Passa ai contenuti principali

Mondi lontanissimi, l'arte si "mostra" al centro Elsa Morante

Fernando Di Nucci, fRaNkEnStEiN

Al Centro Elsa Morante si conclude oggi, 1° luglio, una interessantissima mostra collettiva d'arte contemporanea. L'iniziativa rientra nel programma del "Fantafestival" romano, dedicato ai film di Fantascienza e al Fantastico (nel senso più ampio del termine).

Le opere esposte sono di un gruppo di 19 artisti, ognuno dei quali ha cercato di tracciare un ideale ponte tra linguaggi, restituendo all'arte quella dimensione visionaria e di fuga dalla realtà.
Ho pensato di condividere con voi questa esperienza davvero piacevole, mostrandovi qualche scatto "rubato" alla sala allestita, del centro Morante.


Daniele Carnovale, La cura
Tommaso Ragnisco, Pensiero simulato (con paesaggio) 
                                                      Matteo Mercaldo, Cartone animato
 



Gli artisti:  Mauro Antonini, Mauro Bellucci, Stefano Bonazzi, Francesca Caporilli, Daniele Carnovale, Daniele Contavalli, Francesca Gerlanda Di Francia, Fernando Di Nucci, Luca Giannini, Micalela Lattanzio, Simone Lettieri, Paolo Marianelli, Esteban Villalta Marzi, Matteo Mercaldo, Ilaria Piacenti, Tommaso Ragnisco, Ugo Spagnuolo, Rita Tagliaferri, Valentina Zummo 
Curatori: Pier Luigi Manieri, Raffaele Soligo


Per ammirare l'album fotografico completo cliccare qui 
http://www.facebook.com/CriticissimaMente






Commenti

  1. sono tra i lettori fissi..complimenti per il blog

    RispondiElimina
  2. Ciao Luigi. Ti ringrazio e ti do il benvenuto. Per me è un immenso piacere sapere che apprezzi quel che scrivo...continua a seguirmi allora, a presto
    Valentina :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Tema: il mio futuro

Oggi farò qualcosa di insolito, non proprio sulla stessa scia dei post che vi è capitato di leggere su CriticissimaMente fino ad ora. Nonostante questo, però, vi sorprenderete (e mi sorprenderò), di quanto questo, sappia raccontare meglio di me, il senso e le ragioni, se mai ce ne fossero, di tutto ciò che anima questo blog, fin dal principio. In effetti provare a spiegare le ragioni è sempre un po'scomodo, qualunque esse siano, soprattutto se in ballo c'è una persona normale, che ha i suoi alti e, i suoi bassi. Laddove gli alti siano mantenuti e rafforzati da una strana malattia che affligge noi uomini, che ci fa sognare ancora e ci manda continuamente a sbattere contro i muri senza mai farci rinsavire o spronarci a cambiare strada. Questa è la tenacia , la testardaggine. Qualcosa che, se ce l'hai, ce l'hai e basta. Ce l'avevi ieri, ce l'hai oggi e non potrai farne a meno nemmeno domani... Questo accade quando tua madre un pomeriggio come tanti, decide...

Dylan Dog, il film. Ogni cinefilo ha il suo incubo.

Licantropi e vampiri , direi che ne abbiamo fin sopra ai capelli di queste trovate alla Meyer , almeno nel mio caso, il primo pensiero finisce inesorabilmente lì. Non so quanto e come poi, questo abbia influenzato il mio giudizio. Solamente posso dire che, quando decisi di vedere Dylan Dog, il film , non immaginavo (al di là delle comuni perplessità) che avrei avuto a che fare con quello che, a tutt'oggi, io considero: il peggior film della mia vita!!! Abbandoniamo il rimando al film di Giovannesi , che qui a confronto è una boccata d'ossigeno per ogni cinefilo, e torniamo al film di Kevin Munroe . Il regista canadese aveva esordito nel 2007 con TMNT  (Teenage Mutant Ninja Turtles), dopo aver scritto e coprodotto nel 2001, un altro film d'animazione del regista Tony Shutterheim , Donner . Non è chiaro, tuttavia, quale malsano meccanismo sia scattato nella mente di Munroe quando, nel 2010, decise di portare sullo schermo la storia di un personaggio tanto popola...

Quel mostro di me

Certi giorni mi vanno stretti, ci sto dentro a metà. Altri mi sembrano grandi come l'oceano. Sguazzo, mi perdo, sto serena. Scrivere Madrepàtria - Racconti dell'umana sorte ha significato molto per me.  Fin dal principio ho capito che quello, era il mio modo di esorcizzare i mostri più radicati nell'anima. Forse scrivere è davvero un atto terapeutico ancor prima che creativo. Ma certi mostri non li puoi cacciare via definitivamente, devi imparare a conviverci.  Questi racconti hanno avuto la forza di tenerli lontano da me, quei mostri, almeno per un po'. Di guardarli con scherno, prima da dentro e poi a distanza di sicurezza. Ma quali sono davvero questi mostri? Cos'è che sto allontanando? Ho paura che si tratti di me.  Di un ruolo sbagliato (così dicono), che ho rincorso a fatica, che poi ho cambiato, che poi ho abbandonato. Mi adatto continuamente, e continuamente non mi ritrovo. Scrivo, metto da parte, allontano i mostri, allont...