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La leggenda del cacciatore di vampiri


A marzo di due anni fa,Tim Burton e Timur Bekmambetov, acquistano i diritti cinematografici del romanzo di Seth Grahame-Smith, "Abraham Lincoln, Vampire Hunter". Insomma era già chiaro, su quel libro, si sarebbe  presto o tardi realizzato un bel film. Pochi mesi dopo viene annunciato il regista di tale trasposizione, il nome è proprio quello del russo Bekmambetov, autore di altre pellicole abbastanza note come I guardiani della notte (2004), del 2006 il sequel I guardiani del giorno, e Wanted-scegli il tuo destino del 2008.

Le riprese del film sono partite a marzo 2011, in Louisiana, e fin da subito si è stabilito che la sceneggiatura della pellicola sarebbe stata nelle mani dello stesso autore del romanzo. Capiamo fin dal titolo che protagonista assoluto è un "certo" Abraham Lincoln, e capiamo nello stesso momento che il film che stiamo andando a vedere ha già in partenza un insolito punto a favore, legato al fascino che suscita l'immagine di un personaggio storico tanto importante come Lincoln "miscelato" alle più antiche leggende vampiresche. Beh, non so cosa influenzi nello specifico la vostra scelta del film prima di entrare in sala. Io vi dico però che, ancor prima di sapere dello "zampino" del "mio Tim", c'è stato fin da subito qualcosa che mi ha terribilmente incuriosita su questo "cacciatore di vampiri".

Ma, vi sarete chiesti, (e l'ho fatto anch'io) questo cacciatore di vampiri, sarà mica Abraham Lincoln?
Bene, la risposta è SI!!!
Immaginatevi la storia di un bambino che in tenerà età è costretto a fare i conti con la morte della madre, avvenuta in circostanze piuttosto "macabre", più che mai "oscure". Nonostante le perplessità iniziali, si capirà ben presto cosa si celi in realtà dietro questa tragedia avvenuta davanti agli occhi del piccolo Abraham.
Il giovane Lincoln cresce senza mai liberarsi della sua sete di vendetta, e sarà proprio questa, a portarlo verso quel mondo oscuro, che si leva al calar delle tenebre.
Il dolore di Abraham e la sua vendetta troveranno poi un preciso "piano", grazie all'addestramento di colui che "solo" inizialmente sarà, il cacciatore di vampiri...

Ne abbiamo viste di storie "farcite" di sangue e vampiri, vero. L'ultimo, il Barnabas Collins interpretato da Depp in Dark Shadows, una rappresentazione direi, "molto" burtoniana, dunque, almeno per quel che mi riguarda più che apprezzabile. E voglio dimenticare, concedetemelo, la famiglia Cullen e la combriccola dei Volturi con tutto ciò che (tristemente) ne consegue...
Qui però vince secondo me una carta giocata davvero bene, perché il signor Bekmambetov non promette né un horror da brivido né un fantasy dagli effetti speciali da urlo. Ma il fatto sorprendente, credetemi, è che nulla di tutto ciò occorreva al film. Secondo me anche un 3D...che oltretutto è davvero poco percepibile durante la visione del film, ma, meglio così. Voglio dire, ci sono senz'altro dei passaggi registici abbastanza sempliciotti, elementari. Alcune scene, io personalmente le avrei aggiustate, parlo di qualcosa di cui anzi, avrei fatto tranquillamente a meno, ma non entro nel dettaglio "a scanso di spoiler".
Benjamin Walker as Abraham Lincoln

Gli attori, anche se non regalano performance esorbitanti, sanno rendere il perfetto equilibrio di una pellicola comunque piacevole al di là delle piccole imperfezioni. Abraham interpretato da Benjamin Walker è probabilmente un misterioso "clone" di Liam Neeson, e il fatto è sorprendente poiché per tutto il film ci si chiede: Ma, può essere il figlio? O un lontano parente...oppure è lui???
Mi piace credere che la storia di un uomo ricordato ancora oggi come uno dei più importanti Presidenti degli Stati Uniti, possa esser raccontato al pubblico sfruttando il più potente dei mezzi comunicativi, quale è appunto, il cinema. 
La leggenda del cacciatore di vampiri "prende" la vita e le gesta di un uomo che ebbe il coraggio e la forza di porre fine alla schiavitù in America nel 1865, e lo fa cercando di tener fede ai fatti realmente accaduti, significativo il Discorso di Gettysburg riproposto da Bekmambetov. E sullo sfondo suggestivo della Guerra di Secessione Statunitense ecco venir fuori le tenebrose leggende legate ai vampiri e a quella che sarà (prima) una guerra personale, dettata dalla vendetta di un solo uomo, per diventare (dopo), una guerra collettiva, metafora del male di un'intera nazione che voleva e doveva a tutti i costi "ricostituirsi".
Il 16° Presidente degli USA, Abraham Lincoln


Quindi concluderei dicendo, vedete La leggenda del cacciatore di vampiri, (non aspettatevi di ritrovar nel mezzo qualcosa di Burton perché la sua impronta c'è, ma solamente in fase di produzione, quindi non artistica), e gustatevi un film che forse potremmo definire come un fantasy-horror-("eppure" storico) dalle sfumature belliche...





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