«Vendicatori uniti!», un
grido di battaglia e il nome di una di quelle scommesse difficili da vincere.
Difficile, perché si tratta di portare sullo schermo il frutto di un lavoro che
esiste da circa mezzo secolo. Un’avvincente avventura iniziata nel 1963 grazie
a Stan Lee e Jack Kirby in casa Marvel Comics. A puntare tutto sul progetto “The Avengers” è Joss
Whedon, sceneggiatore, regista, produttore televisivo e cinematografico,
compositore, nonché fumettista statunitense. Conosciamo Whedon soprattutto per
la serie tv Buffy l’ammazzavampiri,
da lui creata nel 1997, ma il suo nome compare in più di una pellicola degna
d’esser ricordata, Toy Story (1995)
co sceneggiatore, Alien - la clonazione
(1997) sceneggiatore; Suo unico lungometraggio Serenity del 2005 basato sulla serie tv Firefly. Whedon oltre ad aver curato la scena dopo i titoli di coda
di Thor (2011) produce e partecipa in
fase di scrittura alla pellicola Quella casa nel bosco (2012). Così, dopo
l’ultimo lavoro Marvel portato sullo schermo risalente al 23 marzo scorso “Ghost rider – Spirito di vendetta” gli
appassionati dei supereroi comics possono finalmente assistere a uno degli
eventi forse più attesi in materia di trasposizioni cinematografiche “by Marvel”.
Gli Avengers uniti in un unico film, un crossover cinematografico mai
realizzato prima e che sembra essere destinato a far impazzire gli addetti allo
“strappa tickets” nei cinema italiani. Tirando infatti le somme sui primi
cinque giorni dall’anteprima mondiale in
Italia del 25 aprile già si registrano cifre record con un totale di incassi
superiore agli 8 milioni di euro (qualcosa come 1.1 milioni di biglietti
staccati) davvero esorbitante.
Loki, asgardiano esiliato e fratellastro di Thor appare sulla terra
attraverso il portale aperto dal Tesseract (cubo cosmico nei fumetti). Le
intenzioni del villain, uno straordinario Tom Hiddleston già visto accanto a
Chris Hemswort nel Thor di Kenneth Branagh (2011), sono tutt’altro che
benevole, egli ha infatti in mente un piano per governare la terra e mettere
gli umani in ginocchio dinanzi alla sua divina e incommensurabile (parer suo)
potenza. Nick Fury, direttore dello
S.H.I.E.L.D. (Strategic Hazard Intervention, Espionage and Logistics
Directorate) decide allora di arruolare un gruppo di “soldati” straordinari e
mettere mano al cosiddetto “Progetto
Vendicatori”.
Al di la delle difficoltà in fase
di adattamento del soggetto, poiché parliamo di un’etichetta importante, il
regista Joss Whedon ha portato a termine un lavoro piuttosto complicato.
Mettere insieme così tanti personaggi ognuno dei quali ha avuto tra l’altro un
precedente ed esclusivo “cinematografico”. Si tratta di personalità diverse, a
volte contrastanti e in linea generale possiamo dire che esiste un certo
equilibrio sia psicologico che più prettamente pratico e visivo. Nei suoi “mai
noiosi” 140’ il film diventa un eccezionale ensemble di supereroi pronti a collaborare
nella salvaguardia del pianeta.
Steve Rogers (Capitan
America), risvegliato dopo 70 anni di ibernazione, il genio
plurimilionario filantropo (come lui stesso si definisce)Tony Stark (Iron
Man), il semidioThor, il dottore
in conflitto con il suo “alter ego” Bruce Banner (Hulk) e gli agenti
Natasha Romanoff (Vedova Nera) e Clint Barton (Occhio di Falco).
Questo il team diretto da Joss
Whedon secondo criteri quasi mai scontati, attento a far amalgamare bene tutti
gli ingredienti necessari a un film dagli effetti visivi spettacolari, ricco di
spunti umoristici che conquistano il pubblico tra gli applausi nelle sale.
Nonostante il regista si comporti abbastanza bene nel gestire il gruppo, è inevitabile che qualcuno
finisca poi per sovrastare gli altri, rischio questo che aumenta se nel cast c’è
un certo Tony Stark. Le sue frecciatine pronte a pungere in ogni momento danno
al film quel pizzico di spirito che bene si sposa con la linea dei fumetti
Marvel Comics. (Esilarante quel “Capitan Ghiacciolo…”già diventato un cult).
Alla direzione delle musiche un
convincente Alan Silvestri, compositore statunitense autore di
memorabili colonne sonore come quelle realizzate per la trilogia di Ritorno al futuro e Forrest Gump. Nel 2011 si occupa poi di Captain America – Il primo vendicatore.
Piacevole sorpresa il dottor Banner
interpretato da Mark Ruffalo. L’ultimo Hulk visto sul grande schermo aveva il
volto di Edward Northon. Nonostante ci avesse lasciati abbastanza soddisfatti il
film di Louis Leterrier, L’incredibile Hulk del 2008 prevedeva ancora una
versione del mastodontico eroe verde realizzata unicamente al computer. Oggi
invece, con Mark Ruffalo possiamo godere di un’interpretazione davvero “umana”
grazie alla tecnica della “motion capture”
(già vista ad esempio in Avatar di James Cameron), l’Hulk di Whedon ha infatti le movenze e la
fisionomia dell’attore stesso.
Avremmo voluto sapere di più su, la
Vedova Nera (Scarlett Johansson)e Occhio di falco (Jeremy Renner), il quale ha
addirittura seguito un addestramento fatto da maestri olimpionici del tiro con
l’arco. Le loro storie sembrano essere legate da qualcosa, e il “vuoto” sulle
loro vicende lasciato oggi allo spettatore sembra voler presto essere colmato…(lo
pretendiamo!)
Come tradizione vuole, deve
esserci una sorta di “to be continued”
che offra al pubblico un piccolo assaggio di qualcosa destinato ad avere un
seguito. Evitando di incappare in un antipatico “spoiler” mi limito a dire
questo: “Un buon cinefilo non abbandona mai la sala senza aver atteso seduto il
sigillo ufficiale del film dato dai titoli di coda. Soprattutto un appassionato
Marvel”…
Che dire, godetevi questo
Spettacolo stereoscopico e lasciatevi travolgere dalla “supereroi mania” che è in voi…
Ottima recensione e perfetta analisi.
RispondiEliminaHai posto le giuste domande al momento giusto: per un non marvelliano chi sono Natasha e Occhi di Falco?
Comunque sta di fatto che dopo il disastroso " Ghost Rider - Spirito Di Vendetta" mi ero quasi rassegnato e convinto che i flop non sarebbero finiti. Fortunatamente sono stato subito screditato. Ero in torto.
BRAVA VALE.
by Andrea
Grazie mille!!! E' proprio così, Whedon ci ha fatti ricredere in molti, perché la paura di un altro flop era grandissima. Invece...missione compiuta, i Vendicatori uniti è stato puro spettacolo!!! ;-)
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