(C. Nolan)
Conclusa la post produzione di Insomnia, uscito nel 2002, Christopher e Jonathan Nolan iniziano a lavorare al progetto The Prestige, nato dopo la lettura dell'omonimo romanzo di Christopher Priest. La stesura del soggetto richiederà 5 anni per esser completata. Più di un anno per capire poi come "realizzare" il film, come poter raccontare questa storia allo spettatore. Per il cast del film Nolan non ha dubbi, vuole la coppia Christian Bale/Michael Caine, già ben consolidata in Batman Begins (2005). Il terzo pilastro è l'australiano Hugh Jackman.
Il film, del 2006, riporta nella Londra Vittoriana, nel XIX secolo. In quei tempi il popolo sentiva una forte brama di "intrattenimento", di spettacolo. L'arte cominciava a fondersi con la magia, erano i tempi delle sedute spiritiche, delle evocazioni dei morti fatte sul palcoscenico, maghi che sparivano "da una parte" per ricomparire poi "dall'altra". Erano anche gli anni del Grande Houdini. (Di cui ricordiamo uno dei più recenti film a lui dedicati Houdini-l'ultimo mago, 2007, diretto da Gillian Armstrong, e interpretato da Guy Pearce e dalla bella C. Zeta Jones). E' qui che prende vita la storia, su questi palcoscenici calcati da grandi maghi pronti a tutto pur di incantare e sorprendere il pubblico. Il film cavalca le ossessioni e i conflitti di un rapporto sempre più ostico e pungente che vede come protagonisti due grandi illusionisti, Robert Angier (Jackman) e Alfred Borden (Bale). Un tragico antefatto porterà Angier e Borden a confrontarsi e scontrarsi a suon di spietate ripicche, le stesse che andranno inesorabilmente a nuocere a chi gli si troverà accanto. L'ossessione è una cosa per giovani, è pericolosa. Così raccomandava l'ingegnere "ex mago" Cutter (Caine) al Grande Dantòn/Angier. Ma, cosa ossessionava realmente Angier, la morte della povera moglie, della quale ritenne responsabile Alfred, o il segreto del Trasporto umano che stava portando al successo Il Professore/Alfred?
La voce fuori campo di Cutter introduce alle parti, o atti, che compongono un numero di magia: La promessa, in cui l'illusionista mostra qualcosa di ordinario; La svolta, in cui l'illusionista cerca di trasformare l'ordinario in qualcosa di straordinario e infine il terzo e ultimo atto, quello più arduo, il Prestigio...
Notiamo fin da subito che nella lezione di Cutter il solo atto a non avere delucidazioni sia proprio il prestigio...e non ci meraviglia poi molto la scelta di Nolan, se conosciamo almeno un po' il suo stile.
Le scelte narrative di Nolan danno al film un impianto strutturale complesso fatto di flashback rivelatori/fuorvianti capaci di far fronte a molti interrogativi ma al contempo lasciare addosso quella terribile sensazione di malessere psicologico. Ci sentiamo a disagio di fronte a una storia per la quale non sappiamo nemmeno scegliere tra il bene e il male. Vengono a mancare di colpo quelle sottili mura che marcano il confine etico tra ciò che si deve e non si deve fare. Chi sbaglia e chi fa invece del bene? Angier o Borden?
Ma in fin dei conti chi siamo noi per valutare il bene o il male...e poi cos'è che ci interessa realmente, chi? Quello che sparisce o colui che tra gli applausi compare di nuovo sul palco?
A quel mondo che ancora pendeva dalle labbra della Scienza, la sola vera portatrice di verità indiscutibili, Nolan contrappone la magia. Sovrappone le due possibilità fino a fonderle e anche qui la nostra reazione è disorientante. Il trasporto umano esiste e funziona per mezzo della magia o della scienza? I cilindri che vediamo nella tenuta di Tesla fanno davvero lo stesso effetto dei cloni di Angier? E soprattutto, il segreto svelato (?) alla fine del film risponde davvero alle nostre domande?
Le interpretazioni sublimi degli interpreti, Bale e Caine ovviamente su tutti, e un cineasta che sempre di più promette di dar nuova linfa al cinema d'autore (e lo sta facendo), fanno di questo film il Prestigio più sbalorditivo, e a noi non resta altro che guardare, almeno provarci...
non abbiamo alternativa, una sola possibilità:
"Osserva attentamente..."
Un film magnifico, forse il mio preferito di Nolan.
RispondiEliminaUno dei film che più amo di Nolan. Ne ho anche scritto sul mio blog. http://1filmalgiorno.wordpress.com/2012/07/25/the-prestige-di-christopher-nolan-usa-2006/
RispondiEliminaHo letto la tua rece Marcello, e ho lasciato un commento. =)
EliminaPer quel che mi riguarda il miglior Nolan dopo Inception e Memento. Anche se a livello puramente visivo e spettacolare è quello che più di ogni altro mi mette nella condizione di volerlo rivedere all'infinito...^_^
RispondiEliminaAncora mi manca, avevo visto The Illusionist che se non erro era dello stesso anno, abbastanza fiacco a dire il vero.
RispondiEliminaNolan è un cavallo di razza, e ogni suo film non è certo banale. Anzi. Sono autentici manuali di cinema. Trovo che però certe volte si senta, come dire, 'troppo bravo' ed esageri con la voglia di stupire, ottenendo esattamente l'effetto contrario. Stilisticamente parlando, 'The Prestige' e 'Inception' sono film straordinari. Eppure mi sembra che manchi qualcosa... manca l'emozione, il cuore. Il pathos, infatti, è solo dovuto alla tecnica (sopraffina), ma manca l'emozione vera, i suoi film difficilmente scaldano il cuore, oltre che il cervello.
RispondiEliminaPer questo trovo che il suoi migliori film siano i due Batman: perchè raccontano di un supereroe cupo, stanco, sorprendentemente umano, fragile e vulnerabile. Un Batman ben diverso dai clichè della Marvel, e secondo me ben più interessante. Dal punto di vista emotivo, per me è il Nolan più bello. E infatti domani sera mi catapulterò, gonfio di aspettative, a vedere 'Dark Knight'
Ottimo film uno dei miei preferiti in assoluto, forse un pelo sotto rispetto a Memento nella mia classifica personale dei film di Nolan:)
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