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Carol


Le storie devi saperle raccontare, punto. Se sei un regista, devi pure avere una certa sensibilità nell'assemblare immagini e suoni, sentimenti e luci soffuse, quelle cose che persino l'aria, il freddo, possono evocare.
Se sei un bravo regista lo sai, e Todd Haynes lo è.
(Punto).

Lungi da me voler imporre un giudizio che non può dirsi mai assoluto, in ogni caso, però mi viene davvero complicato dire o pensare male di un film come Carol.
Ricordo lo sconforto e la rabbia, per La vita di Adele. Un film che si confronta con tematiche simili, ma che si perde nella bruttura e nella violenza delle immagini. Passiamo dalle sequenze sfiancanti fatte di sesso, alla bellezza seducente di un freddo invernale che si scioglie negli occhi abbaglianti delle due protagoniste. Straordinarie Cate Blanchett e Rooney Mara, rispettivamente nei ruoli di Carol e Therese.
Negli anni '50, quando l'America guardava a un amore "diverso" come a un fatto morale imperdonabile, due donne cercano di inseguire la loro passione, l'una per l'altra.
Todd Haynes, il cui nome non mi è nuovo grazie al film Lontano dal paradiso (che parla dei rapporti umani non convenzionali, per dirla così, dove una splendida Julianne Moore scopre l'omosessualità del marito e si innamora di un uomo di colore), porta in superficie le pulsioni più intime e vere dell'animo umano. E sceglie di raccontarle con quella sensibilità che fa del film un dramma profondo, che parla per mezzo degli occhi celestiali di Carol, e si slega fino ad avvolgere lo schermo grazie alla presenza scenica di Therese. Rooney Mara ha una padronanza del corpo tale da sembrare di porcellana, "una creatura venuta dallo spazio", bella di una bellezza aliena, cristallina.


Il film di Haynes si ispira al libro della scrittrice americana Patricia Highsmith, ed è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes a maggio 2015. 
La bravura delle attrici (Rooney Mara vince per la migliore interpretazione femminile) rende quasi tangibile il legame che tiene insieme Carol e Therese. Il loro amore proibito eppure così puro, è cinematograficamente impeccabile. Un placido crescendo che con eleganza e femminilità fa esplodere il cuore, seduce gli occhi.
Se sai raccontare una storia basta poco.
Un volto rigato dalle lacrime e riflesso sul vetro di un treno.
Una mano sulla spalla, uno sguardo. 
*E la mia preferita, la voglia di fare sempre mille domande e la speranza che qualcuno le abbia in serbo per noi.

*Cito la battuta che ho preferito in assoluto, quella che mi ha pizzicato il cuore. 
Therese: "Ho alcune domande ma non so se ti faranno piacere"
Carol: "Dimmi tutto quello che vuoi, ti prego"

Una risposta che mio marito non darebbe mai, per dire...


Commenti

  1. Un film di rara delicatezza, come ho anche scritto nella mia recensione. La regia di Todd Haynes, le due interpreti, scenografia, costumi, colonna sonora...le qualità di quest'opera sono tante e la sceneggiatura dà anche buona struttura. Fantastico. :)

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  2. Vero Peppe! Elegante persino nella scenografia, nei dialoghi, nella colonna sonora. Un film che fa leva sui sentimenti più intimi, che solo gli sguardi sanno raccontare.
    Bello, bello. =)

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  3. Faccio mio il tuo paragone con La vita di Adele. Ho preferito di gran lunga le immagini sporche e violente di questo, piuttosto che lo stile bello e patinato di Carol. Anche se Carol risulta comunque un buonissimo film.

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  4. Ciao Alfonso, ci sta che la mia rabbia e il mio giudizio del tutto negativo siano per altri l'esatto contrario. Fa sempre piacere confrontarsi. Un saluto e a presto.

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  5. Se tuo marito non ti darebbe mai una risposta così... capisco anche perché ti abbia pizzicato il cuore... ;) ...un film che vedrò, comunque, grazie anche a te..

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    1. Be' diciamo che, in generale, agli uomini piacciono poco le domande. Ecco. =P
      Felice di averti incuriosito, comunque. =)

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  6. non l'ho ancora visto, già al cinema avrei voluto, e me lo sono lasciata sfuggire... ora che sta girando su sky farò in modo di approfittarne, anche perché le due protagoniste femminili sono decisamente molto brave

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    1. Sì Patalice, te lo consiglio vivamente. Loro due sono divine!!! =)

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  7. Elegante persino nel linguaggio forbito che sfoggia Cate Blanchett! Neanche a me era piaciuto La vita di Adele, Carol è tre spanne sopra!

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    1. Quanto è vero Ale! Raffinato e pieno di passione. Lei maestosa, bellissima. :)

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  8. Ricordo che l'avevo trovato ineccepibile a livello estetico, ma emozioni zero. Abbastanza "grave", per un film del genere, a mio parere.

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    1. Ci sta, perché secondo me qui certi dettagli bisogna coglierli. Non è tutto spiattellato sullo schermo, a differenza dell'altro, per dire. =)

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  9. A me non ha entusiasmato, devo essere sincero. Ferme restando le ottime prove delle attrici, il film è freddo come un pezzo di ghiaccio... e la trama abbastanza scontata. Nulla a che vedere con "Lontano dal paradiso", che a mio avviso era un gran film

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    1. Ciao Sauro, felice di vederti, innanzitutto. =)
      Ma io non sono d'accordo, come avrai capito. Proprio questa capacità di lasciar trapelare i sentimenti, a mio avviso, rende il film vivo e "caldo", al contrario. Ho apprezzato molto Lontano dal paradiso, diciamo che questo regista (a differenza di Ozpetek, per avere un termine di paragone) ha una certa delicatezza che mi incanta.

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