre al lettore spunti di scienze forensi senza cadere nella noia di un discorso troppo tecnico o esoterico. Voglio dire, il rischio di risultare pesanti, quando si parla di robe come tanatologia, algor mortis, rigor mortis e livor mortis (c'entra Harry Potter? Ehm... NO!) è dietro l'angolo. Ma l'autrice si...

Caramelle al gusto arancia - In bocca al lupo a me!

    "Perché magari alla fine quel sogno s'avvera". E io non ho mai smesso di dirlo a me stessa, nonostante tutto. Tutto che vuol dire paura, sfiducia, giorni aridi di parole. Tutto che vuol dire il paese in cui vivo, e le incertezze, la faccia della gente quando ti presenti e dici "piacere io scrivo!" I sorrisi storti, l'entusiasmo che non c'è. Ma le pagine a un certo punto hanno iniziato a riempirsi davvero. A un certo punto, si è fatto oggi. E stento a crederci, ve lo giuro, me ntre mi sforzo di trovare un qualcosa che sia d'impatto, che funzioni...   La verità è che quando finisci di scrivere, è come se alle parole volessi concedere una tregua. Ci guardiamo senza più pretese, ora, senza colpe né meriti. È il momento che attendevamo. Tipo pianeti allineati, stelle che non sono più né poche né troppe. Tipo che non so più che dire perché mi sta farneticando il cuore. Il 10 novembre uscirà il mio romanzo, Caramelle al gusto arancia...

Inside Out

  Le cose sorprendenti sono due: la prima è che ho visto Inside Out , la seconda è che gli italiani hanno fatto altrettanto. L'incasso globale raggiunge gli oltre 842 milioni di dollari!   Ma a noi le cifre non piacciono. E poco importa della corsa agli Oscar e dei record al botteghino. Se parliamo di Inside Out oggi, con questo entusiasmo un poco smorzato dalla nostalgia, è soprattutto grazie a una storia semplicissima e straordinaria.   La storia di una bambina, che nel film procede dall'infanzia all'adolescenza, viene raccontata a partire da tutto ciò che accade dentro. Ed è questa la cosa straordinaria. Non siete d'accordo? Abituati a vivere e a vedere le emozioni solo per ciò che ne consegue all'esterno. Fuori e mai dentro. Prima o poi doveva accadere, e chi meglio di un Pete Docter avrebbe potuto realizzare una simile impresa?   In realtà, considerata la mole delle critiche degli ultimi giorni e...

Bessie Smith, l'imperatrice del Blues

    La HBO porta in tv la storia dell'Imperatrice del Blues, Bessie Smith . Imponente e graffiante, Bessie incarna il miracolo dell'ascesa. Dalla miseria alla fama, seppure la storia ha da esibire le solite carte e getta ovunque pregiudizio e discriminazione. La pelle, e il colore che più di tutti spaventa, quello di donna. E Bessie era una mina vagante, voce maestosa e leggera, un luccichio incostante che sfiora il cielo per poi schiantarsi a terra. Bessie Smith fu da esempio a grandi artiste come Janis Joplin, Norah Jones, Ella Fitzgerald e molte altre, ma la sua storia, che ripercorre quella di un paese come l'America degli anni '20 e '30, è destinata al tramonto. A riempire lo schermo è la regina Dana Elaine Owens, meglio nota come Queen Latifah . Indomabile e perfetta, la sua performance riceve una candidatura agli Emmy e ai Critics' Choice Television Award, e porta a termine un'impresa complessa. Lo fa con eleganza e maestria, sen...

Giacomo Festi - Vita da scarabocchio

  La fuga e l'insoddisfazione, l'odio verso il mondo e verso tutti. Si chiama adolescenza, sì. Ed è quello che ci racconta Giacomo Festi nel suo terzo romanzo, Vita da scarabocchio ,  Leucotea Edizioni .   Fuggire dalla propria immobilità, alternando al desiderio di evasione, la paura dell'ineluttabilità. Perché la vita che fai, porta il tuo nome, ed è vero. Ma a volte a guidarci sono gli eventi e, che lo vogliamo o no, persino le azioni e il volere degli altri. Vita da scarabocchio è l'avventura drammatica e rocambolesca di una ragazza obesa, poco in sintonia col resto del mondo, e con se stessa. Elena ama disegnare, ma non ama il suo corpo e la sua vita, tanto da ridurre tutto ad uno squallido show: ingurgitare cibo di ogni genere. I problemi legati alla propria identità, alle relazioni sociali e la sfiancante corsa verso la risposta più ambita: "Cosa ci faccio io al mondo?", fanno di lei l'ennesima vittima di un sistema...

Suburra

    Suburra era la Roma antica, sita tra i colli e diventata poi, per antonomasia, il quartiere più malfamato di una città. Era Roma, e col tempo rimane, la città eterna bagnata dalla pioggia e sporcata dalla criminalità.   Ma l'acqua non leva via tutto... Dalle pagine di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo , prende vita per mano di Stefano Sollima , un conto alla rovescia grigio e bagnato, che anticipa l'Apocalisse.   Nei giorni della Suburra nessuno piú è innocente. «Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese. Il Samurai era ancora là. L'antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno. E il potere, quello, era concreto, vivo, reale. Il Samurai era il numero uno». Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo, Sub...

Ti hanno mai detto che era solo un B2?

    Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione contro il tumore al seno. So che non c'entra molto con la linea editoriale del blog, ma c'entra con la vita. E direi che merita il suo spazio. Anche qui, in un blog che parla di cinema e letteratura.   Gira da qualche giorno, una locandina realizzata dalla Lega italiana per la lotta ai tumori (Lilt), la quale ha pensato "bene" di scegliere come testimonial, una bella donna. La bella donna è Anna Tatangelo, e fin qui direi che non c'è nulla di male. Perché dovrei scatenare una bufera? In fondo è il messaggio che conta. Quello che, questa donna scelta, riesca a trasmettere attraverso il suo corpo, i suoi occhi, la sua persona, la sua storia. Un seno rifatto stretto tra le braccia, e la faccia sbiadita di una gatta morta, però, non trasmette esattamente quel messaggio. Il messaggio rivolto a tutte le donne, a quelle che non hanno ancora mai fatto una visita al seno, mai una mammografia. A quelle che di...

Arance e martello

    Di Diego Bianchi , in arte Zoro , conoscevo soprattutto la sua attività di Blogger e conduttore, avviato a quest'ultima professione tramite il web, con il programma Tolleranza Zoro . Con questo stesso format, il giornalista e attore romano, arriva in tv nel programma di Serena Dandini, Parla con me . Un fatto mai avvenuto prima, almeno in Italia. Prosegue il suo percorso al fianco della Dandini fino ad arrivare a un programma tutto suo, Gazebo .   Mi piace sottolineare i percorsi, mi piace la gente che so da dove viene.   Perché questa premessa? Perché dopo aver visto Arance e martello , film esordio di Bianchi, torno a non capire alcune dinamiche, alcuni giudizi. Non capisco ad esempio, le ragioni per cui, un regista romano che racconta uno spaccato del proprio quartiere, sia costretto a subire per l'ennesima volta, la colpa dell'esser romano. La colpa di narrare una realtà troppo poco identificabile, perché romana. Come se la roma...

Big Hero 6

    Con Big Hero 6 , la Disney si ispira per la prima volta a un fumetto Marvel. Una sfida che richiede coraggio e originalità, se solo si considera il precedente Frozen . Eppure, parliamo di questo 54° lungometraggio firmato Disney, come del "capolavoro dopo il capolavoro". Qualcosa che nessuno o forse pochi, si sarebbero aspettati.   E la risposta è semplice, come lo è perdersi nei colori accoglienti di una città surreale, che fonde i tratti d'Oriente e Occidente, San Fransokyo . Ci si perde poi nel dolore e nel tentativo di superarlo. Come accadde per Bambi o Il Re Leone (il più grande trauma cinematografico della mia vita!). L'amore fraterno e la forza di una famiglia semplice, e poi un operatore sanitario personale...   Disegnato con il solo e unico intento di commuovere chiunque, e vi sfido, uno ad uno, se doveste affermare il contrario. Baymax è la voglia di un abbraccio, la dolcezza che si sposta e si sente talvolta ingombrante, ep...

Il cavaliere inesistente

    Dinanzi a te mi sento sempre inadeguata, piccola. Ma se io non ti guardassi, come potrei provarci? E poi quante cose mi insegni? Quante che tu sai dire, per le quali io non trovo le parole... L'inquietudine, la rabbia indeterminata, l'incertezza, l'inadeguatezza. E la più bella in assoluto, la manchevolezza.   Nessun libro mi lascia col fiato corto, tipico delle prime volte, anche quando di tutte quelle prime volte perdo il conto. Calvino parlava al futuro, del futuro stesso. Metteva in guardia noi e lui, da ciò che ci attendeva. E il futuro era lì, appena dopo l'ultima pagina. Dopo l'ultimo punto che fai fatica ad accettare, perché di romanzi cavallereschi moderni, non ve n'è esistenza al di fuori di questo. Il cavaliere inesistente.  Di quale meraviglia è capace la letteratura? M e lo immagino Algilulfo e la sua armatura bianca, mentre tenta disperatamente di dare ordine al caos, in questi tempi frenetici, in questa civiltà allo s...

Erri De Luca - cittadino della lingua italiana

    Non voglio parlare del processo, nemmeno dell'utilità o meno di una linea ferroviaria che va da Torino a Lione ad alta velocità. Ecco detta la TAV. Non sono un' ambientalista, non so dire quale impatto abbia sull'ambiente un impianto di questo genere. Non sono una cittadina della Val di Susa, certo se scavando e scavando  mi viene fuori l'amianto, un po' di paura l'avrei. Ma credo sia normale. Non sono un politico, non sono un magistrato, non sono giudice. Potrei non essere nulla, potrei non essere in grado di esprimere un giudizio imparziale e onesto, e potrei non avere i mezzi per farlo, se pure io lo volessi.   Potrei condividere le idee di uno scrittore accusato, il primo al mondo, di incitazione a commettere reati. Potrei non condividerle affatto. Potrei fermarmi un attimo, capire meglio questa storia, anche solo per capire le ragioni e i rischi, che portino poi sul banco degli imputati. Anche solo per spiegare ai miei figli, co...

#CriticissimaMenteParlando - il programma sul cinema come piace a te

   Lo so, lo so. Un titolo pieno di ego, se vogliamo essere proprio critici. Ma alla fine cosa volete che vi dica? Se non quello che vi ho appena detto...   Ok, proviamo a mettere in riga due parole sensate. Il 28 settembre torna il mio programma web radiofonico, CriticissimaMente Parlando . Per chi non lo sapesse, il programma va in onda tutti i lunedì dalle 19:00 alle 20:00 su www.ryar.net . Ok, ma di cosa farfugli in questo programma? Ecco. CriticissimaMente Parlando è un programma sul cinema di ieri e di oggi, che vuole fare della critica un punto di incontro, anche scontro, perché no. Durante queste stagioni passate, abbiamo cercato di rivivere insieme quei film che ci hanno segnato e, seguendo le preferenze più o meno di tutti gli ascoltatori, reso di conseguenza, gli spettatori che siamo oggi. Il programma prende il nome dal blog (non lo avreste mai detto, lo so), e accanto a me, da ormai più di tre anni, l'amica e collega Alessia Grasso -...

Tu le sai le generazioni?

    Significato o etimologia? Io ho sempre pensato le generazioni come un gruppo di sfigati nati all'incirca nello stesso periodo, tipo noi. Ho sempre immaginato lo scorrere del tempo e con esso, le generazioni che si danno il cambio. Un gesto che lascia ai posteri un po' delle vecchie usanze, moda e costumi, manie e debolezze. Il fenomeno che ha segnato la mia vita, vorrei che segnasse anche la tua, "oh mia nuova generazione che ti accingi a succedere la mia". Certo devo volerti proprio male... se voglio a tutti i costi lasciarti le mie sventure. Ma non è questo il punto.   Il punto è, che io ho iniziato a pormi certe domande in età piuttosto avanzata. Ripeto, la generazione era semplicemente tutto ciò che riguardava me, il tempo presente e le cose comuni. Se un bambino faceva le stesse cose che facevo io, ero certa che quello fosse un sintomo, inequivocabile, della mia stessa e identica generazione. Non le davo un nome proprio, era l'idea. Se ...