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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Peccare di maternità

  Alla luce dei più recenti fatti, oscar a Leo escluso, parrebbe che tutto questo accanimento per la tutela del concetto di maternità, sia alquanto retrogrado se non omofobo e pure un po' fascio. Ordunque, ai miei figli dirò che avrebbero potuto tranquillamente cercare, con tanta ostinazione (chi potrebbe scordarla!) i coglioni paterni anziché il mio povero seno. Perché significherebbe peccare di troppa maternità. Di mentalità vecchia e stagionata. Se non lo facessi. Che stupida che sono, stupida che fui... ad aver partorito i miei figli con tanto egoismo da averli sentiti solo miei, nella carne e nel sangue, in quel maledetto termine che grida biologico! Che stupida, che bigotta. Mentre vomitavo e guardavo il mio viso riflesso nella tazza del cesso e peccavo di ogni peccato. Mentre provavo a superare il dolore del travaglio attaccandomi al solo ed unico pensiero che mi tenesse in vita. "Questo dolore è per te. Per te che sei mio figlio. Mio figlio. Mio figlio. Mio fi...

Schegge d'Italia - Un viaggio, un libro

    "Il treno mi dà sicurezza", così recita il primo capitolo di Schegge d'Italia - Un viaggio, un libro . Non so perché, ma il primo capitolo fa da premessa, è con lui che affondi anima e corpo nelle pagine. E a me ricorda tante cose, mi prende per mano e mi fa continuare. Ripenso a tutti i viaggi di ritorno in macchina, con i miei davanti e mio fratello accanto a me. La strada che cambiava e ci riportava a casa. La macchina mi dava sicurezza, nonostante la nostalgia dei luoghi appena lasciati.   Ho aperto questo libro con un soffio di malinconia sul collo, un tocco leggero, che però ti resta addosso, fino all'ultima pagina. Anche se a muovere il tutto, pure questo sentimento molesto, è l'idea di un viaggio a metà tra la critica e il sogno. Tra il detto consapevole e il detto che ormai non puoi più tirare indietro. Quante volte l'ho testato sulla mia pelle, sulle mie pagine... tante. Questa sintonia con il libro di Roberto Teofani , mi ha r...

Donna, libri, quando

    Sono una bugiarda! E questa è la premessa di un post che torna a far respirare il blog dopo quasi venti giorni di assenza. Mi vergogno, non tanto per l'assenza in sé. Quanto per aver spudoratamente mentito a voi, nel momento in cui - investita da un'ondata di incontrollabile ottimismo - ho creduto di poter mantenere alti i ritmi di una blogger, quale sono/ero/boh?   Sono una blogger, sono un'autrice, sono una donna instabile che di tanto in tanto viene colta da raptus improvvisi e che gridano: "Scrivi! Scrivi cazzo!" E io assecondo le mie voglie, le mie esigenze, senza battere ciglio. Però poi mi ricordo quel che dico, o meglio, scrivo. E circa un mese fa promettevo di pubblicare un post al giorno, festivi compresi. Sì... come no! Insomma, la storia non prevede colpi di scena, eccomi qui, promessa non mantenuta. Fine.   Non sono solo una bugiarda però, giuro. Presto vorrei parlarvi della mia vita di ora, di alcune cose che stanno c...