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Visualizzazione dei post da 2019

Jenny Offill, Sembrava una felicità

Ne ho sentito parlare davvero poco, di questo libro. E mi dispiace soprattutto per quelli che non hanno la fortuna che ho io, di avere una grande amica libraia, in grado di capire i tuoi momenti, e come gira il tuo gusto letterario in base a come gira la tua vita. E' il primo libro che leggo della Offill, il prossimo sarà senz'altro Le cose che restano , edito sempre da NN Editore , e seducente, come questo, a partire da una copertina dal fascino elegante e vintage.  Ancora non ho capito bene che tipo di libro io abbia letto. Se un romanzo, una sorta di diario personale, un esercizio psicologico che ti fa tornare indietro e poi al presente, e così via, finché non rimane un enorme buco nero sulla pagina, che ti obbliga a riflettere, a pensare. Attenzione. Sopravvivere come nello spazio. Smettere di dare un nome alle cose. Sono le mie note a margine.  Mentre l'autrice gioca abilmente con la sua scrittura, passando dalla prima alla terza persona,...

Joker, La verità è che ci finiamo tutti.

Credo che il cinema a volte diventi davvero uno stato d'animo che non puoi descrivere.  Come la musica un rumore che non sai cos'è, né da dove provenga, eppure lo ascolti, ti piace, perché ti seduce e ti uccide, e ti salva. Il Joker di Joaquin Phoenix è esattamente questo, una lacrima che scende insieme al trucco, davanti allo specchio. Una risata disperata, che copre il dolore, il male di vivere. La paura di essere derisi, umiliati, e da lì l'esigenza di costruire una grande  menzogna, dove rifugiarsi, accettarsi oppure non farlo mai. Chi lo sa se poi è una scelta, oppure è solo una malattia. "Come ci si finisce qui?" Ci finiscono gli svitati, chi non sa cosa vuole, chi non sa se essere felici o tristi. La verità è che ci finiamo tutti. Perché nessuno sa cosa vuole realmente, e chi lo sa, è destinato ad assaporare il fallimento. Joker è solo l'ennesima vittima del gioco dei ruoli che è la vita. La follia il prezzo da p...

Johnny degli angeli - Un delirio hollywoodiano, di Athos Bigongiali

Il 4 aprile del 1958, nella villa di Lana Turner, viene ritrovato il corpo senza vita del suo compagno,  Johnny Stompanatao. Italoamericano partito da Woodstock con il "sogno americano" in tasca, fino ad arrivare ai tappeti rossi delle celebrità di Hollywood. La giustizia dirà che la coltellata al ventre è stata inferta dalla figlia dell'attrice, accorsa per difendere la madre dall'ennesima aggressione. Seguiranno dubbi e incongruenze circa l'immagine di Johnny, la sua morte, la sua vita non proprio impeccabile e i suoi legami con la malavita. Ma la bellezza di questo libro risiede nella forza narrativa dell'autore, capace di portare il lettore negli ultimi momenti di vita di Johnny, di portarlo dentro, tanto da vedere quei fantasmi allo specchio che in un limbo onirico guardavano Johnny, prima della fine.  E la pioggia che batteva con insistenza, sul molo di Santa Monica, le limousine sulla Hollywood Boulevard, una vita che sta per finire, ...