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Il castello nel cielo, l’ennesima perla finita nel "dimenticatoio" italiano





La Lucky Red decide di portare sul grande schermo il capolavoro del maestro Hayao Miyazaki (regista de Il castello Errante di Howl e Ponyo) risalente al 1986. Distribuito in 100 sale italiane dal 25 aprile Il castello nel cielo (Laputa), città del cielo de “I viaggi di Gulliver”, racchiude in sé la magia della poesia e dell’avventura in pieno stile nipponico.

E’ giunta dunque l’ora di aprire una volta per tutte gli occhi e le menti e mettere la parola fine a spiacevoli e dannosi pregiudizi che fanno ancora credere che gli unici “cartoni” degni d’esser visti siano quelli firmati Walt Disney. Già, perché il nostro paese vanta da sempre una miopia culturale nei confronti di perle d’animazione come questa e non possiamo essere più lieti di sostenere intelligenti iniziative di recupero (come quello di Porco Rosso), volte a promuovere tutto ciò che finisce nel dimenticatoio italiano. 

Carico delle peculiarità dello Studio Ghibli, Il castello nel cielo racconta la storia della giovane Sheeta, tenuta prigioniera dal collonello Muska a bordo di un’aeronave. Una notte questa viene attaccata dai pirati dell’aria i quali vogliono impossessarsi del ciondolo che Sheeta porta al collo. Questo sembra avere dei legami con la leggendaria isola fluttuante di Laputa. La ragazzina riesce a fuggire finché non finisce tra le braccia del giovane minatore Pazu, con il quale inizierà l’avventura nella ricerca dell’isola e dei suoi misteri.

Non avete ancora idee per il week end? Cosa aspettate allora…Il castello nel cielo, vi aspetta…

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