Di Peppa Pig, e altre storie #1

Lo avevo annunciato giusto ieri su feisbuk, e io, dovete sapere, sono una donna di parola.

(Le parole non mi mancano mai, in questo senso, che avevate capito?)

L'idea è quella di dar vita a una vera e propria rubrica (un'altra?), eh sì, perché qualcosa che apparentemente risulti folle e senza senso, è al contrario fonte di ispirazione/riflessione, a dir poco preziosa.

Sono una mamma, c'è poco altro da aggiungere, io vivo insieme ai miei figli nel mondo a colori di Peppa Pig & Co. e questo mi piace. Altroché se mi piace!

Una volta a settimana, se ci riesco, vi racconterò una storia che arriva direttamente da quel mondo lì. Saranno storie brevi brevi, ma significative seppur nella loro stringatezza. 

Queste storie, sono le stesse che mandano in bambola noi adulti (io mi tiro fuori), mentre incantano i bambini. Anche se noi grandi non capiamo mai bene l'essenza delle cose, ci rifiutiamo di guardare, a volte, con gli occhi di un bambino ed esclamiamo ogni rifiuto. "Peppa Pig, ma che cartone stupido!". Dai, lo so che lo avete detto almeno una volta anche voi. Ragione questa, per cui io vi propino a partire da oggi, la suddetta rubrica: "Di Peppa Pig e altre storie". Finirete per amarla, già lo so. 

(Risata malefica)

Patata City

"Patata City" è il parco a tema nel mondo degli animaletti felici, capitanati dalla maialina Peppa.

Un razzo, "patata spaziale", porterà i piccoli verso un vertiginoso giro della morte. 

(Verso l'infinito, eee oltre). 

La gioia regna sovrana a Patata City e, tra i piccoli animaletti felici, altro non vige se non il desiderio di fare il tanto atteso giro, sulla patata spaziale.

"Patata city, stiamo arrivandooo". Esclamò Papà Pig.

E vissero tutti felici e contenti. 

(Almeno per oggi).

Fine.