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Riflessioni di un'italiana media disillusa e incazzata, alla vigilia dell'ennesimo voto che...



...con buone probabilità, non cambierà un ciufolo di niente anche questa volta.

Premetto che io non amo parlare di politica. Tuttavia, così come odio parlare di tumori e mali incurabili, prendo coscienza di un fatto imprescindibile: devo informarmi! È un mio diritto, un mio dovere e come tale, mi porta a riflettere spesso anche su questioni bizzarre e pallose, cose che eviterei tranquillamente, tipo campagne e dibattiti in tv. Nella travagliata e caotica ricerca di un'idea, giungo però quasi sempre a una conclusione. Provo a fare il punto della situazione, a valutare ogni singola "possibilità", cercando l'alternativa, qualcosa che non somigli più a tutto ciò che è stato già visto, raccontato, sputtanato e dimenticato dai nostri cari vecchi politici.

Bene.

Allora, vedo vedo vedo...
un pervertito pregiudicato ladrone con tanto di cerone. (scartato)
Uno che prima dice una cosa e poi ne fa un'altra e quasi quasi mi si allea col pervertito citato poc'anzi. (scartato, pure questo)
Uno che urla a destra e a sinistra pur sostenendo di non appartenere né all'una né all'altra. Che spacca roba sui palchi e parla di democrazia ma guai a non pensarla esattamente come lui...(peccato, all'inizio mi piacevi ma no, ora mi fai quasi paura: scartato!)
Non mi rimane che provare a guardare questo volto nuovo, questa prospettiva differente che parla "di" persone e "alle" persone.
Ci provo, proviamo...

Attenzione spoiler
Voto Tsipras.<----- qui


P.S. Se siete curiosi, evidenziate il seCretissimo voto.

Commenti

  1. Io penso che, invece, la politica sia una gran bella cosa e che a renderla "pallosa", inverosimile, bistrattata, inaffidabile, in sintesi una barzelletta siano stati i politicanti dell'ultimo trentennio.
    Ho ancora l'illusione di credere che il mio voto possa fare la differenza e d'altronde solo questo strumento abbiamo in mano per far capire quale tipo di politica vogliamo (per questo non comprendo e non condivido la scelta di chi si astiene). Ho sempre sostenuto che il parlamento è lo specchio di un Paese, dei suoi cittadini, perciò è questo quello che siamo diventati, quell'elenco che tu hai espresso così bene. Quello che in parte ci meritiamo, probabilmente perché in tanti sono diventati come quel pervertito (pure quel secondo citato).
    La nostra generazione (quella parte che è ancora in grado di pensare e non ha il cervello lesionato dal berlusconismo -e per essere berlusconisti non necessariamente si deve votare Berlusconi, basta pensare come lui) è ormai abituata a votare il "meno peggio", io preferisco pensare che voterò quello che vagamente si avvicina all'idea che ho di come dovrebbero andare le cose. Chissà, magari un'altra Europa, un altro mondo, è davvero possibile.

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  2. Verissimo Giorgia, anche io nonostante tutto ancora ci credo in questo diritto. Alla fine è l'unica possibilità concreta e civile che ho, di cambiare le cose. Se non altro di provarci e non mi tiro indietro. Non ancora, forse quando sarò vecchia avrò meno voglia e meno speranza, ma oggi mi sento di credere e sperare ancora. Buon voto e confidiamo in questa "altra Europa"... =)

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  3. io non ho votato. Non c'è nessuno che rappresenta le mie idee. Uno è un pagliaccio mafioso, l'altro è un pagliaccio di professione, il terzo è un essere perfido che nasconde le idee di destra sotto le bandiere della ex sinistra. La sinistra sinistra ha raccontato troppe palle negli ultimi anni, sono capaci solo a prendere poltrone. Di Pietro mi piaceva ma ha preferito farsi le case anzichè fare poltica. Manca un partito in cui veramente uno vale uno, senza guru e buffoni sul palco che urlano e buttano fuori chi osa fare una critica.

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