Era il 20 gennaio del 1920.
Il cinema ancora non sapeva,
di aver trovato te.
Un soffio di vento,
una marcia circense,
un albero che grida con la voce di uno zio strampalato,
un sogno e poi la vita,
e poi di nuovo un sogno.
La neve che cade,
un transatlantico
e le speranze dell'essere umano finite in un "a m'arcord".
Non sapeva, di esser diventato felliniano ed esserlo stato, per più di quarant'anni.
Grazie Maestro.
Immenso.
RispondiEliminaImmensamente sì. <3
RispondiEliminaBellissime parole! che sia un regista immenso non c'è dubbio!! non ne sono più nati così...
RispondiEliminaGrazie Vittorio!!! Sempre poco rispetto a lui, ma ogni tanto ci provo a tirar fuori qualcosa che possa ricordarlo. Anche se non servono certo le mie parole a farlo. Però...=)
RispondiEliminaCito una frase del maestro:
RispondiElimina"Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio."
E lui c'è riuscito alla grande...=)
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