Passa ai contenuti principali

Frankenweenie al Comic-Con. Burton presenta il suo Disney "perfetto".

Non ho scritto nulla sul Comic-Con di San Diego è vero. Strano, eppure di eventi incredibili ce ne sono stati. Tanti personaggi che adoro con le loro esclusive sui film in uscita nei prossimi mesi...Mi vengono in mente Django Unchained, Iron Man 3, Man of Steel, Lo Hobbit, insomma di panel cinematografici su cui discutere ce ne sarebbero a sufficienza. Ma diciamoci la verità, siamo stati "bombardati" di panel dal Comic-Con in questi giorni, vorreste davvero leggere altri articoli in merito? Io non credo, anche se a volte mi piace essere "cattiva" e contraddirmi in un "nanosecondo". Ecco perché, per non sentirmi troppo fuori dal coro di San Diego, ho deciso di dedicare un articolo a colui che riesce sempre in un  modo o nell'altro ad attirare la mia attenzione. Chi mi conosce probabilmente ha già smascherato il personaggio "misterioso".
Credo che se ci fosse anche la più misera notizia che lo riguardasse, io non perderei occasione di parlarne qui, anche solo due semplici righe...ma è più forte di me, mi perdonerete mai per questo? Spero di si!!!

Durante la prima giornata del Comic-Con, il 12 luglio, c'è stata la presentazione del panel Disney, e un trailer omaggio all'ultimo lavoro in stop motion firmato Tim Burton, Frankenweenie, nelle nostre sale, ricordiamolo (e facciamoci del male), a gennaio 2013. L'incontro, moderato da Chris Hardwink di The Nerdist, ha permesso ai presenti di assistere ad alcune scene in anteprima del film. 


Allora, io sono una ficcanaso pronta a tutto anche ai temutissimi "spoileroni" che quasi sempre poi fuoriescono da questi eventi esclusivi. Non siamo tutti uguali però (e menomale...) quindi ho deciso di riproporvi qui solamente il trailer omaggio presentato al Comic-Con e una dichiarazione del regista riguardo il suo Frankenweenie. Quelli più curiosi e impazienti (come me) possono invece dare un'occhiatina qui.

Adoro lavorare con i pupazzi. La grafica digitale è ovviamente molto buona, ma usare i pupazzi ti mantiene più collegato alla realtà delle cose. Recuperare il corto e adattarlo non è stato certo un lavoro semplice, ma sono riuscito a mantenere lo stesso stile. Per quanto mi riguarda è il film Disney perfetto". (Tim)
Fonte della news


Commenti

Post popolari in questo blog

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...

Tv e divulgazione: Alberto Angela e quella "chiamata da Londra"

Dopo lo speciale "La Sicilia di Montalbano", Alberto Angela torna con "Ulisse, il piacere della scoperta", su Rai 1, proponendo quattro episodi dedicati a personaggi illustri e luoghi incantevoli. La storia del divulgatore che ama raccontare il passato, scegliendo con cura le parole più semplici per rendere accessibile a chiunque la complessità della storia, dell'arte, di ogni ramo della conoscenza, è nota e molto cara a tutti noi. Come potrebbe, d'altronde, quel sentimento tanto nobile come la gratitudine, non essere comune a ognuno di noi quando parliamo di Alberto Angela? Un "ricercatore prestato alla televisione", si è definito lui stesso in questi termini, ebbene, io direi una ventata d'ossigeno puro e una luce che scalda e fa vibrare il desiderio di conoscenza. In questi tempi freddi e sciatti, poveri di pensiero critico e di quell'amore curioso nei confronti del mondo che rese grandi e immortali gli uomini e le donne del passato, Al...