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Robin Williams - Il sorriso dei giorni più brevi



Forse il dolore più grande, è quello che ci porta ad assorbire la morte ovunque essa si trovi.

Il dolore è la verità che ti grida alle orecchie che nemmeno il tuo mito di celluloide, è invulnerabile come credi. Come credono tutti. Finché poi un giorno non capisci cosa realmente si celi dietro quel sorriso. 
Dietro quel fare da piccolo Charlot che inciampa e poi vola a sconfiggere Capitan Uncino, e poi si rialza e con un naso rosso diffonde allegria, e poi diventa bambino che non resiste al suono dei dadi che corrono sul tavolo da gioco, e poi sale sulla cattedra e dona a tutti degli occhi nuovi, e poi...quanti "e poi" potremmo scrivere su di un uomo che ha prestato per anni, il suo volto e la sua contagiosa allegria, combattendo ogni giorno contro quella bestia oscura che se lo divorava dentro?

Io credo tanti. E credo che la vita a volte ci costringa a mantenere un ruolo, e lo fa solo per tamponare tutto il resto.

Per me, per molti di noi, tu sei stato il sorriso che avevano i giorni della spensieratezza, i pomeriggi passati davanti alla tv in famiglia con quei film che insegnavano e alleggerivano allo stesso tempo l'esistenza. I giorni più belli, i più brevi.

Perché la vita così vuole, devi capire che tutto ciò che ti fa esplodere il cuore e ti toglie il fiato, altro non è che un attimo, un puntino nel mare del tutto. 

"Cogli la rosa quand'è il momento,
ché il tempo, lo sai, vola
e lo stesso fiore che sboccia oggi
domani appassirà".

Commenti

  1. Mi riconosco molto nelle tue parole. Per il resto, forse non vero e proprio dolore ma un grande dispiacere,

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  2. E' una parte dei nostri anni più spensierati, quando eravamo bambini e conoscevamo il Cinema per la prima volta, che se ne va. Ciao caro Robin, ci mancherai, davvero tanto. Bellissimo pensiero, Valentina.

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  3. Notizie che lasciano il segno :(

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  4. Mi unisco a tutte le vostre parole...c'è veramente nulla da aggiungere.
    Solo tanta tristezza.

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  5. cos'altro dire, se ne va un pezzo della nostra infanzia, della mia infanzia...ciao robin :)

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