A volte penso che tutto ciò che mi faccio frullare per la testa, sia una serie di follie destinate a morire, chissà dove. Altre invece, provo quella affabile sensazione che mi fa amare incondizionatamente i miei sogni. Inutile dire che queste, sono le "altre volte" che preferisco.
E' un'alternanza micidiale, difficile da conviverci. Ma nulla, nonostante tutto, mi toglie dalla testa che valga davvero la pena viverla.
"Allora sei matta?"
-"Può darsi..."
Ignoro la cicala della mia coscienza (il grillo mi pareva banale) e provo a spiegarmi meglio.
Il 27 marzo sarà per me una giornata particolare (giusto per citare Scola), perché avrò la mia prima esperienza in una libreria, come intermediaria nella presentazione di un libro. Non vi dico di più, a breve pubblicherò un post dedicato all'evento, ma preannuncio solamente che l'autore in questione è un certo Manuel De Sica.
Sì, figlio di quel Vittorio lì...
Prepararsi per la presentazione di un libro, è un'esperienza formativa straordinaria. Non solo perché l'autore del libro che presenterai è il "figlio di", ma anche per la immediata sintonia che si crea tra te, e quel libro. Che ti piaccia o meno, sai che devi farti investire da quella storia, da quei ricordi, sensazioni estranee.
Ma l'aspetto più incredibile, il compenso maggiore è il bisogno di "ricerca" che esplode in te. Inizi a cercare storie, storie delle storie...testimonianze, voci che arrivano da un po' tutte le parti. E una domenica come le altre si trasforma in una domenica contraddistinta da uno spot degli anni '80.
Una donna e un uomo in un ristorante di lusso francese. Il cameriere che propone piatti pluristellati e la tipa che chiude con un:"rigatoni". Nulla avrebbe senso se non fosse che il regista dello spot era un genio visionario, un riminese fino al midollo; non fosse che in dialetto, Rigatoni, corrisponda al "sesso orale" e allora capisci il senso di quel: "Barilla mi fa sentire sempre al dente". Capisci che uno dei più grandi registi della storia del cinema era un GRANDE anche in 60'' di spot Barilla. Capisci, insomma, chi era Federico Fellini.
E questo basta a farti amare sempre di più, quello che vorresti fosse il tuo lavoro. La tua professione. La tua vita.
Grande Fellini!!!! <3
RispondiEliminaIo e il mio amico abbiamo una pagina sugli anni Ottanta, posso "rubarti" il pezzo?
Alessandra dimmi qual è la pagina, così vi seguo. Certo che puoi "rubarlo"...
RispondiEliminacondividilo dove vuoi, per me è un piacere. ;-)
Condivido, e aggiungo, IO ADORO FELLINI, per me è il più grande regista italiano di tutti i tempi, la pubblicità la ricordo vagamente, ora mi guardo il video, ma di fellini ho visto tanto, il film che preferisco è 8 e 1/2 un capolavoro assoluto :)
RispondiEliminaArwen abbiamo già molto in comune...
RispondiEliminaFellini è il mio amore cinematografico più grande, è il mio "tutto" che sullo schermo ritrovo con ogni suo film. =)
Il finale di 8 e 1/2 è il momento più alto del cinema italiano (e non).
La pagina è Cult 80. L'ha ideata il mio amico, ma il grosso del lavoro lo faccio io, lui si prende solo il merito, ajaahhahah! Scherzo! Allora rubo! ;)
RispondiEliminaRicordo tutti quelli spot!
RispondiEliminaLi vidi qualche anno fa prima d'iniziare una proiezione di "8 e Mezzo"
Valentina, x quanto riguarda 8 e 1/2 Condivido in pieno :)
RispondiEliminaValentina ho scorso il tuo blog ..molto interessante e oserei dire originale nell'esporre i contenuti e cosa fare?
RispondiEliminaMi sono permessa di iscrivermi e spero in un tuo ricambio!
Un abbraccio e
grazie.........http://rockmusicspace.blogspot.it/