Quando vidi Trainspotting , secondo film di Danny Boyle , capii immediatamente che questo regista godeva di una dote innata. E promisi a me stessa che avrei dovuto recuperare tutti i suoi film, a partire dall'esordio. La cosa assurda è che questa promessa nasce per esorcizzare un trauma, quello che io subii per la visione del film ispirato all'omonimo romanzo di Irvine Welsh , credo l'unico film che mi abbia messo in serie, grosse, difficoltà. Sotto ogni punto di vista, è stato devastante. Questo regista inglese ha qualcosa in più, qualcosa che affascina al di là dell'assoluta riuscita della pellicola, voglio dire, seppur nell'imperfezione, come accadde in The Beach . Però dal 2000 a oggi Boyle ha realizzato horror fantascientifici, 28 giorni dopo , commedie (vedi Millions ) e ancora drammi dal sapore Sci-Fi come Sunshine (2007). Nel 2008 arriva l'enorme successo con The Millionaire , film che incassa ben otto statuette. Non troppo tempo fa vidi...
Storia di un avverbio ostinato