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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Oriana Fallaci, Il sesso inutile

Com'è difficile fare i conti con Oriana Fallaci ... Difficile rapportarsi a lei, come donna e scrittrice, ex aspirante giornalista - nel mio caso specifico. Perché di lei l'immagine resta, al di là del sentimento che poi ne scaturiva, ferma in quel volto di donna ostinato, pronto a tutto e sfrontato. Questa difficoltà non fatica a palesarsi, ed è quel che accade persino nella prefazione di Giovanna Botteri, la quale introduce con sincerità e parole piene di ammirazione e sogno, questo incredibile viaggio attorno alla donna, Il sesso inutile .   1960 - Il direttore dell'Europeo chiede alla Fallaci un'inchiesta sulla condizione della donna, ma a lei, d'impatto, sembra una cosa ridicola.   " Per quanto mi è possibile, evito sempre di scrivere sulle donne o sui problemi che riguardano le donne. Non so perché, la cosa mi mette a disagio, mi appare ridicola. Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, ...

Saxophone Street Blues, di Hector Luis Belial

    A me quelli che si nascondono dietro a innumerevoli biografie fittizie, stanno un po' sulle balle. Ma queste premesse, come dire, contano poco in letteratura. Contano poco pure nella vita, a dire il vero. Ma ora parliamo di libri, di un mezzo noir inzuppato nel pulp.   Se così si può. Saxophone Street Blues viene pubblicato da una allora giovanissima Las Vegas Edizioni , nel 2008, e scritto da un altrettanto giovanissimo autore, tal dei tali Hector Luis Belial . Almeno, così dice. Lui. L'autore. Di norma prima leggo e poi pretendo di sapere qualcosa sull'autore. Ho come l'esigenza di sapere con chi ho avuto a che fare, tutto qui. Altrimenti non mi do pace. Sono fatta così. Quindi con il signor chenonsisachicavolosia ho avuto subito un impatto violento. Ma le sorti della prima impressione girano come la premessa di cui sopra. Alla fine parliamo di letteratura, di storie. E chissenefrega se questo non vuole dirmi chi diavolo sia. Ti è piaciu...

L'uomo che non esiste, di Gianluca Mercadante

Conscio di un certo ascendente pirandelliano, Gianluca Mercadante si fa narratore delle giornate di Valerio Reale, protagonista inconsapevole di una storia che potrebbe dirsi circolare e fin troppo verosimile. A dispetto del titolo, L'uomo che non esiste ( Intermezzi Editore ), quella di Valerio è un po' la giornata tipo di ognuno di noi. Noi che anticipiamo la sveglia di qualche minuto, e ci detestiamo per questo. Noi che ci guardiamo allo specchio e facciamo le smorfie. E poi la gente che all'improvviso ci ignora. Tipo che non contano più le cose che hai fatto, la tua vita sociale, quella sentimentale... le idee buone, l'ispirazione - quella stronza! No. Nada de nada! Se poi per puro caso fai pure il giornalista e sei talmente cretino e pigro (tipo me) da non aver mai pensato di iscriverti all'Albo o come minimo di prenderti quel dannato tesserino da pubblicista, be'. Fatti il segno della croce! L'oblìo è lì dietro l'angolo che ti aspet...