Su di me credo sia caduta una stella di quelle "anomale"
la sera in cui venni al mondo.
Una stella ignota alle mappe dei cieli,
di una bellezza ancora senza nome.
Sotto quella scia luminosa
orfana e straniera,
io in qualche modo cadevo sulla terra
per rimanervi a tempo indeterminato.
E non subito, ma solo dopo un po' di anni
ho capito che, quella stella aveva scelto me
per un motivo ben preciso.
Me, noi, voi.
Quelli che credono a dispetto di tutto,
di rinascere laddove gli altri hanno piantato le loro rassegnazioni
i loro sfiancanti "tanto è inutile".
Sì insomma, i paladini delle cause perse.
Ma la mia stella
seppur nella sua presuntuosa ambizione,
non sbaglia affatto.
Dovrà morire la diffidenza
gli stanchi saranno stanchi a sufficienza,
ogni cosa cambierà.
E il giorno in cui i paladini avranno la loro rivalsa,
non sarà più così lontano.
E' davvero bellissima, e ciascuna parola ha il suo enorme significato. Noi sappiamo, cara Valentina ^_^ . "I paladini delle cause perse", Tre ottave di puro talento! :)
RispondiEliminaConcordo...
RispondiEliminaE spero che quel giorno arrivi presto!
Meglio paladina delle cause perse che stanca e disillusa, sappilo...
RispondiEliminain fondo è bello essere paladini! Anche quando le cause sono perse, dopotutto ciò che è perduto potrebbe essere ritrovato :)
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