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Valerio Millefoglie - L'attimo in cui siamo felici

 
 
Quando si dice che "è il libro a scegliere te" e non il contrario, si proclama la più assoluta delle verità.
Lo so da sempre, lo sappiamo un po' tutti, e ancora una volta torno a parlare di un libro che, evidentemente, mi ha trovato per caso, e io non ho saputo dir di no.
Era un banco di quelli piccolini, situato in un centro commerciale, qui dove vivo. "Libri a due euro", incredibile...mi precipito!
 
Che poi, i libri non arrivano mai per caso. Ci credo davvero.
Qualche settimana prima avevo letto Momenti di trascurabile felicità, di Francesco Piccolo. Era come se in quel periodo avessi un bisogno inspiegabile di saperne di più, sulla tanto ambita e sfuggevole (si può dire?) felicità.
L'attimo in cui siamo felici mi ha rapita a partire dal titolo, visto il momento. E poi a monte c'era un'idea assolutamente geniale, che ora vi racconto...
 
Un giorno un Dottor Medico ha deciso di consegnare alcune schede, attraverso le quali sarebbe stato possibile indagare sulla felicità della gente. Al supermercato, al bar, in chiesa, in carcere, negozi, banche, insomma un po' ovunque, fogli sparsi a mo' di scheda avrebbero reso possibile una vera e propria indagine, o meglio "Terapia della felicità". Una scheda su cui annotare "quanto, e per quanto tempo tu, sei stato davvero felice".
Data, start, stop, tempo di felicità e motivo di felicità.
Il Dottor Medico Valerio Millefoglie conduce l'insolita ricerca per circa tre anni. Attraverso interviste e incontri interessantissimi, senza tuttavia riuscire a tirare le cosiddette somme.
 
Poi..."una mattina di ottobre del 2009, subito dopo la colazione, è morto mio padre".
 
Quando perdi una persona cara, il mondo è come se si fermasse. Succede che a un certo punto, semplicemente, quella persona inizia a "non esserci più". Valerio Millefoglie, scrittore e musicista, ha una dote rara e sottile, che è quella di descrivere gli stati d'animo propri della mancanza improvvisa, della perdita. Rendere l'idea del dolore silenzioso e farne narrativa, non è facile. Non è facile poi trovare nel fondo del buio più nero, una luce accesa dalle felicità altrui. Perché l'autore è questo che fa. Nel momento in cui si ritrova costretto ad elaborare il lutto, si ricorda delle schede e della sua bizzarra indagine. Pensando che magari un Dottor Medico non avrebbe diffuso gioia ai pazienti, piuttosto il contrario.
Superare la perdita attraverso la felicità degli altri, il medico che guarisce per mezzo dei suoi pazienti. Grazie a quegli attimi di felicità vera, quella che poi, col tempo, sei costretto a perdere assieme al ricordo.
 
Racconti brevi diventano indagine vera, al confine tra terapia e semplice umanità. Forse chiunque riuscirebbe a curare il prossimo, se solo avesse anche la minima intenzione di stare lì, ad ascoltare...
Nel corso della sua indagine l'autore e Dottor Medico, ha registrato testimonianze non solo sincere, ma anche commoventi, poetiche.
 
"Anche se il tempo di preparazione e di cottura di una carbonara è di circa mezz'ora, ci impiega due ore e mezza di felicità. L'ha cucinata per tutti i compagni di cella. Cucinano quasi sempre loro".
 
Millefoglie stupisce per la delicatezza con cui racconta e affronta la morte. Disegnando il paradiso come tante case in cui nessuno entra più, incentivando poi gli incontri.
Perché per raggiungere la felicità e scoprire città nuove, non serve andare chissà dove, magari basta cambiare un autobus.
 
P.S. Ho provato a ripensare ai miei momenti di felicità, e molti li ho dimenticati. Ci penso, mi vengono in mente pochi minuti di un sogno bellissimo, gli occhi di mio figlio che mi guarda per la prima volta, io in macchina che canto e guardo il cellulare spento.
 
E voi, ricordate l'ultima volta in cui siete stati davvero felici?
 

Commenti

  1. Mi hai convinto, lo acquisto... anche se non avrò la fortuna dei 2 euro. ;)

    Ispy 2.0

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  2. Vero, quella si che la chiamerei fortuna! =)
    Attendo tue...felice di averti stuzzicato un po' ^_^
    un abbraccio.

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  3. Curioso.
    Io e Millefoglie ci siamo incrociati perchè abbiamo fatto il servizio civile nello stesso posto.
    Buon per lui avere avuto più fortuna di me come scrittore.
    E buon per me di avere avuto e avere ancora un sacco di momenti di felicità. :)

    RispondiElimina
  4. Curioso davvero Ford.
    Io ho scoperto Millefoglie con questo libro, ma so che avete in comune anche la musica. Musicista e scrittore. Be' anche tu hai la tua fortuna, e soprattutto tanti momenti ancora di felicità...=)

    RispondiElimina
  5. Arrivato ieri e letto le prime 50 pagine stanotte, e mi ha piacevolmente meravigliato facendomi addormentare con una luce in più. Lo finisco tra oggi e domani e poi magari lo recensisco sul mio blog. ;)

    Ispy 2.0

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  6. Che bella sensazione sto provando...felice davvero.
    Attendo curiosa la tua recensione. Un abbraccio e a prestissimo =)

    RispondiElimina

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