A fare da premessa, un incendio doloso al riformatorio di Siegburg.
In base alle prime indagini, ad appiccare il fuoco sarebbe stato il diciassettenne Endrick Vermeen, meglio noto come "lo strangolatore di Duisburg".
Passano sedici anni, il lettore ha ormai assorbito i primi indizi, i primissimi fatti. Dopo due pagine sa già che:
- Vermeen era un pazzo che strangolava ragazzine, nonché piromane.
- Vermeen è morto. Si è tolto la vita quel giorno, subito dopo l'incendio.
Da queste certezze il lettore ad un tratto inizia a staccarsi, credo che l'agilità dell'autrice tedesca, Karen Sander, stia proprio qui. Fornire informazioni, per poi stravolgerle, manipolarle. Finché la verità non trovi la via di fuga e si manifesti, bella e dannata, come spesso accade.
Muori con me segna l'esordio della Sander, primo capitolo di una serie investigativa che ha come protagonista la coppia commissario - psicologa / Georg Stadler - Liz Montario.
Thriller dal fascino seriale, un unico episodio raccontato nell'arco di un mese, che nella trama narrativa dispiegata dalla Sander sono 397 pagine.
Dopo l'incendio, ci si sposta a Düsseldorf. Il primo omicidio fa pensare al ritorno di Jack lo squartatore, la vittima è una donna, Leonore Talmeier. Avvocato, sposata e niente figli.
Si ripetono omicidi quasi identici, il modus operandi del killer fa pensare che ci sia la sua firma, su tutti. E poi quelle donne, tutte, avevano un passato da uomini...
Le indagini partono e vanno avanti sulla scia di un gioco folle avviato dall'assassino stesso. Il suo obiettivo sembra essere la criminologa, Liz, e proprio da questo personaggio la storia si articola e si complica, fino alla terribile verità.
Riaffiora il passato della Montario, a discapito della figura del commissario Stadler. L'autrice si dedica molto ai tormenti della psicologa e riesce a non risultare mai pesante, tanto più se si considera il rischio di sminuire gli altri personaggi, primo su tutti appunto il commissario. Tutto scorre senza intoppi, l'attenzione è mantenuta dalla capacità narrativa di catturare il lettore, attraverso flashback e dialoghi serrati. Lo stile rimane semplice, a tratti chirurgico e freddo, ma necessario.
Forse si sente troppo la mancanza di un occhio provato, di una mano che scrive e sente il bisogno di liberare quegli stati d'animo devastati da morte e sangue.
Ecco, manca questo. Perché la Sander sceglie di essere distaccata, porta sulla scena del crimine con fare imparziale e descrittivo. Ma mai emotivamente coinvolto.
Non so dire se sia meglio o peggio, io comunque attendo curiosa il secondo capitolo.
E poi...spunta una M sulla primissima pagina del libro. Così come sul retro della copertina.
Forse M sta per morte, per male.
Ma quella M porta pure nella Germania degli anni venti. Sempre Düsseldorf (certo nella versione italiana). M come mostro.
Un film in bianco e nero...
« Scappa scappa monellaccio,
se no viene l'uomo nero
col suo lungo coltellaccio,
per tagliare a pezzettini
proprio te! »
se no viene l'uomo nero
col suo lungo coltellaccio,
per tagliare a pezzettini
proprio te! »
Il libro della Sander, Muori con me, è pubblicato in Italia da Giunti Editore.
Prezzo di copertina € 12,90.
pp. 397.
M come manca qualche colpo di scena :P Libro leggibile, la M è il nome della collana thriller della Giunti, e forse in fondo in fondo significa male ;)
RispondiEliminaSi vede che sono poco avvezza al genere eh? XD
RispondiEliminaSì dai è leggibile, anche senza particolari colpi di scena. In effetti già sapevo che sarebbe spuntata quella storia...ma sono curiosa di leggere il secondo, anche perché voglio capire di più sul commissario piacione che fa sparire le donne...=P
Piacevole lettura, un thriller ben scritto che pone le basi per le future indagini della coppia Stadler-Montario. M significa, per me, Morte :)
RispondiEliminaCiao Aquila e benvenuta =)
RispondiEliminaVero, piacevole e al di là di tutto si è curiosi di saperne di più. Attendiamo il secondo capitolo...
A presto ;-)