Passa ai contenuti principali

Festival internazionale del Film di Roma. Vince lo sdegno e perde ancora una volta "il CINEMA".



Ecco, ci risiamo. Per l'ennesima volta un sogno viene frantumato. Una grande esperienza resa inutile e soprattutto, il Cinema che viene miserabilmente "ammazzato"!!! Tenendo presente che sono indietro con le recensioni, dunque la maggior parte di voi non sa quali siano i miei giudizi sui singoli film visti al Festival. Mi scuso per questo e vi prometto che presto le mie impressioni avranno la degna sistemazione. Per chi mi segue su Twitter, ricordo quale fu la mia reazione a caldo dopo la visione del film di Franchi E la chiamano estate, questa: #E lo chiamano cinema? 
Venerdì mattina invece è arrivata per me una grande conferma, avevo anch'io un vincitore, il film che più di ogni altro aveva conquistato ogni minuscola particella del mio corpo e della mia anima: The motel life (e me ne frego del contentino passato come Premio per la miglior sceneggiatura). Mi riconsola sapere che NOI pubblico sappiamo guardare, sappiamo osservare proprio laddove la fiamma divampa. Senza dimenticare il grande rispetto e il pieno apprezzamento per il film di Giovannesi, Alì ha gli occhi azzurri, di cui ho parlato qui. Ma, quello di cui, "egoisticamente" ho bisogno ora, è un attimo di sfogo personale. Vi parlerò presto dei tanti altri film che meritano d'esser messi in luce, senz'altro più del capolavoro d'autore firmato Franchi. La voglia, anzi, il bisogno di liberare il mio disgusto, la mia delusione, lo schifo che in questo momento sto provando e forse solo chi ha vissuto intensamente il Festival, oggi come nelle passate edizioni, può davvero comprendere.
Davvero è dura tirar fuori le parole per descrivere questa terribile sensazione amareggiata, per tutta una serie di cose che sarebbe pure inutile stare qui a scrivere. Perché oramai è ben chiaro cosa accade in questi casi, no? I soldi, i quattrini, il danaro, i milioni...beh, un buon alibi che basti a far passare un obbrobrio messo sul grande schermo per cinema d'autore. Questo accade. Io voglio dire solamente questo, alla Giuria, a questa illuminante combriccola di non senso che vaga per il mondo con gli occhi foderati e i cervelli attufati. Avete proclamato vincitrice una regia squallida, tanto da non capire nemmeno dove essa sia, avete visto nelle gambe aperte della Ferrari la migliore interpretazione femminile, ma dando un'occhiata alla collocazione del Marc'Aurelio si capiscono fin troppe cose... 
Beh, avete lasciato sdegno, per l'ennesima volta, sul Festival di Roma. Avete fatto il possibile affinché le polemiche anche quest'anno sapranno gettare nell'arena i giornalisti e critici di mezzo mondo. Avete recitato e ricoperto il vostro ruolo "a dovere". La Giuria. Mi chiedo cosa si provi a fare la parte degli "assassini del cinema italiano"... 
...i buffoni di corte. 
(applausi...)

I PREMI ASSEGNATI AI FILM IN CONCORSO:
Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film: MARFA GIRL di Larry Clark
Premio per la migliore regia: Paolo Franchi per E LA CHIAMANO ESTATE
Premio Speciale della Giuria: ALÌ HA GLI OCCHI AZZURRI di Claudio Giovannesi
Premio per la migliore interpretazione maschile: Jérémie Elkaïm per MAIN DANS LA MAIN di Valérie Donzelli,
Premio per la migliore interpretazione femminile: Isabella Ferrari per E LA CHIAMANO ESTATE
Premio a un giovane attore o attrice emergente: Marilyne Fontaine per UN ENFANT DE TOI di Jacques Doillon
Premio per il migliore contributo tecnico: Arnau Valls Colomer per la fotografia di MAI MORIRE di Enrique Rivero
Premio per la migliore sceneggiatura: Noah Harpster e Micah Fitzerman-Blue per THE MOTEL LIFE

I PREMI ASSEGNATI AI FILM NEL CONCORSO DI CINEMAXXI:
Premio CinemaXXI (riservato ai lungometraggi): AVANTI POPOLO di Michael Wahrmann
Premio Speciale della Giuria – CinemaXXI (riservato ai lungometraggi): PICAS / PIZZAS di Laila Pakalnina
Premio CinemaXXI Cortometraggi e Mediometraggi: PANIHIDA di Ana-Felicia Scutelnicu

PREMI ASSEGNATI AI FILM DEL CONCORSO PROSPETTIVE ITALIA:
Premio Prospettive per il miglior Lungometraggio: COSIMO E NICOLE di Francesco Amato
Premio Prospettive per il migliore Documentario: PEZZI di Luca Ferrari
Premio Prospettive per il migliore Cortometraggio: IL GATTO DEL MAINE di Antonello Schioppa
Menzione speciale della Giuria ai protagonisti di LA PRIMA LEGGE DI NEWTON di Piero Messina

IL PREMIO ASSEGNATO ALLA MIGLIORE OPERA PRIMA E SECONDA:
ALÌ HA GLI OCCHI AZZURRI di Claudio Giovannesi
Menzione speciale della Giuria al regista e al cast di RAZZA BASTARDA di Alessandro Gassman

PREMIO DEL PUBBLICO: THE MOTEL LIFE di Gabriel e Alan Polsky

P.S. Il pubblico, lo spettatore, colui che VEDE, è il giudice più importante!!!

Fonte della news http://www.40secondi.com

Commenti

Post popolari in questo blog

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Joker, La verità è che ci finiamo tutti.

Credo che il cinema a volte diventi davvero uno stato d'animo che non puoi descrivere.  Come la musica un rumore che non sai cos'è, né da dove provenga, eppure lo ascolti, ti piace, perché ti seduce e ti uccide, e ti salva. Il Joker di Joaquin Phoenix è esattamente questo, una lacrima che scende insieme al trucco, davanti allo specchio. Una risata disperata, che copre il dolore, il male di vivere. La paura di essere derisi, umiliati, e da lì l'esigenza di costruire una grande  menzogna, dove rifugiarsi, accettarsi oppure non farlo mai. Chi lo sa se poi è una scelta, oppure è solo una malattia. "Come ci si finisce qui?" Ci finiscono gli svitati, chi non sa cosa vuole, chi non sa se essere felici o tristi. La verità è che ci finiamo tutti. Perché nessuno sa cosa vuole realmente, e chi lo sa, è destinato ad assaporare il fallimento. Joker è solo l'ennesima vittima del gioco dei ruoli che è la vita. La follia il prezzo da p...