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"Quello che resta" - A Terni, una mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini.



Alla galleria DaCo di Terni, parte sabato e resterà attiva fino al 1° dicembre, una mostra fotografica dedicata a Pier Paolo Pasolini. Gli scatti del fotoreporter Sandro Becchetti, raccontano l'uomo che fu, l'intellettuale, scrittore, regista, poeta e giornalista italiano. Becchetti, scomparso lo scorso giugno all'età di 78 anni, ha collaborato con importanti testate giornalistiche italiane e internazionali, La Repubblica e Liberation

Segnalare questa mostra, proprio oggi che ricorre l'anniversario della morte di Pasolini, non è certo un caso. Quando si parla di quel 2 novembre 1975, si torna a quell'immagine terribile che racconta uno dei più macabri fatti di cronaca. Quella notte, all'idroscalo di Ostia, si stava compiendo un episodio di una violenza atroce, assurda;  figlio del male radicale dell'umanità, lo stesso di cui l'autore ci parlava spesso.

Le parole di Moravia in questo senso furono significative: « La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un'epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile. »


Gli scatti di Becchetti parlano soprattutto dell'uomo che fu, Pasolini. In un bianco e nero sincero, la più famosa forse, quella in cui tiene fra le mani Le ceneri di Gramsci, oppure quella accanto alla madre nella casa del quartiere romano, Eur. Oltre alla mostra, ci sarà venerdì 8 novembre, un reading letterario, con protagonisti gli Scritti Corsari dello stesso Pasolini.

*Fonte della news www.umbria24.it
Vorrei specificare che nell'articolo, non è chiaro a quale sabato si faccia riferimento. Se oggi, o il prossimo. Appena ne avrò conferma, aggiornerò il post.

Tutto questo, per ricordare un grande, seppur difficile, artista.

"Quando penso a Pasolini, a come agiva rispetto alla società, alle cose, mi stimo molto poco". (Massimo Troisi)

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