La Casa del Jazz venerdì 18 maggio ha aperto le porte ai giovani
delle scuole elementari e medie inferiori. Un progetto curato dalla maestra Sonia
Costantini, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche
Culturali, il Centro storico di Roma Capitale e il Municipio Roma XX.
A partire dalle 8 e 30 ha preso
il via una serie di incontri con l’intento di far avvicinare i giovanissimi a
un genere musicale diverso ma al contempo accattivante, da molti considerato
d’elite, ovvero “il Jazz”. Il programma è stato suddiviso in più di due ore tra
fruizione musicale e visita alla Casa del Jazz. Situata in viale di Porta
Ardeatina all’interno di un grande parco, è punto di riferimento ormai dal 2005
per tutti gli appassionati del genere. Il progetto Casa del Jazz, fortemente
voluto dal Sindaco Veltroni, nasce dalla confisca della Villa appartenuta al boss
della banda della Magliana Enrico
Nicoletti e, successivamente, assegnata al Comune di Roma. Una lapide posta
all'ingresso, con i nomi delle vittime di mafia, realizzata in collaborazione
con l'associazione "Libera"
di don Ciotti, testimonia la vittoria rappresentata dalla sua restituzione alla
città e ai cittadini.
I ragazzi hanno avuto l’occasione
di esibirsi in una breve performance sotto la supervisione di musicisti
professionisti e docenti di un certo livello. Alle 10 e 30 poi un vero e
proprio concerto interattivo dei Next
Stop Quartet (Carmen Folato sax soprano,sax tenore e voce, Paolo Tombolesi
piano, Daniele Basirico basso e Emanuelle Smimmo alla batteria).
Dopo il concerto i giovani si
sono spostati negli studi di registrazione della prestigiosa struttura,
ascoltato incisioni con il supporto di tecnici e musicisti in grado di far
percepire loro anche le differenze strumentali. A rendere il tutto ancor più
magico i celeberrimi brani della Walt
Disney, accompagnati dalla visione dei film. Dunque il ricco e memorabile
repertorio che va dagli Aristogatti
(“Tutti quanti voglion fare Jazz”) a Cenerentola, La Sirenetta fino alle avventure di Pinocchio. Gli artisti partecipanti all’iniziativa hanno inoltre
raccontato ai ragazzi, attraverso la loro musica, le origini del Jazz, il
significato della parola Swing e, soprattutto come questo sia la base di molti
altri generi musicali come il Rock, il Soul e il Blues. Alternare il gioco alla
didattica e offrire ai giovani la possibilità di un approccio consapevole a un
linguaggio nuovo con una più ampia veduta del mondo musicale.
Una buona occasione per gettare
una volta per tutte nel cestino tutto ciò che i giovani vedono come omologato.
Proseguendo su questa linea possiamo e vogliamo credere che una figura
importante come l’Istituzione scolastica abbia imboccato la retta via. La
stessa che sappia davvero indirizzare i nostri figli, prepararli e incentivarli
a divenire pubblico e, perché no, “protagonista” del proprio domani.
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