mercoledì 2 maggio 2012

The Avengers, la scommessa vinta da Joss Whedon




«Vendicatori uniti!», un grido di battaglia e il nome di una di quelle scommesse difficili da vincere. Difficile, perché si tratta di portare sullo schermo il frutto di un lavoro che esiste da circa mezzo secolo. Un’avvincente avventura iniziata nel 1963 grazie a Stan Lee e Jack Kirby in casa Marvel Comics. A puntare tutto sul progetto “The Avengers”  è Joss Whedon, sceneggiatore, regista, produttore televisivo e cinematografico, compositore, nonché fumettista statunitense. Conosciamo Whedon soprattutto per la serie tv Buffy l’ammazzavampiri, da lui creata nel 1997, ma il suo nome compare in più di una pellicola degna d’esser ricordata, Toy Story (1995) co sceneggiatore, Alien - la clonazione (1997) sceneggiatore; Suo unico lungometraggio Serenity del 2005 basato sulla serie tv Firefly. Whedon oltre ad aver curato la scena dopo i titoli di coda di Thor (2011) produce e partecipa in fase di scrittura  alla pellicola Quella casa nel bosco (2012). Così, dopo l’ultimo lavoro Marvel portato sullo schermo risalente al 23 marzo scorso “Ghost rider – Spirito di vendetta” gli appassionati dei supereroi comics possono finalmente assistere a uno degli eventi forse più attesi in materia di trasposizioni cinematografiche “by Marvel”. Gli Avengers uniti in un unico film, un crossover cinematografico mai realizzato prima e che sembra essere destinato a far impazzire gli addetti allo “strappa tickets” nei cinema italiani. Tirando infatti le somme sui primi cinque giorni  dall’anteprima mondiale in Italia del 25 aprile già si registrano cifre record con un totale di incassi superiore agli 8 milioni di euro (qualcosa come 1.1 milioni di biglietti staccati) davvero esorbitante.

Loki, asgardiano esiliato e fratellastro di Thor appare sulla terra attraverso il portale aperto dal Tesseract (cubo cosmico nei fumetti). Le intenzioni del villain, uno straordinario Tom Hiddleston già visto accanto a Chris Hemswort nel Thor di Kenneth Branagh (2011), sono tutt’altro che benevole, egli ha infatti in mente un piano per governare la terra e mettere gli umani in ginocchio dinanzi alla sua divina e incommensurabile (parer suo) potenza. Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D. (Strategic Hazard Intervention, Espionage and Logistics Directorate) decide allora di arruolare un gruppo di “soldati” straordinari e mettere mano al cosiddetto “Progetto Vendicatori”.

Al di la delle difficoltà in fase di adattamento del soggetto, poiché parliamo di un’etichetta importante, il regista Joss Whedon ha portato a termine un lavoro piuttosto complicato. Mettere insieme così tanti personaggi ognuno dei quali ha avuto tra l’altro un precedente ed esclusivo “cinematografico”. Si tratta di personalità diverse, a volte contrastanti e in linea generale possiamo dire che esiste un certo equilibrio sia psicologico che più prettamente pratico e visivo. Nei suoi “mai noiosi” 140’ il film diventa un eccezionale ensemble di supereroi pronti a collaborare nella salvaguardia del pianeta.

Steve Rogers (Capitan America), risvegliato dopo 70 anni di ibernazione, il genio plurimilionario filantropo (come lui stesso si definisce)Tony Stark (Iron Man), il semidioThor, il dottore in conflitto con il suo “alter ego” Bruce Banner (Hulk) e gli agenti Natasha Romanoff (Vedova Nera) e Clint Barton (Occhio di Falco).
Questo il team diretto da Joss Whedon secondo criteri quasi mai scontati, attento a far amalgamare bene tutti gli ingredienti necessari a un film dagli effetti visivi spettacolari, ricco di spunti umoristici che conquistano il pubblico tra gli applausi nelle sale. Nonostante il regista si comporti abbastanza bene nel  gestire il gruppo, è inevitabile che qualcuno finisca poi per sovrastare gli altri, rischio questo che aumenta se nel cast c’è un certo Tony Stark. Le sue frecciatine pronte a pungere in ogni momento danno al film quel pizzico di spirito che bene si sposa con la linea dei fumetti Marvel Comics. (Esilarante quel “Capitan Ghiacciolo…”già diventato un cult).
Alla direzione delle musiche un convincente Alan Silvestri, compositore statunitense autore di memorabili colonne sonore come quelle realizzate per la trilogia di Ritorno al futuro e Forrest Gump. Nel 2011 si occupa poi di Captain America – Il primo vendicatore.

Piacevole sorpresa il dottor Banner interpretato da Mark Ruffalo. L’ultimo Hulk visto sul grande schermo aveva il volto di Edward Northon. Nonostante ci avesse lasciati abbastanza soddisfatti il film di Louis Leterrier, L’incredibile Hulk del 2008 prevedeva ancora una versione del mastodontico eroe verde realizzata unicamente al computer. Oggi invece, con Mark Ruffalo possiamo godere di un’interpretazione davvero “umana” grazie alla tecnica della “motion capture” (già vista ad esempio in Avatar di James Cameron),  l’Hulk di Whedon ha infatti le movenze e la fisionomia dell’attore stesso. 

Avremmo voluto sapere di più su, la Vedova Nera (Scarlett Johansson)e Occhio di falco (Jeremy Renner), il quale ha addirittura seguito un addestramento fatto da maestri olimpionici del tiro con l’arco. Le loro storie sembrano essere legate da qualcosa, e il “vuoto” sulle loro vicende lasciato oggi allo spettatore sembra voler presto essere colmato…(lo pretendiamo!)

Come tradizione vuole, deve esserci una sorta di “to be continued” che offra al pubblico un piccolo assaggio di qualcosa destinato ad avere un seguito. Evitando di incappare in un antipatico “spoiler” mi limito a dire questo: “Un buon cinefilo non abbandona mai la sala senza aver atteso seduto il sigillo ufficiale del film dato dai titoli di coda. Soprattutto un appassionato Marvel”…

Che dire, godetevi questo Spettacolo stereoscopico e lasciatevi travolgere dalla “supereroi mania” che è in voi…

2 commenti:

  1. Ottima recensione e perfetta analisi.
    Hai posto le giuste domande al momento giusto: per un non marvelliano chi sono Natasha e Occhi di Falco?
    Comunque sta di fatto che dopo il disastroso " Ghost Rider - Spirito Di Vendetta" mi ero quasi rassegnato e convinto che i flop non sarebbero finiti. Fortunatamente sono stato subito screditato. Ero in torto.
    BRAVA VALE.
    by Andrea

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  2. Grazie mille!!! E' proprio così, Whedon ci ha fatti ricredere in molti, perché la paura di un altro flop era grandissima. Invece...missione compiuta, i Vendicatori uniti è stato puro spettacolo!!! ;-)

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