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Il lato positivo



Di tutte le traduzioni italiane venute per nuocere, quella de Il lato positivo appare quasi come una manna dal cielo, se così possiamo dire. A ragion del vero, basti pensare che il titolo originale del film, diretto da David O. Russel, è Silver Linings Playbook, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Matthew Quick. In italiano sarebbe L’orlo argenteo delle nuvole e immaginatevi quali assurde conseguenze avrebbe avuto un titolo simile sulla fetta maggiore di spettatori, intenzionati a vedere il film. Troppo complicato perfino ricordarlo, dunque ci va più che bene questo  lato positivo.

Pat Solitano/Bradley Cooper è affetto da un disturbo bipolare, oppure potremmo dire che è un uomo distrutto per aver perso la moglie e il rispetto della gente. Visto da tutti come il pazzo psicolabile che non ha saputo controllarsi alla vista di un uomo nudo nella doccia (nel proprio bagno e con la propria moglie), Pat farà il possibile per riprendere in mano  la propria vita. Animato da una insolita forza positiva e da una prorompente trasparenza, che lo porta ad essere diretto con chiunque gli capiti davanti, Pat ricomincerà ad organizzare i suoi giorni, con il primo fondamentale obiettivo di riconquistare la moglie. Qualcosa però non andrà come previsto, l’incontro con la vedova e altrettanto disturbata Tiffany (Premio Oscar come Migliore Attrice alla straordinaria Jennifer Lawrence), farà infatti prendere una nuova piega alla vita di Pat. Sulla scia di scontri e battibecchi verbali, attimi di sfoghi e confessioni sempre a metà tra commedia e dramma, il film di Russel saprà conquistare lo spettatore puntando tutto sulla bravura degli attori protagonisti, in perfetta sintonia con l’andamento narrativo della pellicola.


A completare il quadro attoriale, un Robert De Niro nei panni di Solitano Sr. e un ruolo finalmente all’altezza dell’attore che lo interpreta. Jacki Weaver è la signora Solitano e Chris Tucker l’ex compagno di clinica di Pat, di tanto in tanto evaso dalle mura del ricovero, convinto di aver vinto la “causa” per la libertà. Ci piace credere (e forse è proprio così), che Il lato positivo sia un film messo lì al momento giusto, per dare ancora a noi esseri umani, spesso psicologicamente fragili, una speranza e un motivo in più per credere che,  guardare il mondo seguendo i suoi lati migliori, ci aiuti comunque a vincere le nostre sfide.


E non è poco…

Commenti

  1. Mercoledì andrò a vederlo, poi ti dirò ...

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  2. Un consiglio da amico: togli il capthca, il verifica-parole, non serve a nulla, è solo un fastidio per chi commenta...

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    1. Ciao George benvenuto e grazie per il consiglio. Ero convinta di non averlo, lo detesto anch'io in effetti. :)

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  3. domani sera andrò a vederlo e qualcosa scriverò anch'io

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  4. una gran bella commediola che ha convinto persino me, redneck selvaggio, duro e crudo! ;)

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    1. Pensa un po'...beh ogni tanto ci vogliono commediole del genere in effetti. =)

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  5. un film terapeutico da assumere ad alti dosaggi!

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  6. Sì, però... prova un po' a pensare quanto è bello il titolo originale. Nel titolo c'è tutto il significato del film: i raggi di sole che, facendo capolino dopo il temporale, illuminano la cornice delle nuvole facendola sembrare d'argento. Ergo: dopo la tempesta, arriva sempre il sereno :)
    Discussioni 'filologiche' a parte, occhio a questo David O. Russell: fa pochissimi film, ma non sbaglia praticamente mai. Da tenere nella massima considerazione!

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  7. Una bella recensione per un bel film! Pur non essendo un'assidua frequentatrice di cinema, devo dire che sono entrata in sala con l'idea di trascorrere una serata piovosa e ne sono uscita con la felicità di non essermi persa una storia che, come scrivi giustamente, è a metà fra commedia e dramma e dispiega un cast eccezionale.

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