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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Joshua, di Massimiliano Riccardi

"Non c'è proprio un cazzo di epico o di bello nella morte. Solo dolore, paura. Talvolta egoistico sollievo, se sei sopravvissuto". Nella letteratura, nel cinema, l'immagine della morte scorre davanti ai nostri occhi cambiando volto e abitudini, talvolta impudente, altre poco più accorta e silenziosa. Ma le conseguenze spesso si somigliano, i morti pure, il dolore, la fine. Se c'è una cosa che invidio a certi scrittori, è la capacità di planare sulla violenza, sul male della vita, e raccontarlo senza uscirne a brandelli. Non so come ne sia uscito Massimiliano Riccardi , io però se scrivo due volte di fila morte e sangue, mi si comincia ad arrovellare lo stomaco, vado nel panico, mi immobilizzo. La storia più difficile da raccontare, è quella che porta nel buio dell'anima. E qui ci si perde, fino a non trovarsi più. Il protagonista, Joshua , è un uomo vinto dal male, dalla vita stessa che lo ha privato di tutto. Un animale solitario, ca...