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Pensieri universali



Quando mi guardo intorno e non capisco dove mi trovo, devo fare qualcosa. Non so, ancora oggi, se scrivere mi aiuti davvero a superare la tempesta. So solo che continuo a farlo, tutte le volte. E per un po' mi sembra di camminare dritta in piedi...

Pensieri universali

Quel pungolìo che non sai spiegare
quel respiro che avanza sempre la notte, prima di dormire.
Le domande senza risposte
le volte in cui ti guardi e non comprendi nulla.
Le interminabili attese ovunque
al supermercato, alla posta, dal dottore;
e le vite degli altri che senza neanche chiedertelo
ti toccano e ti invadono.
Le parole che non ti vengono
oppure quelle che vorresti mettere a tacere
ma non puoi.
Il rumore di un rimpianto che fischia nelle orecchie
le giornate smussate dallo stesso pensiero.
L'odore di un dolce appena sfornato
e due mani in pasta
stanche ma fiere.
Una finestra aperta che guarda indietro
ricorda ieri, evitando domani.
La macchina che ti porta e non ti smuove
così come il tempo che passa, le cose che vedi.
La pazienza che a volte si congeda
la forza si annoia
la voce non arriva laddove vorrebbe.
Guardare gli altri e non vederli
camminare e sentire addosso la paura di non arrivare mai.
Decidere oggi di essere felice
per poi cambiare idea domani.
Pensare a tutto e volerci riuscire a tutti i costi
anche con gli occhi chiusi
con la musica ad alto volume.
Con il buio attorno
nell'attesa di un miracolo
da assaporare con gli occhi.
Il bisogno di raccontarlo poi,
per riviverlo ancora.
Con il libro in mano la sera
due righe in più da aggiungere
e una valanga di pensieri universali.

*di e con Valentina Orsini
e il contributo del mitico Massimo Cavezzali per la vignetta.

Commenti

  1. Penso alla vignetta di Cavezzali.... ultimamente ho troppi pensieri e mi stanno schiacciando :S

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  2. Eeeeh, Marco i nostri pensieri sono quelli capaci pure di scappare a un certo punto. Perché fanno fatica a convivere nella nostra testa. Pensa...;-)

    RispondiElimina

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