martedì 14 agosto 2012

Carnage. Polanski/Dio del massacro..."ti odio"!

Maledetto il giorno in cui io vidi Carnage...
E continuerò a maledirlo almeno finché l'autore di questa carneficina da camera non venga da me e mi chieda umilmente "perdono".
Deve farsi perdonare tante cose il signor Polanski, forse "troppe", e tutte così maledettamente vere da contorcerti l'intestino e squinternarti la vita, perché è così che succede, quando te le trovi "spiattellate" in faccia senza preavviso.
Mi hanno detto che Carnage rientra probabilmente a pieno nella cerchia di quei film accettati all'unanimità dalla critica e dal pubblico. Ma, vedete, a me piace prendere ogni cosa così come la vedo "io" e non come viene (o meno) accettata dal resto del mondo, critica compresa. Io credo che per ognuno di noi esista qualcosa capace di stravolgerci, in vari modi e misure. L' arte (anche se le immagini che si muovono sul grande schermo hanno, per quel che mi riguarda, sempre "la meglio"), è un po' come l'arma migliore e la più devastante di cui l'uomo dispone, solo che a volte ci appaga e ci fa vincere le battaglie più toste della nostra esistenza, altre invece ci annienta, ci "denuda", lasciandoci a terra inermi. 
Questa premessa in realtà non voleva esserci, però ne avevo bisogno, perché da critica quale sono, o cerco di essere, posso (e voglio) anch'io delle volte lasciarmi andare per provare a raccontare cosa un film, a volte, è in grado di fare a noi "poveri" spettatori imbambolati...


Roman Polanski decide di mettere in scena Carnage rifacendosi alla pièce teatrale di Yasmina Reza "Il dio del massacro". Un testo fatto e rifatto nell'Occidente, amato dai produttori teatrali e interpretato da attori come James Gandolfini, Ralph Fiennes, Isabelle Huppert in Francia e in Italia da Silvio Orlando.
Una rissa tra adolescenti farà da epilogo a un dramma da camera (altro che commedia), ambientato in un appartamento di Brooklyn. I Longstreet proprietari dell'appartamento/palcoscenico, e genitori del ragazzino che ha avuto la peggio, decidono di ricevere i Cowan, controparte rappresentativa del figlio "pazzoide". La calma e il contegno iniziali finiranno per esplodere poi insieme alla natura dei quattro personaggi, tra battibecchi velenosi e rinfacci continui. I buoni propositi con i quali i coniugi Longstreet si presentano verranno lentamente abbattuti e a prendere il sopravvento sarà invece la reale natura di questi genitori incapaci di gestire le conseguenze di una rissa che ha visto coinvolti i propri figli.

Le performance dei quattro attori fanno di Carnage uno "spettacolo" attoriale come non se ne vedevano dai tempi di  Buñuel e del suo L'angelo sterminatore, anche lì i personaggi vengono risucchiati dalle pareti di un appartamento borghese fino all'esasperazione. Praticamente "tu" spettatore, povero e indifeso ti senti risucchiato e arriverai alla disperazione proprio come questi quattro isterici che si muovono sulla scena. La nausea della signora Cowan (una grandissima Kate Winslet) colpirà anche te fino all'esito più disgustoso e "vomitevole". L'ira e instabilità della signora Longstreet ( perfettamente incarnata da Jodie Foster) finirà per essere anche la tua. L'odioso signor Cowan (Christoph Waltz) e quel maledetto BlackBerry e un imbarazzante venditore di maniglie (John C. Reilly) bastano a fare di un film il miglior/peggiore della vostra vita... 
Può sembrare contorto lo sò, se avete visto Carnage però vi è più chiaro.

Non è la prima volta che Polanski ti nega una via di fuga, qui però a me ha tolto l'aria. Ero sul divano, da sola e non riuscivo a trovare pace. (Mi alzavo, mi mettevo di nuovo a sedere, poi allungavo le gambe e poi facevo due passi, mi mangiavo le unghie...)
Polanski io ti ho odiato dal profondo, e ti odio ancora perché mi hai sbattuto in faccia uno dei mali più grandi del mondo e degli uomini, un male chiamato ipocrisia. L'ipocrisia come qualcosa che va ad annientare i figli che crescono seguendo le misere lezioni di vita impartite da genitori in perenne conflitto interiore. Genitori sordi, ciechi che non hanno voglia di guarire pur di continuare a barcamenarsi nella loro asfisiante vanità. Incapaci di risolvere i propri problemi, figuriamoci cosa combinano quando in ballo ci sono le questioni dei figli. Genitori che sanno mantenere la calma e il contegno di fronte alle risse dei figli, le loro gesta inspiegabili; gli stessi però che vanno "in bambola" se gli rovesci la borsetta, gli affoghi un BalckBerry oppure gli "imbratti" un libro d'arte buttato in salotto. Cos'è questa? 



Carnage è verità, e la verità si sa, fa male...





7 commenti:

  1. Per me uno dei Polanski più deludenti della carriera del Maestro.
    Peccato.
    Perchè è stato incensato praticamente ovunque.

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  2. Ah Ford sei praticamente il primo "contro" Carnage...=) Guarda io mi sto facendo certe "litigate" proprio ora su Fb. Però il mio giudizio, e spero si sia capito, è più figlio di una forte presa che ha avuto su di me il film. Questa messa in scena dei vizi e delle debolezze dell'uomo a me spiazza e come lo ha fatto Polanski devo ammettere ben pochi ci sono riusciti. Però ripeto, questa recensione è più una critica fatta con la "pancia" che con la mente obiettiva e lucida. Io ho fatto fatica a vederlo tutto d'un fiato...e cosa assolutamente certa, non lo vedrò MAI più!!! Ma riconosco il genio di un regista che fa pieno centro,altrimenti non lo odierei così tanto...^_^

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  3. Valentina condividiamo sia il nome che l'opinione sul film. L'ho visto ieri sera. All'inizio ho pensato che durasse poco, un'ora e un quarto scarsa, ma poi mi sono resa conto che se fosse durato di più, probabilmente non avrei retto. Non perché il film sia brutto, ma perché ti mette di fronte a prototipi negativi e assolutamente veri, chiusi in una stanza, senza lasciarti mai il tempo di respirare! Condivido al 100%!

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  4. Ciao Valentina, mi fa piacere sapere che i nostri pensieri viaggiano sugli stessi binari. Del resto è questo che ci smuove di più davanti a Carnage, l'impotenza di fronte alla realtà. E questo si sa, ci fa troppo male, ci toglie il fiato...Grazie per esser passata di qua, e Benvenuta!!! =)

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  5. una schifezza di film dai dialoghi alla recitazione.
    una critica stereotipata alla ipocrisia.
    Vi consiglio di vedere "chi ha paura di Virginia Wolf?"
    altro che!

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  6. Qui mi sa che si fa un po' confusione, Polanski ha fatto sicuramente un bel film ma qui il genio è Jasmine Reza,la scrittrice francese, che ha scritto il testo "Il Dio del Massacro. ...lui lo ha semplicemente, e si fa per dire, portato sul grande schermo, non ha inventato niente ha preso pari pari il testo!!!

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  7. Qui mi sa che si fa un po' confusione, Polanski ha fatto sicuramente un bel film ma qui il genio è Jasmine Reza,la scrittrice francese, che ha scritto il testo "Il Dio del Massacro. ...lui lo ha semplicemente, e si fa per dire, portato sul grande schermo, non ha inventato niente ha preso pari pari il testo!!!

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