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A te, Regina Danzante.



Non è facile essere una Regina.
Almeno finché non si trova il modo,
finché non si capisce che lo si è, 
nei giorni di sempre.
Quel sempre, 
come i "per sempre" delle favole.
Un trono in casa, 
sul quale la Regina non siede mai.
Perché le regine si muovono,
si muovono continuamente
come i pianeti nell'universo.
Mandano avanti il loro Regno,
e così, il mondo intero.
Le regine senza servitori o giullari,
perché i sorrisi non sono servizi,
ma doni da scartare senza condizione.
Senza balli in maschera,
senza oro a ridisegnar le forme.


Non vi è un solo giorno,
per le Regine.
Quale sciatteria è mai questa?
Esiste un solo giorno per ciò che amiamo?
Per un sentimento anche astratto,
per un dettaglio che a volte c'è, altre sfugge?
No.
Tutti i giorni le Regine governano il loro Regno.
Ma i regni, così come infiniti sistemi solari, 
non li si può contare.
Regine grandi o piccole,
ambiziose e disinibite,
pacate e introverse,
madri sole e disperate,
madri che si sentono giuste,
madri che si sentono sbagliate,
madri felici e invulnerabili.
Ragazzine in gamba,
ragazzine ribelli e confuse.
Nonne presenti la domenica,
nonne assenti perché non vi è domenica
o le nonne dei ricordi più belli.


Le Regine di ogni colore,
di ogni Regno cui appartengono.
Le Regine che piangono
e quelle che ridono.
Sono le Regine di tutti i giorni,
quelle che sperano negli abbracci
e nella fiducia dei loro Re.
Senza frusta, senza competizione 
o supremazia violenta.

Le vere Regine, 
o quelle immaginate
da occhi che sognano e sperano,
i miei.
Le Regine della mia favola,
ci sono sempre.
Si ammirano tutti i giorni,
si rispettano.
Così vorrei, 
anzi voglio,
che siate tutte quante voi.

Regine in grado di far conciliare
ogni vostra dote.
Custodi del focolare,
mammiferi affidabili,
il gentil sesso,
le migliori amiche.
I segreti svelati,
i segreti da custodire.
Pensieri illeciti
sogni proibiti,
ambizione
paura.

A te Regina, 
rivolgo tutti questi pensieri. 
A me, a voi
a tutte le Regine che hanno saputo darsi speranza.
Una possibilità.
Come una corsa verso il mare,
un grembiule messo da parte,
anche solo per un attimo.
I fornelli spenti, i letti disfatti e la polvere.
Solo la leggerezza e la libertà,
il diritto all'ingenuità,
anche se provvisorio.


E' il mio pensiero più bello, 
tutto ciò che ho.
Affinché tu sia sempre,
tutti i giorni,
una Regina Danzante.


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