Passa ai contenuti principali

Un fumetto per spiegare il "licensing". Il ritorno del Signor Rossi.



Avete mai sentito parlare del Bologna Licensing Trade Fair
Io lo scopro solamente quest'anno, anche se è un evento giunto già alla sua settima edizione. Parliamo di una Fiera, unico appuntamento italiano nel settore della compravendita di licenze e dello sviluppo di prodotti, basati su marchi e property affermati.

A fare notizia è soprattutto il ritorno del mitico Signor Rossi, personaggio nato negli anni '60 dalla matita di Bruno Bozzetto, il quale, ha voluto omaggiare l'evento con una esclusiva striscia a fumetti. Il Signor Rossi è l'italiano medio, con tutti i suoi difetti e quelle contraddizioni che gli appartenevano anche cinquant'anni fa.

"Ma cosa sarebbe 'sto licensing?". 
E' questa la domanda del Signor Rossi, buffo personaggio vestito di rosso, il quale tra satira e riflessioni, finirà per diventare egli stesso un "marchio". Un concetto non sempre molto chiaro, semplificato in quattro vignette, dal noto autore di lungometraggi animati. Ci saranno poi le migliori produzioni italiane e internazionali nel settore dei comics e dei cartoon. Tra l'altro, la prossima Fiera, celebrerà i 10 anni di successi delle Winx e di Mafalda, e ospiterà altri characters famosi come Diabolik, Teletubbies, Tin Tin, Peppa Pig, Geronimo Stilton, I Puffi, I Simpsons, Pokèmon, Asterix, L’Ape Maia, Piccolo Principe, Popeye.



Il BLTF 2014 è organizzato da BolognaFiere SpA e si svolgerà dal 24 al 26 marzo nel Quartiere fieristico di Bologna, contemporaneamente alla grande Fiera del Libro per Ragazzi


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Joker, La verità è che ci finiamo tutti.

Credo che il cinema a volte diventi davvero uno stato d'animo che non puoi descrivere.  Come la musica un rumore che non sai cos'è, né da dove provenga, eppure lo ascolti, ti piace, perché ti seduce e ti uccide, e ti salva. Il Joker di Joaquin Phoenix è esattamente questo, una lacrima che scende insieme al trucco, davanti allo specchio. Una risata disperata, che copre il dolore, il male di vivere. La paura di essere derisi, umiliati, e da lì l'esigenza di costruire una grande  menzogna, dove rifugiarsi, accettarsi oppure non farlo mai. Chi lo sa se poi è una scelta, oppure è solo una malattia. "Come ci si finisce qui?" Ci finiscono gli svitati, chi non sa cosa vuole, chi non sa se essere felici o tristi. La verità è che ci finiamo tutti. Perché nessuno sa cosa vuole realmente, e chi lo sa, è destinato ad assaporare il fallimento. Joker è solo l'ennesima vittima del gioco dei ruoli che è la vita. La follia il prezzo da p...