Dove andiamo c'è sempre una strada. Oppure no.
E mentre camminiamo il tempo spesso decide.
Oppure...
be' potrebbe anche accadere che "dove stiamo andando non c'è bisogno di...strade".
Doc docet!
Sulla scia di questo folle pensiero, prende forma il nostro presente. Le basi del nostro essere, generazione nata negli anni '80, noi. Quelli che, davanti a uno schermo prendono le decisioni più importanti della loro vita. Generazione per sua stessa natura privata della possibilità di scrivere il proprio futuro.
Eppure tutto continua a ruotare, nel tormento e nella gioia effimera, attorno alla più affascinante e sfuggevole impossibilità che è propria del genere umano: viaggiare nel tempo.
Cambiare le cose, riscrivere il presente, sistemare il futuro come più ci aggrada. E più capiamo che questa impresa è impossibile, più noi ci ostiniamo nel portarla a termine.
La macchina del tempo aspetta solo di essere scoperta davvero.
Lo crede un sognatore, un appassionato di cinema rimasto incollato a quella poltrona, al 1985...
E lo crede uno scrittore, più di un fisico, più di uno scienziato. Lo scrittore è colui che, senza DeLorean, viaggia nel tempo in sella a una macchina dal numero imprecisato, o meglio infinito, di posti auto.
Un'ossessione, un cruccio indomabile destinato a rimanere tale. Ma anche la passione e l'idea radicata di un cult cinematografico insuperabile, quale è, appunto, Ritorno al futuro.
Da qui tutto nasce e tutto si dipana, lungo le pagine di un'antologia davvero esclusiva, pregna di ironia e nostalgia, di rimpianti e sogni perduti.
Diciotto racconti curati da Andrea Malabalia, per i quali autori diversi hanno prestato i loro ricordi e la loro fantasia, che nell'ordine immagino essere "biografica e poi narrativa".
Racconti brevi e accordati sulla stessa nota: il tempo.
Alcuni ancorati alla trilogia di Robert Zemeckis, altri più slegati e liberi.
Prendi la DeLorean e scappa smuove alcuni pregiudizi riguardo un genere letterario, ahimè, poco apprezzato, come il racconto. Smuove poi tutta quella gamma di ricordi e emozioni legate alla sala buia, alle battute entrate di diritto nei nostri vocabolari. Smuove e ravviva quel sogno, fatto di viaggi nel tempo che mai accadranno, e lascia aperta la porta alla speranza.
E uno scrittore, nonostante il buio cui è abituato a scontrarsi, al di là dello schermo, sa che la sola possibilità che abbiamo di cambiare il futuro, risiede nella determinazione. La stessa che, con ferocia e disincanto, appartiene al tempo.
"Il tempo...con quanta ferocia si accanisce sulle cose" pensa "con quanta feroce determinazione".
Dal racconto di Paolo Zardi, La promessa.
Gli autori dell'antologia ispirata alla saga di ritorno al futuro: Davide Bacchilega, Marco Candida, Eva Clesis, Vito Ferro, Roberto Gagnor e Michela Cantarella, Enzo Gaiotto, Manuela Giacchetta, Elia Gonnella, Andrea Malabalia, Christian Mascheroni, Gianluca Mercadante, Claudio Morandini, Gianluca Morozzi, Daniele Pasquini, Giorgio Pirazzini, Giuseppe Sofo, Daniele Vecchiotti, Paolo Zardi.
Edito da Las Vegas Edizioni.
Quasi quasi una lettura me la faccio... ho bisogno di tornare al passato per un poco...
RispondiEliminaCiao Marco. Te lo consiglio vivamente. Spero non sia a causa di un periodo no. Un abbraccio. =)
RispondiEliminaUn argomento interessante...prendere spunto da Ritorno al Futuro è geniale!
RispondiEliminaVero Pietro! Infatti quando sono venuta a sapere dell'antologia ho pensato la stessa cosa. =)
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