Howard va annoverato tra i compositori più "versatili" che il mondo del cinema ancora oggi
conosca. Basti dare un' occhiata alla sua vastissima filmografia...
James Newton Howard nasce a Los Angeles nel 1951, si diploma in pianoforte alla University of
Southern California e tra gli anni '70 e '80 se ne va in tournée, come
tastierista, con uno dei miti della musica rock internazionale, Elton John. Dal suo primo approccio al mondo della
musica a quello del mondo del cinema non passerà molto tempo, poiché il
compositore statunitense mostra da subito una forte affinità con la settima
arte.
Certo è che Howard va annoverato tra i compositori più "versatili" che il mondo del cinema ancora oggi conosca. Basti dare un' occhiata alla sua vastissima filmografia per rendersi conto di come le sue collaborazioni passino con estrema naturalezza da un genere all' altro. Le sue musiche infatti sembrano adattarsi senza alcun "disagio" ad ogni tipo di film.
Vorrei ripercorrere insieme a voi, in maniera abbastanza semplice e sintetica, il percorso di Howard, dal suo "film-esordio" o meglio "trampolino di lancio" Pretty Woman (1990) al più recente L' ultimo dominatore dell' aria (2010).
Film esordio in realtà fu Promised Land del 1984 a cui seguirono altri tre titoli: Palle d' acciaio di Ken Finkleman (1985), Major League - la squadra più scassata della lega (1989) e Linea mortale del 1990.
La prima nomination all' oscar arriva con Il principe delle maree di Barbara Streisand, film drammatico-sentimentale del 1991 in cui predomina un tema d' amore carico di passione, nostalgia e malinconia. Non sarà la sola nomination questa per Howard, anzi, il compositore sarà più volte annoverato tra le candidature per la miglior colonna musica o miglior canzone ( ricordo infatti che Howard è musicista, compositore e paroliere).
Nel 1993 arriva la seconda nomination con Il fuggitivo di Andrew Davis, un thriller che si fonde a tratti con qualche nota di jazz.
Una delle più proficue collaborazioni di Howard è senza dubbio quella con il regista M. Night Shyamalan, per il quale il compositore ha realizzato indimenticabili colonne musica impregnate di una forte suspense, fino a raggiungere i canoni di una vera e propria musica psicologica.
Vertice assoluto è il film del 2004 The Village, in cui Howard riesce a coinvolgere l' ascoltatore/spettatore portandolo nel mistero e nella riflessione cui spinge il film stesso. Sceglie strumenti musicali efficaci, basti pensare al violino virtuosistico e al pianoforte che lo contrappunta, con l' orchestra di archi e alcuni fiati che lo esalta, il tutto, capace di rendere atmosfere e suggestioni incredibilmente potenti.
Consiglio di ascoltare "What are you asking me" uno dei momenti più alti del film, e, per molti, della stessa carriera del compositore.
Tra gli altri thriller-horror che io personalmente ho apprezzato, ricordo The sixth sense del 1999, dello stesso Shyamalan; L' avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997), insomma la lista di film da citare sarebbe davvero lunga, quindi mi limito ora a scorrere solo ed esclusivamente per titoli alcune delle "tante" riuscite musicali di Howard nel cinema.
Collateral di Michael Mann (2004), The interpreter di Sydney Pollack (2005) in cui interagiscono musica africana, flauti traversi e tamburi, Batman Begins di Nolan (2005) collaborando con Hans Zimmer.
Certo è che Howard va annoverato tra i compositori più "versatili" che il mondo del cinema ancora oggi conosca. Basti dare un' occhiata alla sua vastissima filmografia per rendersi conto di come le sue collaborazioni passino con estrema naturalezza da un genere all' altro. Le sue musiche infatti sembrano adattarsi senza alcun "disagio" ad ogni tipo di film.
Vorrei ripercorrere insieme a voi, in maniera abbastanza semplice e sintetica, il percorso di Howard, dal suo "film-esordio" o meglio "trampolino di lancio" Pretty Woman (1990) al più recente L' ultimo dominatore dell' aria (2010).
Film esordio in realtà fu Promised Land del 1984 a cui seguirono altri tre titoli: Palle d' acciaio di Ken Finkleman (1985), Major League - la squadra più scassata della lega (1989) e Linea mortale del 1990.
La prima nomination all' oscar arriva con Il principe delle maree di Barbara Streisand, film drammatico-sentimentale del 1991 in cui predomina un tema d' amore carico di passione, nostalgia e malinconia. Non sarà la sola nomination questa per Howard, anzi, il compositore sarà più volte annoverato tra le candidature per la miglior colonna musica o miglior canzone ( ricordo infatti che Howard è musicista, compositore e paroliere).
Nel 1993 arriva la seconda nomination con Il fuggitivo di Andrew Davis, un thriller che si fonde a tratti con qualche nota di jazz.
Una delle più proficue collaborazioni di Howard è senza dubbio quella con il regista M. Night Shyamalan, per il quale il compositore ha realizzato indimenticabili colonne musica impregnate di una forte suspense, fino a raggiungere i canoni di una vera e propria musica psicologica.
Vertice assoluto è il film del 2004 The Village, in cui Howard riesce a coinvolgere l' ascoltatore/spettatore portandolo nel mistero e nella riflessione cui spinge il film stesso. Sceglie strumenti musicali efficaci, basti pensare al violino virtuosistico e al pianoforte che lo contrappunta, con l' orchestra di archi e alcuni fiati che lo esalta, il tutto, capace di rendere atmosfere e suggestioni incredibilmente potenti.
Consiglio di ascoltare "What are you asking me" uno dei momenti più alti del film, e, per molti, della stessa carriera del compositore.
Tra gli altri thriller-horror che io personalmente ho apprezzato, ricordo The sixth sense del 1999, dello stesso Shyamalan; L' avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997), insomma la lista di film da citare sarebbe davvero lunga, quindi mi limito ora a scorrere solo ed esclusivamente per titoli alcune delle "tante" riuscite musicali di Howard nel cinema.
Collateral di Michael Mann (2004), The interpreter di Sydney Pollack (2005) in cui interagiscono musica africana, flauti traversi e tamburi, Batman Begins di Nolan (2005) collaborando con Hans Zimmer.
Per quanto riguarda King Kong di Peter Jackson
(2005) il regista sostituisce all' ultimo il compositore Howard Shore per divergenze creative e, il fatto
suscitò inevitabilmente scalpore vista la lunga collaborazione per "Il
signore degli anelli". Nonostante Shore avesse già scritto la partitura
per King Kong, Jackson la trovò troppo "intellettuale" e invitò
Howard a scriverne un' altra in sole due settimane. Sicuramente non delude le
aspettative del regista e nemmeno quelle dello spettatore che non può
fare a meno di assaporare una musica incantevole (a mio avviso).
Ogni personaggio è introdotto e anticipato quindi da un determinato tema, vi è un accenno musicale pronto ad introdurlo sulla scena, quasi a voler "preparare" lo spettatore, a suggerirgli un indizio (la prima volta che vediamo Kong udiamo ad esempio un ottone).
Piccola "chicca" se così posso definirla, ad un certo punto nel film possiamo osservare Howard Shore dirigere l' orchestra di fronte al palco dove si trova Kong, proprio davanti al pubblico di New York.
Ogni personaggio è introdotto e anticipato quindi da un determinato tema, vi è un accenno musicale pronto ad introdurlo sulla scena, quasi a voler "preparare" lo spettatore, a suggerirgli un indizio (la prima volta che vediamo Kong udiamo ad esempio un ottone).
Piccola "chicca" se così posso definirla, ad un certo punto nel film possiamo osservare Howard Shore dirigere l' orchestra di fronte al palco dove si trova Kong, proprio davanti al pubblico di New York.
Per concludere sul vasto e quanto più brillante "curriculum" di Howard ricordo le sue collaborazioni per film d' avventura come Waterworld di Kevin Reynolds, Il pianeta del tesoro di Ron Clements e John Musker, The water horse- la leggenda degli abissi di Jay Russel. Non si tira indietro perfino nell' animazione, realizzando musiche per film come Dinosauri di Eric Leighton e Ralph Zondag e Atlantis- l' impero perduto di Gary Trousdale e Kirk Wise.
Di Valentina Orsini
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