Dicembre ti mette sempre alla prova, anche se non vuoi.
Dicembre ti ricorda che tutto quello che è stato, a breve, diventerà passato, vecchio.
Ma tanto di quel vecchio e passato, torni a rivivere le stesse cose. Torna l'euforia e l'angoscia, il dubbio e la certezza a proposito della tua vita.
Quest'ultimo mese mi è passato sopra come un treno, senza fare male.
La pubblicazione del libro, la prima volta che l'ho toccato con mano, i primi commenti e la gente che scrive per dirmi: "Vale, ho appena preso il tuo libro", oppure "Vale, sto leggendo il tuo libro".
E vuoi mettere un "ti amo" con "sto leggendo il tuo libro"?
Nel giro di pochi mesi la mia vita è diventata un susseguirsi di gioia e gratitudine, mai come in questo momento tutto gira, e tutto concilia. Con me stessa, con il mondo intorno, compresi i tic e le voglie degli altri, anche le mie.
Eppure spesso mi rendo conto di non essere pronta.
L'atmosfera natalizia e l'imminente tripletta Vigilia-Natale-Santo Stefano, mi tira via quel poco di pacato e docile che a fatica, ho visto crescere in me. Non è che non senta più il Natale, solo che lui mi vuole preparata a tutti i costi. Senza chiedere.
Ma io non mi sento ancora pronta.
Non sono pronta per i menù natalizi. Per gli alberelli di pan carré farciti.
Non sono pronta per i menù natalizi. Per gli alberelli di pan carré farciti.
Il panettone salato.
Non sono pronta.
Non so se comprare un albero nuovo.
Non so se comprare un albero nuovo.
Non so se prendere palle e palline color oro, o blu, o rosse.
Non so se mettere le lucine fisse o intermittenti.
Non sono pronta.
Non so cosa fare l'ultimo dell'anno.
Non sono pronta per i sorrisi e gli auguri di circostanza.
Non so cosa fare l'ultimo dell'anno.
Non sono pronta per i sorrisi e gli auguri di circostanza.
Il brindisi, i botti e il rumore di carta scartata.
Non so se crederci pure quest'anno.
Non sono pronta.
Non sono pronta.
Eppure ci sono. Per la prima volta in vita mia mi sento qui. Il dove combacia col momento, il qui non è mai stato più "qui" di così.
Non sono pronta, ma sono qui.
Più qui del qui.
*L'immagine rimanda al fumetto di Richard Mcguire, "Here".
fumettologica.it
Il Natale è sempre una brutta bestia :D
RispondiEliminaIo ti ho letta ^_^ Già lo sai! E ribadisco che sei stata molto brava a trattare un tema difficile a livello sociale ed etico con tanta sapienza e delicatezza.
RispondiEliminaPenso che si debba sempre cercare il dialogo, la comunicazioni in casi simili, cosa che tu sei riuscita ad ottenere.
Per il Natale, quando mai siamo pronti??? o.O
Un grande abbraccio e goditi questo momento! ^_^
Vero vero caro Michele... XD
RispondiEliminaOddio Glò... sono così ansiosa di leggere la tua recensione. *___*
RispondiEliminaGrazie infinite, davvero. Per quanto riguarda il Natale, sì, dobbiamo rassegnarci all'idea. XD
Un bacio grande a te!