Trascurabile: Di cui si può non tener conto.
Se c'è una cosa di cui l'uomo possa dirsi veramente "capace", è l'arte di non sapersi tenere da conto le gioie piccole e certe della vita.
E quale miglior gioia da trascurare, se non la felicità?
Mettiamoci pure che la felicità è difficile da riconoscere eh? Perché quasi sempre quando capiamo di essere felici pensiamo al passato, ed è così, non puoi sfuggire a questa severa legge della vita. Ti è concesso essere felice, ma non ti è concesso capirlo mentre lo sei. Puoi ricordarti di quella felicità, ma non puoi afferrarla mentre c'è.
E Francesco Piccolo compie una divertente e nostalgica impresa, una sorta di viaggio alla ricerca delle piccole gioie perdute, dimenticate, trascurate.
Come l'acqua quando hai sete, per dirne una, oppure il letto quando hai sonno.
Ci avete mai pensato?
In realtà ci state pensando solo ora, perché lo avete letto, come me.
Così, oltre a riflettere sulla felicità irrilevante (ma anche no), ti ritrovi a capire quanto sia importante il ruolo di uno scrittore. Di un individuo di cui si può dire "è matto" oppure "fortuna che esiste!".
Perché uno scrittore arriva laddove vorremmo tutti, arriva a porsi quelle domande di cui spesso ci vergogniamo ma che al tempo stesso vorremmo gridare in faccia a tutti. Ti porta a sconfiggere la solitudine e addirittura ti fa sentire "normale". E tu trovi la pace con te stesso e dici "ma allora non sono matto/a!", allora queste sfumature non le colgo solo io, questa storia riguarda anche me, anche lui, e di conseguenza tutti.
(Anch'io odio le previsioni del tempo, anch'io preferisco bagnarmi piuttosto che usare l'ombrello, anch'io penso alle cose belle, ai miei momenti di felicità trascurabile, quando mi annoio. E non capisco perché, ma so che è così e basta).
- La sigaretta davanti al cinema, lo sguardo assente e i momenti più significativi del film che scorrono nella testa.
L'ho fatto anch'io!
- Quando compri le caramelle alla frutta e mangi prima quelle più buone, e finisce che rimangono quelle gialle e quelle arancioni. SEMPRE.
L'ho fatto anch'io!
- Quando ti chiudi nei bagni degli altri, amici o conoscenti, e vieni colto dal desiderio improvviso di curiosare tra i prodotti che usano.
L'ho fatto anch'io!
- Soffiare il pane quando cade a terra.
L'ho fatto anch'io!
- Lasciare per un sacco di tempo le lattine di Coca-Cola aperte e mezze piene nel frigorifero,senza berle e senza buttarle.
L'ho fatto anch'io!
La prima e l'ultima pagina di un libro. Togliere il cetriolo dal cheeseburger. Gli sms dopo le undici di sera che dicono:"dove sei?", che significano molto di più di quello che dicono.
Quando un libro ci mette nella condizione di "riconoscerci", vuol dire che non mente.
Ma anche se così non fosse, a chi importa?
L'ho letto, per caso, l'ultima volta che son stato su, a Milano e l'ho trovato molto molto bello e ben fatto :)
RispondiEliminaVero Baol, l'ho apprezzato molto anch'io, soprattutto per avermi dato la possibilità di riconoscermi in tutte queste piccole ma sincere confessioni. =)
RispondiEliminaL'ho letto da poco e l'ho trovato davvero carino. ;)
RispondiEliminaIronico e grazioso. Sincero. =)
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