Giusto ieri si è celebrata la "Giornata della memoria", un giorno probabilmente tra i più strumentalizzati dell'anno.
Non voglio parlare di questo, anche perché non ne sarei capace. Ma la notizia di oggi mi fa riflettere, mi viene in mente quello slogan antisemita terribile "qui gli ebrei non sono graditi" e provo a pensare a quale progresso abbiamo assistito, civile, umano. Insomma un paese che tenta disperatamente/sfacciatamente di sensibilizzare l'intera popolazione, con le varie iniziative legate alla "memoria", mi appende, contemporaneamente, un cartello davanti a un ristorante, che vieti l'ingresso ai bambini.
Ma come?
A Brescia un ristorante vieta l'ingresso ai bambini al di sotto dei 10 anni e dopo le 21.
"È una regola che abbiamo adottato 7 anni fa e i nostri clienti sono felici così, quelli a cui non piace possono andare da qualche altra parte". Complimenti al titolare del locale che a quanto pare va fiero della propria decisione e complimenti ai suoi clienti, a questo punto.
Ebbene non ci si può proprio sottrarre alle tendenze che giungono da oltreoceano. Questa molto carina e simpatica pensate, si chiama "No Kids". Capisco che il voler mettere a confronto due cose apparentemente così dissimili nell'orrore, sia un po' eccessivo da parte mia. Però...dico però.
A me il solo "divieto" di per sé fa rabbrividire, certo quando parliamo della condivisione e del diritto di poter usufruire di beni e servizi pubblici, alla portata di tutti. Ma oggi come oggi si fa veramente fatica a sentire queste storie di ordinaria follia. Apri un ristorante che tra l'altro mi è anche pasticceria, e poi non accetti i bambini al di sotto dei dieci anni? Con quale logica fai questo? Per il caos che ti portano nel locale? Le grida e il disordine sui tavoli? Le palline fatte col pane nell'acqua o con tutto ciò che avanza del pranzo, della cena? Ti dà fastidio l'idea di vedere questi piccoli diavoli correre dietro le sedie e magari infastidire i tuoi dipendenti, durante il servizio ai tavoli? Beh lo capisco dai...d'altronde, chi non detesterebbe un bambino tra i piedi nel proprio locale...
(Ah, la risposta comunque è: se sì, cambia mestiere!)
Mi rendo conto di essere folle allora, quando penso a mio figlio piccolo di appena due anni e mezzo, disperato e aggrappato al frigorifero che grida: "mamma totta". Oppure me ne rendo conto quando sono con le mani in pasta e il grande preferisce aiutare me piuttosto che giocare con il padre o il fratello. Mi sento una povera scema che addirittura non ha mai amato tanto un ristorante, se non fosse stato per tutte le volte in cui io abbia visto tavoli pieni di quelle palline e tovaglioli sporchi di tutto. Quando ad incasinare i tavoli sono i bambini che vedo, oppure il ricordo della bambina che sono stata.
Ma all'Italia tutto questo non piace, appende cartelli assurdi, perdona i criminali e li elegge. E poi si scomoda nell'ardua impresa della "memoria".
Bah.
che vuoi fare, si sentono fighi perchè non avendo bambini in mezzo ai piedi il locale è più fashion; non ho figli, ma per quanto capisca che magari ci sarà una quiete fantastica a deliziare gli astanti e che lavorare senza bambini scorazzanti intorno sia un toccasana per chi gestisce il locale, mi sembra lo stesso un divieto dalla grezzitudine assoluta, meh.
RispondiEliminaIo neanche commento...anni fa son stata all'estero (Stati Uniti), ed era tutto un child menu, kids corner.....qua le famiglie le santifichiamo ma non le aiutiamo, all'estero non le santificano ma le aiutano forse un pò di più.
RispondiEliminama povero justin bieber.
RispondiEliminae adesso dove va a mangiare? :)
la maggior parte dei bambini italiani sono maleducati, ruomorosi, piagnoni, isterici; la maggior parte della gente guadagna troppo poco e uscire a cena con gli amici è un lusso che ti costa circa 70 euro a coppi + la babysitter. Importunare gli altri, specie quando spendono un sacco per rilassarsi, è sempre uno sbaglio e dato che pare impossibile fare capire a queste persone che i loro figli sono dei maleducati va bene il divieto. Io approvo e quando esco mio figlio resta a casa.
RispondiEliminaFOLLIA
RispondiEliminanon esiste che i miei figli non possano entrare al ristorante ...dove vado io vanno anche loro...e 'sti locali fighi possono andare anche a cagher...in bresciano si dice così, no?
RispondiEliminanon mi picchiate ragazzi, ma in parte condivido quanto detto da anonimo, cioè come restrizione si è esagerata però è anche vero che certi bambini nei posti pubblici rompono le palle in una maniera indescrivibile e i genitori non solo non gli dicono nulla, ma se glielo fai notare ti rispondono pure male, mi è capitato svariate volte.
RispondiEliminaQuindi di base trovo anche io che sia esagerata questa cosa, però almeno in parte la capisco
No ragazzi...fermiamoci un attimo e riflettiamo. Mi rivolgo ovviamente ad Anonimo e a Myers82. Immagino/intuisco che voi non abbiate figli. L'essere umano deve capire che non può risolvere i suoi fastidi e problemini del caz. semplicemente ELIMINANDO in definitiva il tutto. Ma davvero siamo così incivili e retrogradi? "Allora a me non piacciono i cinesi e mi stanno sulle balle quindi nel mio ristorante non entrano". Ma che razza di discorso di merda è? E provare ad immaginare questo razzismo e questa ignoranza becera di fronte ai bambini mi fa ancora più schifo. Sai parlassimo di night club, di locali particolari. Ma un ristorante pasticceria che decide di appendere un cartello assurdo solo perché gli dà noia il caos e la presenza dei bambini No. Mi pare eccessivo. Ragazzi abbiate un attimo di pazienza e intelligenza. MA vi rendete conto? Se questa cazzata abnorme dovesse prender piede davvero a cosa si andrebbe in contro??? Finisce che le famiglie saranno i discriminati di una società incivile, la stessa che preferisce finanziare le escort dei politici e che magari spalanca gli occhi di fronte a tavoli in disordine e la sera dopo fa festini in casa. Ma dai. Per favore. I divieti quelli che dovrebbero davvero esistere, ma dove sono? I bambini...ma mi faccia il piacere mi faccia.
RispondiElimina@Alessia già, il razzismo e l'inciviltà fa fashion...;-)
RispondiElimina@Beatrix a me viene il disgusto sempre di più. E i miei figli dovranno crescere qui, nel paese più ridicolo che io potessi dargli...=(
RispondiElimina@Cannibal in effetti ho pensato subito a lui...non le tollero certe cattiverie. XD
RispondiElimina@Lorenzo bella e grossa.
RispondiElimina@Bradipo quoto il tuo meraviglioso bresciano improvvisato!!! ^_^
RispondiElimina@Anonimo: "quando esco mio figlio resta a casa"...
RispondiEliminache tristezza!!!
Mi accodo...@Anonimo mio...che tristezza davvero!!
RispondiElimina@ valentina
RispondiEliminaCerto, sono d'accordo con quanto hai detto, infatti ho detto che la restrizione è esagerata, ovvio che in un luogo pubblico non ci devono essere divieti, dico soltato che in parte, in piccola parte posso capire il perchè abbiano messo questa restrizione, dopo che ogni giorno nel suddetto locale c'è un casino della madonna, i lavoratori vanno a chiedere ai grandi di dire ai figli di fare meno casino e questi se ne fregano, come molte volte accade e ne ho fatto l'esempio, beh alla lunga uno non ne può più e arriva a rimedi estremi, rimedi che come ho detto non condivido, sono esagerati, dico solo che non mi sento di prendersela al 100 % con il suddetto locale.
Poi x rispondere alla tua domanda no non ho figli :-)
olà!! io invece sono d'accordo con i proprietari! inoltre i bambini non sono ammessi solo DOPO le 21..(e infatti dovrebbero essere a nanna a quell'ora!)..poi è giusto che si possa diversificare il mercato, ossia che ci siano sia locali per famiglie..ma anche locali per childfree
RispondiEliminaEhm...diversificare il mercato?
RispondiEliminaScusa ma io parlo in termini più sempliciotti. Quelli che guardano alle cose BASILARI, tipo la libertà di entrare in un ristorante per cena. Ecco. E se sono un bambino di otto anni, oppure una mamma, beh, non penso sia giusto sbattermi fuori per "diversificare" il mercato...
ok allora vai in un posto dove le famiglie sono accolte (e magari con spazi dedicati ai più piccoli.. che diciamocela tutta.. nei ristoranti si annoianoooo.. magari preferiebbero mille volte starsene a casa a giocare!).. così come invece i childfree andranno nei posti in cui non ci sono bambini
RispondiEliminaMa infatti detta così ha già più senso. Sai cosa a me ha dato più che altro fastidio? Quel divieto affisso con fierezza e ignoranza. Diciamo che organizzare i locali secondo le linee che si sposano meglio con gli adulti o con i bambini (dunque per le famiglie) ha un senso e una logica intelligente. Voglio dire poi ognuno è libero di scegliere dove andare, o no? ;-)
RispondiEliminaSai che in questi giorni sto riflettendo anche io su quest cosa? ho letto lo stesso articolo e ne sono rimasta a dir poco scandalizzata.
RispondiEliminaIl mondo sta andando proprio alla rovescia: mentre entra in vigore una legge che permette di entrare dappertutto ai cani e agli animali domestici in generale (quindi anche, perchè no? a un'iguana, dato che ci sono persone che le tengono in casa), si sta diffondendo il razzismo contro i bambini, che sono esseri umani.
Lo trovo terrificante.
Non tutti i bambini sono maleducati, ci sono anche bambini educati ma i gestori non lo possono certo sapere se li respingono già da subito.
Olttetutto questi bambini cosa impareranno? impareranno che loro non contano nulla, che sono fastidiosi, non graditi: sopratutto impareranno che un cane è meglio di loro, più gradito, più degno di rispetto. Bel messaggio.
hai fatto bene a mettere la foto tratta da "La vita è bella", perchè a me questi locali ricordano proprio quei cartelli nazifascisti. Non c'è nulla di diverso.
Tra poco avremo cani che scorazzan dappertutto, pure negli ospedali, senza alcun controllo e senza che eventuali persone che non gradiscono possano tutelarsi (già adesso se dici di non essere d'accordo con questa legge ti guardano tutti come se fossi una zecca, quando non ti apostrofano con le frasi "Sei cattivo", "Odi gli animali!", "Gli animali sono come noi e tu non li rispetti!"), e bambini tenuti fuori, al limite chiusi in casa, visto che quest'estate c'è stato un episodio in cui un'intero parco è stato vietato ai bambini perchè un'animalista aveva protestat in quanto il suo cane si era sapventato per un palloncino scoppiato involontariamente da un bambino.
Come se poi non ci fossero adulti che disturbano: ieri sera ero in una piadineria con un'amica, e al tavolo vicino al nostro erano seduti degli adulti ultraquarantenni che per lungo tempo hanno continuato a visionare (con volume alto)video da ridere, dando fastidio a noi che stavamo chiacchierando.