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10 Cose che odio di Te


Odio il modo in cui mi parli. E il tuo taglio di capelli. 
Odio il modo in cui guidi la mia macchina. Odio quando mi fissi. 
Odio i tuoi stupidi anfibi. E il modo in cui leggi la mia mente.
Ti odio talmente tanto che mi fa star male – E mi fa anche scrivere poesie. 
Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. 
Odio quando mi fai ridere – ancora peggio quando mi fai piangere. Odio quando non ci sei. 
E il fatto che tu non abbia chiamato. Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca a odiarti – nemmeno un po', nemmeno un pochino, nemmeno niente. 
(Kat)


Parlassero pure del solito TeenMovie Hollywoodiano, a me poco importa. E non è un mettere a priori un "punto" sul film in questione (o forse si...), però ci tengo a spiegare cosa porta una cinefila piuttosto "cinica" come me, ad apprezzare la commedia di Gil Junger. Non mi ricordo esattamente quando vidi il film per la prima volta (la cosa poi si è ripetuta per almeno altre 20, e non mi vergogno certo ad ammetterlo), ma ero comunque una ragazzina, forse tra i 16 e i 17 anni. 10 Things I hate about You esce negli Usa nel 1999, a dirigere la commedia per ragazzi, il regista statunitense Gil Junger, noto soprattutto per serie tv come Dharma & Greg (1997) o Cuori senza età (1985). Effettivamente, dopo uno sguardo al soggetto e agli espedienti più tipici della "soft comedy" verrebbe da dire che questo 10 Cose che odio di te è proprio un filmetto scontato e banale, fatto tanto per sbancare al box office grazie alle adolescenti strappacapelli e in preda alle tempeste ormonali. Ma questo significherebbe esser rimasti in superficie, senza aver fatto scattare quella preziosissima molla che anima la nostra curiosità e ci aiuta ad andare "oltre".

Le sorelle Stradford sono completamente diverse, Bianca (Larisa Oleynik), la più piccola, è quella benvoluta ed estroversa. Kat (Julia Stiles), la maggiore, è invece irascibile e un po' troppo "acidella", tanto da tener lontani tutti i ragazzi della scuola. Bianca vuole uscire a tutti i costi con il belloccio invidiato da tutte, Joey (Andrew Keegan), ma per riuscirci deve far fronte alla ferrea regola imposta dal padre: Bianca potrà uscire la sera, solo se in compagnia della sorella Kat. Nonostante suoni come una mission impossible dalle sfumature rosa, la situazione prenderà una strana e imprevedibile piega grazie al dolce e timido Cameron (Joseph Gordon-Levitt), il quale infatuato da Bianca, convince Joey a pagare il bello e "dannato" Patrick (Heath Ledger) per corteggiare Kat.


Ho sempre creduto che il bello del cinema sia proprio il fatto di riuscire a sorprenderci il più delle volte con delle cose a primo avviso banali, semplicissime, magari già viste e servite in tutte le salse. Però pensate per un attimo a cosa accadesse, se questo piatto già assaggiato un'infinità di volte, riuscisse a sorprendervi con degli ingredienti nuovi, sbalorditivi. Gil Junger dispone di un cast fatto di stelle scoperte sul nascere.
Conoscere Heath Ledger in questo film è stato per me come un "imprinting", ne sono rimasta folgorata. E mettiamoci pure che in quel periodo rientravo anch'io nella cerchia delle adolescenti scombinate...
Patrick Verona, il cui nome già solo basterebbe a farci innamorare. Vi ricordate del Petruccio interpretato da Richard Burton nella Bisbetica Domata firmata Franco Zeffirelli? (Siiii...) Era il 1967, ebbene, la commediola banale altro non è che la versione moderna del celebre testo Shakespeariano, e chi ha avuto la fortuna di vedere l'adattamento di Zeffirelli per il grande schermo, non può averlo dimenticato. 
Verona ricorda la città degli innamorati per eccellenza, mentre la Kat interpretata dalla Stiles rimanda alla Caterina di Zeffirelli, una splendida Elizabeth Taylor!!!


Ma, possibile che abbiamo perduto anche quel briciolo di romanticismo e di "purezza" adolescenziale che sappia ancora farci volare le farfalline nello stomaco? Questo non ci tocca più? Ma è davvero così?
Per me no, e a volte ho bisogno di ricordarmene. Ho bisogno di stare davanti allo schermo e provare ancora quelle ingenue e conturbanti semplici emozioni che solo una ragazzina di 15 anni forse, ha la fortuna e il "diritto" di provare...

Commenti

  1. E mi duole dirlo, dopo la recensione entusiasta, ma...
    Quanto ho odiato questo film!!
    Mi hanno costretto a vederlo ben 4 volte i ragazzini a cui insegnavo in Australia... ho gli incubi ancora adesso.
    Detesto la faccia da peerla di Julia Styles, il povero Shakespeare ridotto a macchietta, l'assurda gigioneria del bonanima Heath Ledger e, soprattutto, lo spreco del mio amato Joseph Gordon - Levitt!!

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  2. Noooooooooo, Babol cosa mi vieni a dire??? O.o Dopo la tua rece su Papà ho trovato un amico mi ero quasi convinta che la Bolla avesse un cuore...ora però faccio un passo indietro e mi devo ricredere...XD Scherzo, dai però mi sento male a sentir dare del "Gigione" a Ledger. Ma possibile che non ti ha fatto impazzire il bello e dannato Patrick Verona? Dai non ci credo, nemmeno un pochino? Suuu, sulla Styles posso chiudere pure un occhio e comunque vivissimi complimenti ai tuoi fantastici bambini australiani...^_^

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  3. questo film l'ho visto anch'io, una commediola innoqua ma niente di che ^_^

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  4. Vale più ti leggo più penso che la vediamo allo stesso modo. Io l'ho visto poco tempo fa e l'ho adorato. Evviva chi riesce a farsi coinvolgere anche dalle commedie americane - le fanno apposta e io me le gusto!

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  5. Valeeee, che bella questa cosa!!! Tante cose in comune allora, a partire dal nome. ^_^ Le trovo godibili, poi mettiamoci pure un Ledger splendido, che certo gioca forte per la riuscita del film. Ma alla fine si, evviva le commedie di un certo sapore, delicate e gradevoli...esattamente come questa. Spero tu continui a seguirmi con questo stesso entusiasmo...mi fa davvero piacere. A presto...=)

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