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Negli Usa vince il sapore e la cultura del vino italiano




 Si svolge dal 14 al 19 maggio a Los Angeles la seconda edizione di Viva Vino LA, manifestazione dedicata alla promozione dei vini autoctoni italiani sulla costa Ovest degli Stati Uniti. L’edizione del 2011 ha avuto il suo culmine nel  Grand Tasting, giornata centrale per gli espositori, che ha visto la presenza di 142 aziende produttrici, rappresentative di tutte e 20 le regioni italiane. Quasi 2000 persone hanno partecipato agli eventi organizzati, con enorme successo. La manifestazione anche quest’anno prevede un Grand Tasting che si svolgerà mercoledì  16 maggio. Le aziende partecipanti avranno a disposizione un tavolo attrezzato per l’esposizione dei vini, gli assaggi e gli incontri con i buyers locali. La giornata dedicata al Grand Tasting sarà su invito per gli operatori del settore, stampa specializzata, opinion leaders e sarà aperta al consumatore finale la sera. Viva Vino LA prevede inoltre un intenso programma dedicato alla promozione dei vini autoctoni italiani – seminari, degustazioni guidate, cene tematiche, ecc. – che si svolgeranno durante il corso della settimana e vedranno il coinvolgimento di rinomati ristoranti italiani e importanti distributori  di vino e bevande alcoliche.

Le azioni saranno dedicate sia agli operatori del settore che al pubblico. Secondo recenti dati del Dipartimento del Commercio Americano, nel primo trimestre del 2011 la domanda di vini italiani è cresciuta del 26,73%, ad un ritmo superiore alla media di mercato. Infatti nell’ultimo decennio le importazioni americane di vino hanno registrato una crescita costante, fatta eccezione per il biennio 2008-2009. Gli Stati Uniti attualmente sono il più grande mercato di vendita per i vini e si prevede che, entro un paio di anni, diventeranno anche il primo consumatore al mondo raggiungendo un valore di mercato pari a 45 miliardi di dollari. Per questi motivi gli Usa rappresentano sempre più il mercato di riferimento per le esportazioni di vino dall’Italia. Attualmente l’Italia è il primo paese esportatore verso gli Stati Uniti, con una quota di mercato pari al 33,63%.

Se il consumo di vino negli Stati Uniti continua ad aumentare, ciò è dovuto a due categorie di consumatori: i giovani e le donne nella fascia di età compresa tra i 21 e 33 anni, i cosiddetti “Millennials”. Il vino viene considerato come un bene di lusso e di conseguenza criterio fondamentale di scelta risulta essere il rapporto tra qualità e prezzo. Inoltre il consumatore americano preferisce un vino italiano non solo per un determinato sapore, ma anche e soprattutto per la cultura e la tradizione che quella bottiglia trasmette. Le tendenze attuali dimostrano anche che il commercio di vini sul web si sta sempre più affermando. Infatti il 20% dei consumatori sotto i 30 anni comprano questo prodotto online. In questa ottica sono fondamentali la flessibiltà dei prezzi, la promozione di vini con caratteristiche particolari legate alla storia e al territorio e una continua analisi dei cambiamenti di abitudini d’acquisto e di gusto dei consumatori. Un viaggio al centro delle eccellenze nostrane dalla Toscana del Sangiovese e del Colorino alla Campania dell’Aglianico e della Falanghina, dalla Sardegna del Cannonau al Piemonte di Barbera e Barolo, fino al Catarratto siciliano, il Lambrusco emiliano e il Primitivo pugliese.

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